Cosa sarebbe successo pt2

864 60 24
                                    

Lo spinsi via, non poteva venire qui dopo tre mesi e cercare di risolvere tutto dicendo di amarmi

"Non puoi fare così, non ti permettere" parlai a bassa voce

"Ma che stai dicendo?" era confuso

"Sto dicendo che devi andare via, non puoi venire qui dopo tre mesi e cercare di risolvere tutto con un ti amo, va via"

"ma io devo spiegarti, devo par-"

"VA VIA" scoppiai di rabbia

Era un circolo che si manifestava da tre mesi ormai, la rabbia, la frustrazione ed infine la delusione.

Lo guardai andare via da per un ennesima volta.

Sentì la porta sbattere, era evidentemente sceso.

Mi alzai ed andai di la, non c'era nessuno se non per Diego che era seduto sul divano che mi guardava

"Vieni qui" mi tirò a se

"è un fottuto stronzo, ma io e Gian gli abbiamo parlato. Perchè non cerchi di farlo anche tu?" mi chiese premuroso

Sapevo che mi voleva bene, e che non avrebbe mai detto nulla per compromettere la mia felicità, ma per me è davvero troppo presto

"è venuto dopo tre mesi, tre. Ti rendi conto di quanto tempo è passato? Cos'è si è scocciato di scopare con le troie ed ora viene qui a cercare me? Che si faccia fottere" mi tremò la voce

"Sai anche tu che non è così, tu gli piaci, ti ha detto di essere innamorato di te"

"Lo so Diego, quel ti amo era diretto a me. Ma non riesco a crederci, capisci? è come se avessi un blocco sul mio cuore, non riesco a credergli, non ora." annuì sospirando lasciandomi stare

"Ti va di guardarci una serie?" gli chiesi, lo vidi sorridere subito per poi prendere il telecomando

Mi allungai alla fine del divano, dove c'era una coperta che poi presi e appoggiai su entrambi, feci finire la mia testa sul cuscino del divano mentre guardavo la serie che Diego aveva messo

"Cinque è un genio" me ne uscì dopo essere arrivato alla metà di quella stagione, eravamo davvero da tempo su questo divano

"A me Klaus fa morire" scoppiai a ridere insieme a lui alla vista di quel personaggio

Passarono due settimane da quel pomeriggio, due settimane da quando lui entrò e ci vide con la mia testa sulla spalla di Diego, che per dire, non so manco come ci è arrivata

Fece una scenata facendo rimanere increduli me e Diego, poi si chiuse nella sua stanza

Due settimane da quando cercava ogni giorno di parlarmi, o anche solo di aver contatto con me

"Possiamo parlare?" ed eccolo arrivare come ogni giorno a questa parte, ero davvero stanco volevo solo sapere cosa volesse

"Hai due minuti" lo vidi sorridere annuendo freneticamente mentre chiudeva la porta e si avvicinava a me

"Io devo chiederti scusa, sono stato uno stronzo egoista ad andare via quella mattina. Non c' è giorno in cui io non me ne penta. Non so davvero cosa fare per scusarmi, l'unica cosa che so è che ti amo" sembrava sincero

"Dopo tre mesi hai capito di amarmi? sei leggermente in ritardo bello mio" lo vidi incupirsi

Cosa pensava? Che sarebbe venuto qui a dirmi due cazzate ed io l'avrei accolto bellamente dandomi magari anche a lui?

Stupido, era fottutamente stupido se pensava questo.

"I-io mi dispiace, non avrei mai voluto farti così male ma non sapevo cosa fosse successo poi"

Scoppiai a ridere, era patetico, fottutamente patetico

"Vattene, i due minuti sono passati" pensavo se ne andasse davvero, invece rimase lì immobile a fissarmi

"Smettila di scappare dai problemi, cazzo stiamo parlando e finiamo di parlare!" urlò

"IO SCAPPO DAI PROBLEMI?IO? CHI CAZZO È CHE MI HA RIMASTO IN UN CAZZO DI LETTO DA SOLO CHI?CHI CAZZO. TU PERCHÈ SEI UN CAZZO DI COGLIONE CHE NON SI PRENDE LE PROPRIE RESPONSABILITà"

"CAZZO SONO STATO COSTRETTO"

"non dire palle, chi ti avrebbe costretto" abbassai d'un tratto la voce

"Sono stato costretto dall'agenzia, volevo farti una proposta, volevo stare con te. Volevo dirlo a tutti ed avevo chiamato loro per metterli al corrente. Ma mi hanno avvisato dicendo che se l'avessi fatto ti avrebbero cacciato fuori"

Non potevo crederci, non poteva essere vero

"Non dire p-palle, C-cori non a-avrebbe mai fatto u-una cosa del g-genere" mi venne un groppo in gola

" No, hai ragione Cori no, mai suoi direttori si " si sedette accanto a me

"Questo non giustifica ciò che hai fatto, potevamo parlarne insieme, ma hai deciso di stare tre mesi con quella" sentì la rabbia ribollere nelle vene

"Non l'ho fatto per mio volere, mi hanno obbligato. Mi hanno costretto. Io ti amo e l'ho sempre saputo" vidi una lacrima scivolare sulla sua guancia

"è difficile"

"Lo so che è difficile credermi, nessuno l'ha fatto all'inizio nemmeno i ragazzi"

"Aspetta, i ragazzi lo sapevano?" dissi con un fil di voce, mi avevano tradito anche loro

Avevamo passato pomeriggi insieme a cercare di tirarmi su di morale o a consolarmi, ed invece era tutto finto, loro sapevano tutto.

"Non prendertela con loro, nemmeno loro dovevano saperlo. Mi hanno ascoltato in chiamata con loro ed ho dovuto spiegargli tutto. Non volevano che tu lo sapessi, sapevano che avresti fatto un casino "

"Si l'avrei fatto, mi hanno tolto l'amore della mia vita" pensai ad alta voce

"Non te l'hanno tolto, io sono qui, non me ne vado" mise una mano dietro la mia testa afferrando i capelli corti che avevo alla base della nuca

"Ci hanno fatto perdere tre mesi, come posso fidarmi di te? So che non è colpa tua, ma ci sono stato male, tropp male. Ho avuto paura di non rialzarmi più dal quel baratro" ammisi piangendo

"Lo so amore, lo so. Ma io ora sono qui e cercheremo di cucire tutte le ferite insieme. Io ci sono e ti amo così tanto. Ho conservato tutto il mio amore per te. Io ti aspetterò,in etrno."

"Io ti amo, ma credo di doverci andare piano" dissi

"Tutto quello che vuoi, tutto quello che vuoi" sussurrò avvicinando la sua bocca alla mia

"Posso chiederti se l'hai baciata?"

"Mai, non ci ho fatto mai nulla insieme, era solo finzione" sorrisi contento

"Ora posso chiederti io una cosa?" mi chiese ed annuì

"Posso baciartI?" sorrisi sornione e finalmente tornai a respirare quando le mie labbra si poggiarono sulle sue, cominciando a ballare un lento che sarebbe durato tutta una vita.

Os TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora