"T-tu esci con chi?" chiese sorpreso
"Con Tancredi, perchè quella faccia?" domandai curioso
"Ti ha fatto venire un attacco Lele"
"E lo ha pure fermato Diego"
"Sta attento a lui, è un puttaniere Lele. Si è fatto più di mezzo istituto" mi disse sinceramente
"Ma non è tuo amico?" gli chiesi
"Certo che è mio amico, ma questo non mi nega di dirti la verità e di aprirti gli occhi Le" mi guardò seriamente
"Starò attento Diego, sai come sono fatto" lui annuì per poi alzarsi
"Sono le 19.00 Le, devo andare a casa, mia madre si starà facendo mille paranoie" risi al pensiero mentre lo vidi infilarsi le scarpe
"Ci vediamo domani mattina" mi salutò con un bacio in fronte ed andò via
Mi sistemai meglio sul letto recuperando il telefono che era rimasto spento da quando eravamo rientrati a casa e lo accesi trovandomi 4 messaggi
3 erano di un gruppo dove c'erano Diego, Gian e Tancredi decisi di aprirli e rispondere
Tancredi: un altro gruppo Gian?
Gian: sei tu quello che non fa amicizia con nessuno, non puoi obbligarmi ad essere come te
Tancredi: ok
Mi sa che si era leggermente offeso, lasciai un veloce 'hey' ed andai nell'altra chat che era quella di Tancredi, il messaggio era di pochi minuti fa
"Dove sei?"
"a casa, perchè"
"mandami l'indirizzo, sto arrivando, andiamo a fare un giro"
"ma domani dobbiamo uscire insieme" gli scrissi mentre gli inviai poi la posizione
"Ho voglia di vederti, alza il culo e muoviti"
"fottiti, esci da solo stronzo"
Mi morsi la lingua quando mi resi conto di avergli già mandato la posizione, mi dava fastidio il modo in cui si era rivolto a me, 'alza il culo e muoviti' ma chi sono, tua sorella?
Infilai la testa sotto il cuscino, il mio buon umore era stato rovinato da quel coglione e non avevo voglia di parlare con nessuno
"Lele alzati, c'è un tuo amico alla porta" sentì urlare mia nonna dalla cucina
Sbuffai sonoramente e mi alzai uscendo dalla mia camera, era palese fosse lui
"Cosa vuoi?" era poggiato allo stipite della porta che mi osservava
"Mettiti un giacchetto usciamo"
"Ti ho detto di no"
"Non rompere le palle Lele, muoviti. Ti aspetto in macchina" si girò ed andò verso la sua auto
Ero tentato a lasciarlo andare via, ma la mia anima curiosa voleva sapere dove doveva portarmi, recuperai così un giacchetto di jeans dall'appendi abiti e salutando nonna lo seguì
Entrai nella sua auto cercando di tenergli il muso, in realtà mi faceva piacere quell'uscita. Ma non doveva toccarmi.
"Dove mi stai portando?" chiesi guardandolo, era davvero bello quando guidava, aveva la mano sinistra sul volante e la destra sul cambio, uno sguardo concentrato e i denti che mordevano le sue labbra
"In un posto"
"Ma davvero? Ed io che pensavo che avremmo girato in tondo" dissi sarcastico, vidi un accenno di sorriso divertito sul suo volto, che subito scomparì lasciando posto alla sua solita facciata
"Non te lo dirò Lele, quindi mettiti comodo e sta zitto" sbuffai, mi allungai verso la radio, se lui non voleva parlarmi non è detto che io dovevo stare in silenzio
Accesi la radio e partì di scatto 'Partygirl', mi metteva energia quella canzone, per questo iniziai a ballare il balletto nella sua auto, mentre mi guardava ridendo
Da fuori saremmo potuti essere scambiati tranquillamente per una coppia di innamorati, ed invece la verità era il contrario, ci eravamo trovati per caso in quell'auto, in quel momento dove tutto sembrava così perfetto
"Tiktoker siamo arrivati, puoi anche smetterla ora" mi prese in giro mentre girai gli occhi al cielo e lo seguì fuori dall'auto
"Come se tu non lo fossi" ignorò la mia constatazione e si avviò
Mi guardai attorno, l'odore di salsedine e la sabbia sotto i piedi, mi aveva portato a mare.
Lo guardai meravigliato per poi togliermi le scarpe ed i calzini ed arrivare a riva, dove immersi i piedi nell'acqua
Con la coda dell occhio lo vidi fare la mia stessa cosa e me lo ritrovai affianco a me
"Perchè mi hai portato qui?" chiesi chiudendo gli occhi
"Non lo so Emanuele, sentivo di farlo, e l'ho fatto" aprì gli occhi e mi girai verso di lui, accorgendomi del fatto che lui già mi guardava
"Cosa ti è successo oggi Lele" sussurrò per poi avvicinarsi
Feci un passo indietro sentendo gli occhi farsi lucidi, capì e si fermò subito
"I-io non penso di essere pronto per dirtelo" sussurrai abbassando il capo
Annuì e si girò andandosi a sedere sul tronco di un albero che trovammo li, su quella spiaggia.
Lo seguì e mi sedetti al suo fianco, poi lo sentì parlare
"I miei genitori sono morti in un incidente d'auto quando ero piccolo" mi girai sorpreso verso di lui
"Ora vivo da solo, già da due anni, si ho 19 anni, sono stato bocciato l'anno scorso." continuò
"Perchè mi stai dicendo queste cose Tanche?" non che non mi interessassero, ma insomma era strano, non ci conoscevamo nemmeno da un giorno
"Non lo so Lele, il mio istinto dice di potermi fidare di te, ed è quello che sto facendo" abbassai lo sguardo per poi prendere un respiro profondo e parlare
"I miei genitori mi hanno abbandonato quando avevo 4 anni, dissero che ero una responsabilità troppo grande per loro, appena ventenni. Mi lasciarono a casa di nonna, e ora sto lì da 13 anni" persi lo sguardo nella profondità dell'oceano
Quante probabilità di essere salvato ci sono se decidessi di affogare?
"Stronzi" commentò
"Già"
"Io credo che siamo iniziati con il piede sbagliato Tancredi, quindi piacere io sono Lele" gli allungai una mano che venne stretta tra le sue
"Io sono Tancredi" ci guardammo e scoppiammo a ridere per l'assurdità della cosa
"Credo che dovremmo tornare a casa"
"Si lo penso anche io" recuperai le nostre scarpe che successivamente infilammo per poi andare verso le sua auto
Ci fu silenzio per tutto il tragitto, poi arrivammo a casa
"Grazie di tutto Tancredi" gli rivolsi un sorriso per poi scendere dall'auto
"Ci vediamo domani Lele" sfrecciò via non dandomi il tempo di salutarlo
Entrai dentro casa stanco, ma con un sorriso sulle labbra.
MI tremò il telefono tra le mani, mi appoggiai alla porta della mia camera mentre lo accesi e vidi una sua notifica
"buonanotte lele"
"buonanotte Tancredi"
Sorrisi felice, sentivo qualcosa muoversi nella mia pancia, mi convinsi fosse la fame così corsi in cucina e mi preparai qualcosa da mangiare mentre salutai nonna
"Tutto bene Lele?" la guardai confuso
"tutto bene nonna perchè?"
"Hai una strana luce negli occhi" mi sorrise dolcemente
"Sarà il sonno nonna, vado a dormire" gli lasciai un bacio sulla fronte ad andai a letto
Avrei dovuto sapere che la mia vita sarebbe stata stravolta.
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Os Tankele
FanfictionÈ una raccolta di os sui tankele. Non vi prometto di aggiornare con costanza. Ma quando avrò delle idee e del tempo libero lo farò.