Feeling like a book pt 3

575 58 47
                                    

Non avevo idea di cosa stessimo facendo, non ricordo nemmeno come siamo arrivati a questo in realtà

Mi ritrovavo sul mio letto, steso sotto il suo corpo che torreggiava su di me

Federico era un ragazzo che avevo conosciuto stasera, durante la festa di un amico di Diego, ovviamente, e mi era sembrato abbastanza simpatico e carino da portarlo nella mia stanza

Ero molto probabilmente ubriaco, non capivo molto, riuscivo a stento a sapere chi fosse, appunto, Federico

"Forse è meglio se ci fermiamo" spinsi una mano sul suo petto, interrompendo il suo percorso di baci che era arrivato poco più sotto del pettorale sinistro

"Perchè non ti piace?" chiese assumendo un'espressione di pura confusione sul suo volto

"Si certo, e solo che tra poco arriva il mio coinquilino" mormorai rivolgendo un veloce sguardo alla porta

"Chi se ne fotte del tuo coinquilino" sbuffò divertito per poi riprendere la sua scia di baci

Cercai di fermarlo, ma le sue mani furono più veloci e mi intrappolarono sotto di lui, continuò il suo perlustramento fermandosi poco prima dei boxer

"Ti prego fermati" supplicai mentre lo sentii abbassarmi i pantaloni

"Non eri così dispiaciuto quando mi hai portato in pista puttana" borbottò mentre salirono le lacrime ai miei occhi per l'aggettivo che mi aveva affidato

Troppo fragile di cuore? può essere
Ma chi era lui per dirmi una cosa del genere?

"TI HO DETTO DI LASCIARMI"mi strattonai via dalla sua presa ferrea

"ED IO TI HO DETTO DI STARE ZITTO TROIA" urlò a sua volta

"Ma che merda sta succedendo qui" una terza voce si unì alle nostre urla, ed io sapevo perfettamente di chi fosse

Possibile che non l'avevo sentito entrare?

"E tu che cazzo vuoi Galli?'' si alzò finalmente dal mio corpo, e riuscì così a rivestirmi

"Non ti conviene parlarmi così Daddario, lo sai anche tu. E se dovete scopare possibilmente fuori dalla mia stanza" parlò fermamente senza lasciar trapelare nessuna emozione dal suo viso, ne tantomeno dai suoi occhi.

"Si andiamo Lele,continueremo nella mia stanza" per un attimo non seppi bene cosa fare

Poi pensai che proprio non mi andava di scopare con un bruto del genere, che voleva sono entrati nel culo, quindi semplicemente decisi di opporre resistenza e di rimanere in camera con il peggior coinquilino del mondo

"No, non vengo"

"Non sono stato abbastanza chiaro? Alzati da quel let-" il suo comando fu interrotto da Tancredi che si era avvicinato a gra passi a noi

Erano ora faccia e faccia, il più alto sembrava aver molta paura del nano, che in confronto era tranquillamente calmo

"Ti ha detto che non vuole venire, fattene una ragione" esordì Tancredi

Spalancai la bocca per lo stupore, aveva veramente detto qualcosa a mio favore?

"Non c'entri in questo Galli" provò a fargli cambiare idea il coglione

Per un attimo sperai che non ci fosse riuscito, fui contento quando Federico ebbe esattamente la reazione contraria

"Ti sto dando la possibilità di uscire da questa stanza senza il naso rotto, o esci illeso o non ci metto niente Daddario" lo minacciò il mio coinquilino tenendo lo sguardo minaccioso mischiato con il ragazzo che aveva difronte

quest'ultimo deglutì e dandomi un'ultima occhiata scomparse dietro la porta della nostra camera
Anche il mio coinquilino scomparse in bagno dopo avermi,anche lui, dedicato un'ultima occhiataccia

che avevo fatto adesso? forse non avrei dovuto portare quel tipo in camera nostra

sapevo quanto desse fastidio a tancredi gente estranea nel nostro appartamento, ma io da vero cogluone continuavo a portarne

Anche se ineffetti, c'era un'altra sensazione sulla bocca dello stomaco, e non era affatto paura

Era il risentimento, mi sentivo in colpa per aver toccato le labbra di uno sconosciuto. Perchè mi sentivo così? Non ero Fidanzato avrei potuto benissimamente scoparlo senza problemi.

Ma no, a quanto pare il mio cervello ha davvero bisogno di qualche neurone in più

"Io non.. ho sbagliato a baciarlo ecco" parlai giocando con le mie dite

"Puoi fare quello che vuoi Emanuele, non devi dare conto a me" disse duro mentre si cambiava la maglia

"Lo so ma-" tentai di dire

"Non stiamo insieme Emanuele. Quello è stato solo uno stupido bacio" i miei pensieri scattarono subito a quella notte

Ero nel letto come mio solito, gli altri erano tutti ad una festa ed io sinceramente non ci sono voluto andare, vedendo l'ultima come era andata..

Era già molto tardi, intorno alle tre di mattina immagino, fortunatamente il giorno dopo non avevamo lezioni essendo Domenica, quindi ho dedicato tempo al mio diario, aggiornandolo delle cose che sono capitate in questi giorni.

Ho sempre desiderato fare un diario, da consegnare un giorno ai miei figli

Stavo appunto per mettere la data di oggi quando la porta si aprì, ed un Tancredi barcollante entrò in camera

"Dove cazzo è il tasto della luce" parlò sotto voce inceppando sulle parole

"Merda" imprecai alzandomi

La luce venne accesa da Tancredi che si era appoggiato al muro, ed io fui d'avanti a lui in meno di due secondi

"Ciao Lele" mi salutò allegramente sventolando la mano in alto

Sorrisi divertito e ricambiai il saluto

"Andiamo al letto, ti va?" accompagnai la sua vita con un braccio ma venni fermato da una sua mano che intrappolava la mia e mi girava verso di

Due labbra si posarono sulle mie in un bacio lento e mi lasciai guidare in una dolce danza

Avrei volto egoisticamente che quel bacio fosse durato di più, o che almeno avesse avuto un briciolo di importanza per lui, come lo ha avuto per me.

Mi risvegliai dallo stato di trance sbattendo le palpebre, era ancora avanti a me, ma ora mi fissava

E dal suo sguardo sembrava che stesse lottando per qualcosa con se stesso

"Al diavolo" borbottò

Si avvicinò a grandi passi al mio letto, mi prese per il colletto della maglia e prima di baciarmi mi guardò negli occhi

I suoi occhi erano così belli...

Toccò prima dolcemente le mie labbra in un piccolo bacio a stampo, per poi avvicinarsi e unirci in un bacio che di tranquillo, non aveva proprio niente

Scese poi sul mio collo leccando e mordendo un punto indefinito, dalla mia bocca uscì un piccolo sospiro di piacere che lo incitò a continuare

"Sei mio" sussurrò ripetutamente in modo maniaco

"Sono tuo" sussurrai di rimando

Ciò che diventammo quella notte fu una cosa da non scrivere sul mio diario, non volevo distruggere la sanità mentale di un mio ipotetico figlio e poi, ero troppo geloso anche per poterla condividere con sangue del mio sangue.

L'unica cosa che decisi a scrivere fu

"L'inizio di una pazzesca storia d'amore"

Os TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora