Il viaggio in auto verso casa è stato a dir poco surreale, mi è sembrato di sfrecciare per la città a ottomila chilometri orari: ho avuto la testa completamente tra le nuvole, neanche ricordo le strade che abbiamo percorso o i semafori a cui ci siamo fermati. L'unica cosa di cui ho memoria è il sorriso ebete sulla faccia di Gus e il fatto che abbia tenuto la sua mano stretta attorno alla mia coscia per tutto il tragitto.
Non appena entriamo nell'appartamento, vado subito in stanza e mi butto quasi senza energie sul letto.
"Wow", mormoro sottovoce, poggiando la guancia sul cuscino e senza riuscire a togliermi dalla faccia quello stupido sorrisetto.
Gus mi segue e fa lo stesso, si sdraia tenendo il viso a pochi centimetri di distanza dal mio: riesco quasi a sentire le sue ciglia solleticarmi la pelle ogni volta che sbatte le palpebre.Inizio ad accarezzargli il volto, ricalcando le lettere della scritta Cry Baby sul suo sopracciglio, per poi tracciare i contorni della rosa: ho sempre adorato come segua alla perfezione la linea del suo zigomo. Lui socchiude leggermente gli occhi e mi mostra un sorriso ancora più ampio, poi inizia a giocare con i miei capelli che giacciono abbandonati disordinatamente sulla federa del cuscino.
"Sono davvero fortunato", mi sussurra con un filo di voce: "Sei proprio bella".
"Tu lo sei", ammetto, stampandogli un bacio sulla punta del naso.
Non posso fare a meno di notare che lui arrossisce un po', come se non ci credesse veramente a questo tipo di complimenti: si mostra sempre imbarazzato quando qualcuno gli dice qualcosa di carino, soprattutto in relazione all'aspetto fisico.Mi rannicchio avvicinandomi ancora di più a lui, Poggio la testa direttamente sul suo petto e mi godo i grattini, mentre lui canticchia dolcemente una melodia sottovoce. Mi sento incredibilmente serena, tutta l'ansia che ho avuto addosso in questi giorni si è improvvisamente dissolta, per lasciare spazio ad una calma quasi assordante. Tra le braccia di Gustav qualsiasi pensiero negativo scompare. Mi sento al sicuro, come se avessi appena realizzato che questo è esattamente il mio posto nel mondo.
Sento le palpebre farsi man mano più pesanti, finché non crollo in un sonno profondo, talmente sereno da essere persino senza sogni.
Dei rumori provenienti dal bagno mi riportano alla realtà. Mi sveglio strofinandomi gli occhi e mi tiro su leggermente: mi accorgo di essere rimasta sola nel letto e mi rendo conto di essermi appisolata per quasi due ore.
"Peep?". Esco dalla camera matrimoniale e faccio capolino in bagno, dove vedo Gus che dà le spalle alla porta, mentre sta trafficando con qualcosa sul ripiano. Non appena si accorge della mia presenza, si volta di scatto e mi sorride.
"Ti ho svegliata?", domanda, avvicinandosi a me e stampandomi un bacio sulla tempia.
"No, tranquillo", rispondo, sbirciando oltre le sue spalle: "Che stai facendo?".Gus si sposta di lato, mettendosi rasente alla parete per darmi la possibilità di vedere con i miei stessi occhi cosa sta combinando. Il ripiano del bagno è stracolmo di ogni tipo di droga, accatastata l'una sull'altra: ci sono pasticche di diverse forme e colori, polvere bianca raccolta in un paio di buste, quello che ad occhio e croce sembrerebbe almeno un chilo d'erba, un numero non identificato di cartoni e funghetti, e anche qualche boccetta di sciroppo.
Lo guardo sgranando gli occhi: "Perchè il mio cesso è diventato il set di Breaking Bad?".
Lui scoppia a ridere: "Butto tutto".
"Cosa?", domando incredula, certa di aver sentito male.
"Te l'ho detto prima in macchina: voglio chiudere con questa merda". Solleva le spalle e prende tra le mani una piccola bustina contenente quello che, ad un primo sguardo, sembrerebbe LSD."Oh".
Resto imbambolata a fissare tutta la roba sul ripiano, con la bocca leggermente aperta per lo stupore. Cazzo, davvero tenevamo tutte queste porcherie in casa? Il suo uso di droga è decisamente diminuito rispetto ad anni fa, ora è molto più semplice trovarlo sobrio rispetto ad una volta: quindi proprio non mi capacito che avesse ancora tanta merda nascosta tra un cassetto e l'altro.
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The last thing I wanna do - parte 2 // LIL PEEP
Teen FictionSono ormai passati anni dalla decisione di Gus di andarsene senza lasciare traccia di sé in modo da non poter essere rintracciato: nessuno sa più nulla di lui. La vita di Bianca va avanti finché, ad una festa, l'incontro con una vecchia conoscenza n...