Feeling like a book pt 1

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"Ti ho detto che quello mi sta sul cazzo, come pensi che mi ci possa mettere assieme?" gironzolai per la mia stanza iniziando a mettere un po' di ordine

Mi infastidiva il disordine, mi dava noia, ed è per questo che ordinai anche il lato del mio coinquilino

"Hai detto così anche con tutti i tuoi ex, o semplicemente amici" il mio migliore amico seguì con lo sguardo quello che stavo facendo

"Quello non c'entra, sai cosa dice tutta la scuola su di lui.." mi interruppe guardandomi male

"E quando mai tu hai creduto a ciò che dicono quattro idioti?" sbuffai infastidito

Quando si metteva una cosa in testa, era impossibile fargli cambiare idea

"Ti ho sono detto di conoscerlo meglio Lele, non scoparci" sottolineò

"Nono, tu mi hai chiaramente detto che ci vuoi vedere assieme, come coppia intendo" gli ricordai facendo una faccia schifata appena notai una mutanda sotto il letto di quel nano palloso ed antipatico

"Si, ma in un futuro prossimo Lele, non dirmi che già te lo vuoi scopare" ironizzò

"Diego!" strillai arrossendo

Sentì la sua risata e scossi la testa, guardando poi l'orologio posto sulla sua testa

Tra poco sarebbe arrivato, ero qui da un mese e avevo imparato i suoi orari, quasi quanto il suo carattere scorbutico

"Diego, penso che dovresti andare"

era capitato più di una volta che quando tornava Tancredi e trovava qualcuno in questa stanza che non ero io, iniziava ad urlare e dire che la stanza era sua e che non doveva esserci nessuno oltre lui e purtroppo me, disse chiaramente "ti lascio di entrare in questa stanza solo perchè altrimenti mio zio mi fa il culo", lo zio sarebbe il preside

"Ci vediamo dopo cenerentola" si alzò dirigendosi alla porta non dopo però, essersi beccato un'occhiataccia fulminante

Aveva iniziato a chiamarmi così quando seppe che mettevo a posto anche le cose di Tancredi il nano, nonostante sapeva quanto odiassi il disordine, lui era convinto che lo facessi perchè infondo mi piaceva

Esilarante.

Appena finì mi stesi sul letto recuperando successivamente il cellulare, dove trovai alcuni messaggi :

Da Ilaria

'Lele, alle 18.30 ci incontriamo tutti sotto il solito albero, ci devi essere!'

'ci sarò' risposi solamente

Da mamma
'Ciao amore, stasera ti chiamo per chiederti come stai e pure per sentirti, mi manchi tanto' sorrisi dolcemente'

Quanto mi mancava mia mamma

'Certo mamma, mi manchi anche tu'

E l'ultimo era da un numero sconosciuto

'Vedi di non farmi trovare qualche tuo strano amico in camera'

Beh più chiaro di così

Visualizzai, senza rispondere

Ma la domanda che mi gironzolava nella mia testa era: come cazzo aveva fatto ad avere il mio numero?

Io di certo non glielo avevo dato, ma conoscendolo sarà andato a cercare nel mio telefono di notte

Sbuffai stanco di lui

Os TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora