La prima cosa che dissi fu: "mia mamma mi ha sempre definito una bambina che mangia troppo" e dopo che habin tradusse si misero a ridere tutti, ma continuai "ero ancora piccola, quando capi che la mia vita non sarebbe stata normale, all'età di 2 anni mia sorella mi fa sbattere il mento mentre giocavamo, e per la prima volta mi diressi all'ospedale col sangue che mi usciva dal mento, per mia fortuna non è stato nulla di grave, mi sono solo beccata due punti" dissi dando lo spazio a habin di tradurre e infine indicai il mio mento e ripresi il mio racconto."Io e mia sorella siamo completamente diverse, lei aveva uno stile di vita molto più vivace del mio, infatti io potevo considerarmi la coca di mamma e papà, perché non andavo in nessun posto senza i miei genitori" dissi sorridendo leggermente mentre i ricordi si fanno più nitidi e mi pare di ritornare indietro con la mente e ritrovarmi quella immagine davanti a me.
"Non sapevo ancora cosa mi aspettava nel mio futuro, ma stavo bene finché avevo i miei genitori accanto, mia madre casalinga e mio padre poliziotto, sapevo che ero al sicuro con lui ovunque andavo, quindi non mi preoccupavo tanto, anche se era un genitore molto severo, ci voleva bene e non perdeva occasione per dimostrarcelo" dissi con qualche lacrima che scendeva nel mio viso, ma che asciugai veloce era arrivato la parte difficile.
"Tutto ciò cambio un giorno che arrivo una chiamata a casa dove un collega di mio padre diceva a mia madre che lui non stava tanto bene e che lo avrebbero portato all'ospedale, e da lì avevo già capito che niente sarebbe stato lo stesso. Nel frattempo iniziai le medie, pensavo che avrei fatto nuove amicizie, ma erano poche le persone NUOVE, perché più della metà li conoscevo dalle elementari, e nonostante non avevo nessuno rapporto stretto con loro, mi ci trovavo bene, quindi il primo anno passo in fretta che quasi manco me ne accorsi" dissi habin continuo a tradurre ciò che io dicevo.
"Come avevo detto prima mio padre era stato portato all'ospedale e li si è scoperto che aveva un tumore nel fegato quindi doveva curarsi, mentre mio padre era all'ospedale per curarsi io iniziai la seconda media, e miei compagni sapendo di mio padre incominciarono a prendermi di mira, per mia fortuna non si sono permessi di alzarmi un dito sapendo che mio padre era un poliziotto, quindi si limitavano a lasciarmi in disparte quando si giocava a pallavolo, perché come loro dicevo non ero brava per fare quello sport, a nascondermi il diario dove segnavo i compiti per casa, a nascondermi l'astuccio delle penne a tagliarmi i capelli a spingermi ogni volta che si usciva per fila, fra mio padre che stava male e che poi fu operato per rimuovere il tumore e i miei compagni che si comportavano così, non sarebbe cosa fosse peggio delle due situazioni, ma non fu nulla a ciò che successe dopo"
"Dopo il primo intervento sembrava essere tornato normale e mio padre si è andato a lamentare con la preside per il comportamento dei miei compagni, ma senza sapere che subito ritorno all'ospedale per un secondo tumore allo stomaco, sapevo già dall'inizio che non sarebbe stato un punto di non ritorno ricordo ancora ciò che mi disse mia madre "mettiti nel divano a guardare la TV insieme a papà e stagli vicino prima che poi te ne penti di averlo fatto quando potevi farlo" ma cosa ne potevo capire io a 12 anni, però so che questo è ciò che mi tortura fino ad oggi"
"Capi di aver perso quella occasione per sempre il 25 giugno 2013, precisamente alle 5 di mattina, quasi all'alba di quel giorno mio padre fa il suo ultimo respiro e mi lascia sola in questo mondo crudele, la prima cosa che feci fu guardare il sole allontanarsi dal mare che si vedeva dal balcone di casa mia, avevo interpretato che il sole era mio padre e io il mare lui si stava alzando per lasciarmi una volta per tutte, per questo mi piace molto vedere il tramonto, perché anche se solo per la mia interpretazione fatta anni fa, mi sembra come se mio padre ritornasse da me per proteggermi durante la notte per poi lasciarmi sola il giorno dopo ad affrontare le mie giornate"
