Os Tankele

Hotel pt 2

Dopo qualche giorno la situazione era ancora gelida, non ci siamo scambiati mezza parola nemmeno per sbaglio.

Stavo per impazzire.

Stavo solo per tutto il giorno, e non parlavo con nessuno se non Diego o Gian quando chiamavano per chiedere il mio umore del momento.

Non so lui dov'era, o meglio lo sapevo grazie alle pagine gossip.

Sapevo che stesse uscendo con una certa ragazza, Giulia mi pare si chiami.

E sembri che ne è davvero attratto.

Lo vedevo ogni volta che rientrava dalla porta con un sorriso smagliante e i segni di quella tipa addosso.

Non reggevo il suo sguardo e me ne andavo direttamente , piangendo come un cretino nel cesso di quella stupida stanza.

Oggi mi sentivo apparentemente bene e decisi di uscire da camera nostra, lui ovviamente già non c'era.

Uscì dalla camera e mi recai alla reception per consegnare le chiavi

Duante il percorso mi scontrai con un corpo

"Scusa, scusa, scusa" la mia maglia era completamente macchiata da un Milkshake a fragola, mentre il ragazzo che mi era venuto addosso aveva una faccia dispiaciuta

"Non ti preoccupare, non fa niente" lo rassicurai

"Io ho una stanza al secondo piano se ti va posso prestarti una mia maglia, così ti ripago per il danno fatto"

"No grazie, ho anche io una stanza, non ci metto niente ad andare a cambiarmi" gli sorrisi

Era carino, leggermente più alto di me, occhi azzurri e capelli bruni.

Totalmente diverso dal mio nano.

"Fatti almeno offrire un caffe'! Ci incontriamo qui tra venti minuti" non ebbi tempo di replicare che fuggì sotto il mio sguardo incredulo

Okey, cos'era appena successo?

Tornai nella mia camera, e non rendendomi conto di chi ci fosse mi cambiai la maglia

"Esci?" sussultai alla sua voce

Annuì con il capo mentre recuperavo un giacchetto di jeans

"Dove vai?" lo guardai alzando un sopracciglio

" A te che interessa?"

"Giusto, ora vai a baciarti qualcun'altra" rise sarcasticamente ed io non ci vidi più

"Sei davvero un coglione Tancredi. Ti ho detto mille volte che io non l'ho mai baciata" alzai la voce

"Certo ed io devo credere che le vostre labbra si siano toccate da sole giusto?" si alterò anche lui

"Credi quello che vuoi Tancredi ma evidentemente il problema tra noi due non è stato il bacio, ma la mancanza di fiducia che hai nei miei confronti" sentii il telefono vibrare nella mia tasca e lo presi per vedere chi era

"ciao sono Daniele, il ragazzo di prima" come faceva ad avere il mio numero?

"tranquillo non sono un serial killer, ho rovistato un po' tra le carte di mi padre e ti ho trovato"

Svelato il mistero, era il figlio del proprietario dell'hotel

"ehm okey... Io sono Lele, mi dispiace ma ho avuto un imprevisto. Ti dispiace se il caffe lo prendiamo poi?"

"Non ti preoccupare Lele-" volevo finire di leggere il messaggio ma il telefono mi fu strappato da mano

"Allora è proprio vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio, Non ti è bastato tradire me, ora devi tradire anche Aurora" lesse i fretta i messaggi che ci scambiammo

ma è stupido o cosa?

"CAZZO TANCREDI QUANDO LO CAPIRAI CHE IO NON TI HO MAI TRADITO EH? HAI ROTTO LE PALLE. PENSA ALLA TUA VITA se non vuoi stare più con me" gli urlai mentre sussurrai le ultime parole

"COME CAZZO FACCIO A CREDERTI LELE, COME? IL BACIO L'AVEVO ANCHE SUPERATO. IL DEVASTO è ARRIVATO LA MATTINA DOPO MENTRE ERI A LETTO CON ME!" non avevo mai visto Tancredi sul punto di piangere, era sempre stato la roccia tra noi due

"Io te lo giuro Tanche, non so perchè  ha mandato quel messaggio. Quando me ne sono andato le avevo chiaramente urlato di non contattarmi più. Che non ne volevo sapere più niente di lei" tentai di avvicinarmi, ma me lo impedì ponendo una mano tra i nostri corpi

"Però quello che sta uscendo con una ora non sono io" abbassai la testa guardando il pavimento , improvvisamente le mattonelle erano diventate interessanti

"Giulia non è un cazzo" sputò quelle parole

"Ti vedo come torni Tancredi, con i suoi marchi addosso e il sorriso che avevi con me"

"è solo finzione. guardami negli occhi e dimmi se vedi il luccichio che ho quando sto con te" aspettò una risposta che non arrivò, aveva ragione.

"Volevo solo farti ingelosire, quando arrivavo al dunque me la toglievo d'avanti. Perchè avevo te nella testa, TE" mi puntò il dito contro

"Sei uno stronzo Tancredi, mi hai fatto stare male" si avvicinò a me

"Non immagini quanto me ne hai fatto tu Le" sussurrò sulle mie labbra prima di baciarmi

"Ora voglio sapere con chi dovevi uscire oggi e con chi devi vederti" disse mentre mi toglieva la maglia che avevo precedentemente infilato

"C-con D-daniele" ansimai mentre mi baciava le spalle e il petto

Mi prese in braccio e mi portò sul letto, mi fece stendere ed in pochi movimenti eravamo entrambi svestiti e lui su di me

"E chi sarebbe sto tipo"si fermò su un punto e iniziò a succhiare, sapevo cosa stesse facendo

Marchiava il mio corpo come ogni volta che facevamo sesso

"L'ho conosciuto poco fa, p-potrebbe starti s-simpatico"

"Non lo metto in dubbio" disse mentre ci spogliava dell'intimo e raggiungeva la mia entrata iniziandola a leccare, mentre io gemevo a voce bassa

"Non contenerti Emanuele, non con me" si lubrificò un dito e lo spinse nella mia apertura, facendomi gemere dal piacere

Fece avanti ed indietro per farmi abituare per poi lubrificarsi un secondo dito ed inserire anche quello

Fece cadere un po' di saliva sul suo membro, lubrificandolo a dovere, e mi penetrò

Gemetti vergognosamente a quella sensazione, era troppo tempo che non lo avevo in me. 

MI era mancato così tanto.

"V-va p-più v-vel-loce Ta-TANCHE" gemetti ad alta voce il suo nome quando toccò il mio punto debole

Spinse varie volte su quel punto, fino a farmi gemere vergognosamente a voce alta.

Lo sentì gemere il mio nome per intero mentre spingeva sempre più forte dentro di me, fin quando poi venimmo insieme labbra contro labbra

"Di a quel coglione che hai incontrato" usci da me e prese fiato, stendendosi affianco a me e facendomi poggiare la testa sul sul petto, all'altezza del cuore, mentre ci coprivo con delle coperte.

"che tu sei e sarai sempre mio"