leave me alone tonight

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Aggiornamento 4/10/2021:
Come per "the last thing i wanna do pt.1", ho avuto la tentazione di eliminare dalla faccia di wattpad questa storia. 
Ho appena finito di revisionare l'altra, per cui ora inizio a lavorare a questa seconda parte: la editerò e revisionerò un po', in modo da migliorarne la grammatica, i dialoghi e la struttura delle frasi (ma non modificherò in alcun modo la trama!) Questo per spiegarvi il motivo per il quale vi ritroverete sicuramente le notifiche relative ad una storia già conclusa!
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"Baby, io esco. Non aspettarmi sveglio, farò tardi!".

Con una mano già sulla maniglia della porta di casa, urlo nella speranza che il mio ragazzo mi senta. Non udendo alcuna risposta, ripeto la frase con un tono di voce più alto finché Axel non fa capolino e mi si avvicina per stamparmi un bacio sulla fronte.
"D'accordo Bi, sta attenta".
Annuisco con un sorriso e mi do una sistemata al vestito prima di uscire, richiudendomi la porta di casa alle spalle. Scendo le scale di corsa mentre un taxi mi sta già aspettando con le quattro frecce accese e Beth a bordo.

"Bianca, finalmente!". La mia amica mi saluta entusiasta e, dopo aver indicato all'autista la nostra meta, aggiunge confusa: "Axel non viene?".
"No, domani deve alzarsi presto, deve lavorare", le spiego, mentre cerco nella pochette nera uno specchietto per controllarmi un'ultima volta il make up.
"E per lui è okay che tu venga a questa festa?".
Alla sua domanda sollevo le spalle sarcastica e scoppio a ridere: "Sì, lo sai che mi comporto bene". 

Dopo una ventina di minuti, il taxi si ferma davanti ad una casa con mattoni in vista e un giardino piuttosto grande dove ci sono già un bel po' di persone. E' da poco passata la mezzanotte e la festa è appena iniziata: nemmeno conosco il proprietario, so solo che è un amico del ragazzo che ha appena iniziato a lavorare da Starbucks insieme a Beth. Non so per quale strana ragione, ma in tutto questo tempo lei è sempre rimasta a lavorare lì: ha fatto di tutto per farsi rinnovare il contratto ed ha fatto i salti di gioia quando l'hanno promossa a responsabile. Al contrario suo, io ho sempre odiato quel posto e quando mi ci sono licenziata anni fa, mi ero sentita super sollevata. La cosa divertente è che, quando eravamo colleghe, io e Beth ci parlavamo a malapena; mentre ora siamo diventate praticamente inseparabili.

Non appena entriamo in casa, un ragazzo alto e con i rasta ci saluta con estremo entusiasmo, come se ci conoscesse da una vita: ci abbraccia e ci allunga due bicchieri di carta rossi come benvenuto, mentre io e Beth ci scambiamo sguardi divertiti. Restiamo a parlare con lui per un po', mentre altra gente entra ed esce indisturbata dall'abitazione.

"Senti...", Elizabeth prende subito l'iniziativa e si avvicina all'orecchio del tizio, dopo aver bevuto un sorso del suo drink: "Io e la mia amica ci chiedevamo se avessi un po' di... hai capito, no? Vogliamo divertirci stasera".
Il ragazzo aggrotta le sopracciglia e mi guarda un po' confuso, così io mi strofino l'indice sotto al naso per chiarire la nostra richiesta. Lui scoppia a ridere piegando il collo leggermente di lato: "Certo, bimbe. Cercate Luke, credo proprio che saprà accontentarvi. Dovrebbe essere in salotto, entrate pure".

All'interno della casa c'è un sacco di gente, le luci sono fioche e la musica è molto alta; c'è una cappa di fumo che fa sembrare l'ambiente ancora più piccolo e soffocante. Ci facciamo strada verso la cucina non senza difficoltà, stando attende a non rovesciare i drink che ci sono stati offerti prima. Con un sorriso disarmante e spostandosi i capelli biondi dal viso, Elizabeth si avvicina ad un tizio a caso: "Hey! Stiamo cercando Luke, sai per caso dov'è?".
Senza dire niente, lo sconosciuto si limita ad indicare i divani del salotto attorno ai quali riusciamo a scorgere una notevole calca; così lo ringraziamo con un rapido cenno e ci avviciniamo al gruppo di persone: capiamo immediatamente di aver trovato il nostro uomo.

The last thing  I wanna do - parte 2 // LIL PEEPDove le storie prendono vita. Scoprilo ora