Chissà cosa sarebbe successo se avessi deciso di non mollare.
Cosa sarebbe successo se gli avessi confessato i miei sentimenti?
Cosa sarebbe successo se lui ora non mi ignorasse?
Forse staremo insieme, forse staremo abbracciati su un letto, il nostro letto.
Mentre invece sicuramente lui sarà con la sua ragazza, mentre io sono qui a ricordare di noi, tra foto, video, e ricordi.
Ero sempre stato un tipo a cui non era mai importato l'amore, ero dell'idea che l'amore non andava cercato.
L'amore arriva e basta, come l'arcobaleno dopo una tempesta, o come il freddo i primi mesi novembre.
Arriva, e non puoi sbattergli la porta in faccia, perchè non ne sei in grado
Lui era arrivato esattamente così, come un getto di acqua fredda
Aveva messo piede nella mia vita, deciso a non uscirne.
Avevo ancora le parole del suo migliore amico nella mente
"Lui non è davvero così, c'è molto più di questo. Scoprilo, attento a non fargli male. Non potresti mai perdonartelo."
Avevo promesso che non gliene avrei mai fatto, che gli sarei stato affianco in qualsiasi momento.
E così è stato, fin quando decisi di mettere distanza tra noi due.
Eravamo troppo vicini ultimamente, lo dicevano tutti.
Per fino i nostri genitori, ci limitavamo a negare a tutti ciò che davvero ci circondava.
Negavamo gli sguardi profondi, le mani che si cercavano da sole, e perfino gli schiocchi dei baci ogni qual volta che avevamo bisogno di sentirci noi.
Mi ricordo una sera, eravamo noi nella nostra piccola stanza di casa
Eravamo al letto, lui scorreva sulla home di Instagram del suo cellulare ed io lo osservavo, mentre avevo una mano intrecciata con la sua ed un altra sul suo petto, esattamente sotto la mia testa
"che hai?" mi chiese
ero un po' assente in quei giorni, lo sapevo che stava per succedere qualcosa, me lo sarei dovuto immaginare.
Avevo sempre detto che il mio istinto non sbaglia mai, ed effettivamente è così
"Non ho nulla" scossi la testa
Lo sentì posare il telefono per poi abbassarsi alla mia altezza poggiando la testa accanto alla mia
Il suo naso era sul mio, ed io sentivo il suo respiro scontrarsi con le mie labbra.
Quasi non andavo in amnesia
"Non mentirmi" sussurrò gurdandomi negli occhi
"Non ti sto mentendo, sto dicendo sul serio" mentì ancora una volta
Non mi andava di affliggerlo con i miei problemi, era una cosa che avevo sempre evitato, anche con i miei genitori
I problemi erano i miei, dovevo risolverli da solo, e poi ero e sono circondato da persone con più problemi di me.
Sicuramente non sarei stato l'unico
"Ti va se ti do un bacio?" era strano, non mi aveva mai chiesto di farlo
Forse sapeva anche lui che qualcosa sarebbe cambiato, che noi saremmo cambiati
Annullai io la distanza per entrambi facendo congiungere le nostre labbra fredde e screpolate.
Sentivo la sua lingua a contatto con la mia, si cercavano, avevano voglia di ballare un lento assieme, e come musica avevano scelto i battiti dei nostri cuori
Che all'unisono battevano sempre più velocemente
Si spostò su di me, cominciando a baciare il mio collo, da bianca la mia pelle diventò rossa
Aveva marchiato la mia pelle con i suoi segni, e sapevo quanto gli piacesse
Non perdeva occasione per farmeli.
Ci spogliammo mentre entrambi ci prendevamo cura dell'altro.
Avevo sempre amato il nostro rapporto, all'infuori dell amore, c'era complicità, passione, fiducia.
Mi baciò per distogliermi dal dolore al fondoschiena appena entrò con due dita in me
"sh.. tranquillo ora passa" mi sussurrò baciando una lacrima che era scesa sulla mia guancia
Si mosse lentamente dentro di me, per poi uscire ed entrare con tre dita, cazzo, questo faceva davvero male
"Basta smettila, se deve essere, deve essere te"
era una cosa che non avevo mai detto a nessuno, ero vergine in quel senso
Anche i muri l'avevano capito ormai, ma stavo fremendo, lo volevo, eccome se lo volevo.
Mi sorrise per poi abbassarsi su di me e baciarmi mente piano entrava con tutta la sua lunghezza in me
Sussultai mentre dolore e lacrime si facevano spazio sul mio viso
Era davvero doloroso e fastidioso
"Vuoi che mi fermi?" mi chiese
Ma lo disse con tutta quel dispiacere che mi venne impossibile dire di no
"No ma va piano, per favore" sussurrai le ultime parole mentre vidi i suoi occhi tornare a brillare annuendo
Si mosse lentamente in me, alcune smorfie di fastidio si mostrarono sulla mia faccia, ma che vennero poi sostituite da facce di piacere
Mi ricordo tutto di quella notte, fu l'unica notte riuscimmo ad essere noi, l'unica notte prima di diventare ciò che siamo ora, il nulla.
Il giorno dopo lui non era con me, quando mi alzai e andai in cucina non trovandolo, i ragazzi mi dissero che era uscito con una certa ragazza
E che sarebbe tornato il giorno dopo
Capite?
Aveva appena fatto l'amore con me, e poi si andava a scopare le troie per la città
Ritornai in camera con una rabbia a tal punto da sbattere tutto a terra e romperlo come se non ci fosse nient'altro da fare
Poi dal mio momento di rabbia passò alla delusione, lui era andato via dopo aver passato una notte con me
Ed io che volevo dirgli anche che lo amavo, che coglione.
Quando tornò a casa mi decisi di ignorarlo, non sapevo fare altro.
Ero troppo cotto per poter permettermi di uscire con altre persone riuscendo a mentire che infondo, lui a me, non piaccia.
Io lo amavo, dio se lo amavo.
Non avevo cercato io l'amore, era venuto lui da me.
Mi aveva sbattuto la porta in faccia, senza aspettare un secondo.
Mi ero scottato, scottato da solo.
I ragazzi dicevano che prima o poi se ne sarebbe accorto, lo avevo sperato, con tutto me stesso.
Ma erano esattamente passati 3 mesi, ed io stavo perdendo le speranze.
D'un tratto alzai lo sguardo e lo vidi sul ciglio della porta, affannato che veniva verso di me e si allungava verso il mio orecchio.
"ti amo"
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Os Tankele
FanfictionÈ una raccolta di os sui tankele. Non vi prometto di aggiornare con costanza. Ma quando avrò delle idee e del tempo libero lo farò.