Ero pigramente appollaiato sul letto, tenevo in mano il mio libro preferito:
Cime tempestose
L'avrò riletto mille volte, e mille volte ha continuato ad affascinarmi
Ma sembra che neanche le vicende amorose di Heathcliff e Catherine riescono a distogliere i miei pensieri dalle immagini che si susseguono nella mia mente da ieri sera
Avevamo deciso di andare ad una festa di un ragazzo del campus, con avevamo, intendo io con i miei amici
Sembrava stesse andando tutto per il verso giusto, era una serata tranquilla, certo tipi che ci provavano con chiunque e gente che ti vomitava addosso
Ma tralasciando quei particolari, sembrava che stesse veramente andando tutto bene
Ad un tratto però, mentre Diego mi stava bellamente spiegando come aveva fatto a fare amicizia con il tipo della festa, tutti si mossero all'unisono verso il giardino
C'era chiaramente una rissa, sarebbe scontato dirvi che era coinvolto il mio coinquilino?
Beh, in ogni caso lui era lì, con quell'espressione furiosa e i pugni serrati che urlava qualcosa di sconnesso all'avversario che riconobbi essere Andrea
Un tipo che veniva nella mia stessa classe e che molte volte ci aveva provato con me
Ma questo ora non era importante, la cosa veramente importante ora era dividerli e capire perchè cazzo il mio coinquilino aveva un occhi nero, e l'altro invece il naso rotto
"Die, dobbiamo fermarli. Subito!" urlai al mio migliore amico
Mi guardò per un secondo poi scosse la testa sbuffando ed andò a recuperare il mio compagno di classe
Aiutato da qualcuno che manteneva Tancredi, che sembrava essere Gianmarco
Mi avvicinai lentamente ad Andrea, ed una volta sicuro che Diego l'avrebbe accompagnato in infermeria, mi avvicinai al mio coinquilino
Che tremava ancora di rabbia
"Tanc.." lo chiamai abbassandomi al suo livello
Gianmarco era momentaneamente scomparso, l'aveva fatto sedere sotto un albero e, cosa molto probabile, sarà andato a prendere una bottiglietta d'acqua
"Che cazzo vuoi" sputò
"Che è successo?" mormorai facendo passare il mio sguardo sul suo volto, notando delle ferite da cui scorgevano piccole quantità di sangue
"Non sono problemi tuoi Emanuele, vattene" parlò a bassa voce
"Ma hai il viso spaccato Tancredi" insistetti avvicinando la mano al suo viso
La bloccò subito, fermandola con la sua e portandola a terra
"Non mi toccare, e poi non deve interessarti"
"Fatti almeno medicare" sussurrai
"No. Gian starà arrivando" rivolse lo sguardo alla folla di persone di fronte noi
Lo guardai scocciato per la sua testardaggine e sbuffai
"Sai benissimo che Gian non arriverà. Non ora. Lo hanno letteralmente inghiottito. Vieni con me e finiscila di fare il coglione per una volta, voglio solo aiutarti"
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Os Tankele
FanfictionÈ una raccolta di os sui tankele. Non vi prometto di aggiornare con costanza. Ma quando avrò delle idee e del tempo libero lo farò.