"La cosa stupida fu che tutti quei compagni che mi avevano insultato e messo da parte si presentarono al funerale di mio padre, e nonostante tutto non si fermarono lì, una volta iniziata la terza media iniziarono di nuovo a infastidirmi, quelli decisamente sono stati gli anni più crudeli per me tanto che avevo deciso di crearmi un guscio ed impararmi a difendermi, dentro di me era caduta in una depressione totale, fuori ero una dura che non si faceva mettere i piedi in tesa da nessuno"
"La cosa a salvarmi a quei tempi fu la musica, specificamente gli One Direction, mi hanno salvato dalla depressione, mi hanno curato e imparato a cantare, ricordando quanto mi sgolavo per arrivare alle note alte ho per saper gestire i miei alti e bassi, nonostante non avevo mai preso lezioni di canto, avevo imparato col tempo come tenere la vocale a più lungo possibile"
"devo dire la verità all'inizio quando ho sentito parlare di voi non mi piacevate, non vi conoscevo, non avevo mai sentito una vostra canzone, ma solo perché vincevate dei premi apposto delle persone che mi avevano salvato la vita, mi dava fastidio, ma per mia fortuna non ero una persona che portava del rancore senza neanche conoscere la persona, ma continuai ad andare avanti, ricaddi nella mia depressione nel 2015, quando uno di loro decise di lasciare il gruppo, senza contare che era il mio preferito"
"Da un anno ho imparato a conoscervi ad ascoltare la vostra musica e le vostre storie, devo dire che in quel momento mi sono sentita male, solo nel pensare che io ero una di quelle persone che vi odiava, se così si poteva dire, perché in fondo non vi conoscevo quindi non avevo nessun motivo per odiarvi, ma ero dispiaciuta solamente per tutto"
"Nel frattempo la mia vita cambio molto dopo la morte di mio padre ed era diventata un vero inferno, ma nonostante tutto sono riuscita a prendermi il diploma per ragioneria, frequentato un corso di fotografia e preso lezioni di piano, da poco mi sono trasferita qui per lavoro principalmente, ma anche per vedere voi e chiedere scusa di persona, siete l'unica cosa che mi rende felice insieme a voi ho conosciuto gli ateez e ho imparato a conoscere anche loro, dire che ho quasi tutte le loro canzoni scaricate e il telefono pieno di loro foto sono e poco, sono orgogliosa di definirmi una atiny, mi dispiace solo non essere mai un army, questa è la mia storia" dissi con il viso pieno di tutte le lacrime versate e con un debole sorriso mi alzo e habin mi segui.
-"Mi dispiace per la morte di tuo padre" mi disse habin si vedeva bene quanto ancora ero fissata di non aver dato abbastanza affetto a mio padre quanto lui l'abbia dato a me
-"Non ti preoccupare, passerà" dissi con finto sorriso
-"Possiamo fare qualcosa per te" mi disse namjoon
-"Bhe si ci sono diverse cose che potreste fare per me" dissi io sorridendo veramente stavolta, così dopo aver fatto un paio di foto e girato un video su dove loro ballano le canzoni degli ateez, e registrato un video messaggio per loro, li salutai era ora che io ritornavo a casa, ma prima che potevo andare via, jimin mi lascia sul mio telefono il suo numero di telefono, dicendomi di chiamarlo ogni volta che starò male e annuì.Anche perché c'è una cosa che non avevo saltato nel racconto non facendo preoccupare ancora di più habin, visto che era già abbastanza preoccupato per me quando ho avuto la crisi di pianto dall'ansia, ma che nella lettera avevo scritto, ogni anno precisamente il 25 giugno, l'ansia prendeva il sopravvento su di me come è successo in questi giorni, e mi faceva stare male, tre giorni a piangere, vomitare e senza mangiare, cosa che non era successo in quei giorni visto che sono stata male solo un giorno e mi sono subito ripresa, ma di solito in quei giorni per riprendermi non è abbastanza facile, così con ancora la testa piena di ricordi arriviamo a casa e ci diamo la buona notte e ogniuno si addormenta nella propria stanza.
Piccola nota💫
Alcune parti di questo racconto che fa elisa sono fatti che sono accaduti personalmente in prima persona.
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ꜱᴇɪ ɪʟ ᴍɪᴏ ꜱᴏʟᴇ, ᴅᴏᴘᴏ ᴜɴᴀ ʟᴜɴɢᴀ ɢɪᴏʀɴᴀᴛᴀ ᴅɪ ᴘɪᴏɢɢɪᴀ❣️ | ᴀᴛᴇᴇᴢ
Fanfiction𝕯𝖔𝖛𝖊 𝖚𝖓𝖆 𝖗𝖆𝖌𝖆𝖟𝖟𝖆 𝖉𝖎 𝖓𝖔𝖒𝖊 𝖊𝖑𝖎𝖘𝖆 𝖉𝖔𝖕𝖔 𝖆𝖛𝖊𝖗 𝖘𝖙𝖚𝖉𝖎𝖆𝖙𝖔 𝖊 𝖆𝖛𝖊𝖗 𝖋𝖗𝖊𝖖𝖚𝖊𝖓𝖙𝖆𝖙𝖔 𝖉𝖎𝖛𝖊𝖗𝖘𝖎 𝖈𝖔𝖗𝖘𝖎, 𝖙𝖗𝖔𝖛𝖆 𝖚𝖓 𝖑𝖆𝖛𝖔𝖗𝖔 𝖈𝖍𝖊 𝖌𝖑𝖎 𝖕𝖊𝖗𝖒𝖊𝖙𝖙𝖊𝖗à 𝖉𝖎 𝖗𝖊𝖆𝖑𝖎𝖟𝖟𝖆𝖗𝖊 𝖎𝖑 𝖘...