Hotel pt 1

1.2K 64 21
                                    

"Non mi lasciare Tancredi"

"è finita Lele"

Erano più o meno due settimane che quelle parole gironzolavano nella mia testa, sembrava che non volessero più andare via. Le aveva pronunciate quello che pensavo fosse l'amore della mia vita.

Abbiamo avuto una brutta litigata, lui si è incazzato e anche io, ci siamo poi tirati contro le peggiori parole, poi eravamo finiti per fare l'amore.

Il mattino dopo però, quello che era il motivo del litigio si era ripresentato, mi aveva mandato un messaggio e mi aveva chiesto di rivederci, nonostante sapesse che fossi fidanzato.

Il problema in questione era Aurora, mia ex compagna di scuola. All inizio mi aveva chiesto di vederci, e mi sembrava essere una buona idea. Se solo non mi avesse baciato, e se solo non fossi così famoso da far uscire il tutto sulle pagine gossip.

Tanche aveva visto la foto da un sito gossip di insta, e mi aveva subito chiamato, andai a casa pronto per spiegargli cosa fosse davvero successo e che non appena aveva appoggiato le sue labbra sulle mie mi ero subito staccato, ma al mio rientro trovai solo Diego e Gian che mi guardavano dispiaciuti, di Tanc nemmeno l'ombra.

Ricordo di aver urlato fin a perdere il fiato quel giorno, e di aver pianto fino a consumare l'ultima lacrima.

Avevo avuto un attacco di panico, e lui era l'unico a saperli calmare, Diego lo chiamò e mi fece parlare a telefono con lui per calmarmi ma non appena riuscì a respirare normalmente lui riattaccò non dandomi nemmeno il tempo di salutarlo.

Dopo un paio di giorni scoprì che era a Roma e lo raggiusi, poi però quando pensavo di aver risolto tutto ecco che si presentò Aurora e quel suo stupido messaggio.

Dopo che ci lasciammo tornai a Milano, ero chiuso dall'ora in camera nostra, con i suoi vestiti addosso e le coperte che ormai avevano quasi perso del tutto il suo odore.

Lui era a Milano, dovevamo fare alcuni shooting, ci avevamo sempre detto che la relazione non avrebbe dovuto compromettere la relazione, e così doveva essere.

Però lui dormiva da Valerio.

Lo incontravo solo quando avevamo degli incontri con l'agenzia, era dimagrito, ma era pur sempre bellissimo.

I ragazzi facevano sempre attenzione a non farci sedere vicini, avevano capito la situazione.

Lui non mi guardava nemmeno per sbaglio, mentre io invece non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui.

Avevo anche ricevuto alcuni richiami di persone che parlavano poichè non li ascoltavo, e loro se ne accorgevano.

Sembravano non capire che davanti a me c'era la creatura più bella del mondo.

"Lele smettila di guardarlo, sta diventando imbarazzante" Diego mi regalò una gomitata nelle costole, e di conseguenza spostai lo sguardo

Come sempre ultimamente, eravamo ad un incontro con Corinne, diceva di doverci dire delle cose importanti

Eravamo arrivati prima noi che lui,, quindi qualcosa l'avevo capito, poi quando è arrivato non ci ho capito più niente.

"Allora ragazzi, come vi stavo dicendo prima, vi dovete dividere a coppie" parlò Cori, aggiustando un paio di fogli

Portai il mio sguardo su di lei, iniziando a starla a sentire

"Diego tu starai con Gian, nella vostra attuale casa, mentre voi Tanc e Lele, dobbiamo trovarvi una casa, quindi per il momento vi daremo una camera d'albergo. Ovviamente tutto a spese dell'agenzia" strinsi la mano a Diego, non volevo stare con Tancredi

Avevo ansia a rimanere con lui da solo, e se non mi volesse?

Gli rivolsi un'occhiata e lo vidi stringere la mascella e mordersi la lingua pur di non replicare, era un suo modo di fare quando non gli andava bene qualcosa, ma non poteva farci nulla. E lo sapevamo tutti.

"Senti Cori, non è che potresti fare un cambio di coppie? Ci sto io con Lele" Diego, da bravo migliore amico quale fosse, ci provò lo stesso

"Mi dispiace ragazzi, ma sapete che decidono i piani alti. Mi dispiace per le vostre convergenze, ma magari potreste provare a risolvere" lei sapeva tutto, era l'unica.

Ma ovviamente non potevamo darle una colpa, lei stava solamente eseguendo gli ordini.

"Ci vediamo ragazzi, Tanc, Lele uno di voi venga con me. Vi do le chiavi dell'albergo e tutte le indicazioni" Mi alzai ma Tanc fu più veloce di me, e la seguì in silenzio

"Mi dispiace Lele" il mio migliore amico abbassò la testa,

"è tutto ok Diego, va bene così" gli sorrisi rassicurandolo e ricambiò

Vedemmo Tancredi arrivare, ci alzammo e lo seguimmo fino a fuori casa, io dovevo prendere i miei vestiti, e lui penso dovesse andare da Valerio

MI girai per guardarlo ma lui era già andato via

"Ha detto che tra mezz'ora dovete incontravi fuori casa nostra" mi guardò Gian dispiaciuto e io gli sorrisi

Non voleva nemmeno parlare con me, ottimo direi.

Recuperai quei tre vestiti in croce che avevo ed in più ci misi due sue felpe.

Salutai velocemente i miei due amici e scesi giù al palazzo perfettamente in orario.

Eccolo lì, stava fumando.

Mi vide arrivare e facendo l'ultimo tiro buttò la sigaretta iniziando a camminare, lo seguì in silenzio, dopo circa 10 minuti arrivammo a quello che era l'Hotel dove saremmo rimasti.

Andò direttamente in ascensore ed io gli stetti dietro, arrivammo alla camera e l'aprimmo.

Era una bellissima camera, aveva anche il piano da cucina.

L'unica pecca?

Aveva il letto matrimoniale.

E sembrava che non fossi l'unico che se n'era accorto.

"Ma che cazzo, avevo chiesto due letti singoli, e me lo danno matrimoniale?" parlò per la prima volta anche se non con me.

Ebbi un colpo al cuore, gli facevo così schifo da decidere di non dormire con me?

"V- vado a c-chiedere una c-camera s-singola" me ne andai balbettando cercando di non piangere

Ricacciai indietro il groppo che avevo in gola e mi avvicinai al portiere e gli chiesi se avesse un altra camera disponibile

"Mi dispiace ragazzo, ma non abbiamo più camere disponibili" lo ringraziai con un sorriso e tornai sopra per riferirlo al mio coinquilino

"Non hanno stanze disponibili Tancredi, se ti da fastidio dormire con me posso dormire per terra" non riuscì a guardarlo quindi spostai lo sguardo sui miei piedi, che improvvisamente erano diventati interessanti

"No non preoccuparti, basta che dormiamo ognuno nel suo lato" annuì alle sue parole e prendendo i miei vestiti andai a lavarmi

Direi proprio che fosse un bell'inizio.

Os TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora