Capitolo 19

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A svegliarmi stavolta fu jimin che si butto su di me, una volta sveglia lo mandai fuori e mi  feci una doccia, indossati dei pantaloni neri, una maglietta dello stesso colore con alcuni disegni bianchi di sopra e le scarpe bianche, raggiunsi i due che facevano colazione.
-"buongiorno" dissi mentre mi sedevo e jimin mi fece un cenno in risposta
-"buongiorno, ti ricordi che ieri ti ho parlato di mio fratello?" mi rispose e io annui leggermente "a quanto pare verrà domani visto che ha perso l'aereo" aggiunse ridendo
-"ma tuo fratello come è?" domandai volendo sapere come era fatto visto, che non sapevo manco che aveva un fratello
-"posso dire che è l'opposto di me, lui è un libro chiuso, non si apre mai se non con le persone che lui considera uguali hai suoi amici" mi rispose facendo diverse smorfie e io semplicemente annuì
-"jimin finché puoi restare?" chiesi riferendomi a lui non volendo che perdesse altre ore di lavoro per me, visto che ormai stava bene e se voleva poteva tornare a lavorare
-"posso restare tutto il tempo che voglio visto che ieri parlando con i ragazzi, anche loro sarebbero tornati qui in Corea una volta finito e poi voglio anche io conoscere suo fratello" mi disse habin traducendo ciò disse jimin e facendomi capire che  stava parlando di suo fratello
-"ma come si chiama tuo fratello?" chiesi ad habin curiosa
-"si chiama hyung bin, ma si fa chiamare dai suoi amici bin" mi rispose e io semplicemente annui di nuovo.

Dopo aver finito di mangiare ci dirigiamo nel ufficio del mio capo per fagli vedere le foto scattate da me prima, durante e dopo i due concerti e come al solito seon orgoglio di me, non fece altro che riempirmi di complimenti e continuare il mio lavoro così mi feci dire dove abitavano i ragazzi e ora mi trova nella macchina di habin che mi conduceva per le strade, una volta arrivati bussai e ci apri Mingi che appena ha visto habin lo accolse con una battutina, e lo capi solo dopo aver visto che habin spostare in modo sgarbato Mingi ed entrare senza permesso e jimin che rideva seguendo habin dentro casa quei due mi stavano nascondendo qualcosa che presto avrei scoperto così scrollai le spalle ed entrai anche io, chiesi a Mingi dove potevo trovare hongjoong e lui avendo capito solo il nome visto che habin non tradusse manco dopo che lo avevo spinto leggermente, e lui mi indicò una porta dove potevo trovarlo.


Pov Jimin
Mentre elisa stava parlando con hongjoong dei prossimi concerti che si sarebbero tenuti, o almeno così aveva capito, una volta che habin gli racconto tutto, io e habin erano seduti nel divano lui leggermente infastidito da Mingi e io leggermente divertito sapendo che habin mi aveva raccontato dei suoi sentimenti verso Mingi.

Mi aveva raccontato di come la prima volta che lo vide provo una sensazione mai provata in vita sua, ma considerato che poi Mingi aveva giudicato habin senza manco conoscerlo, lui intreppeto quella senzazione in modo sbagliato, si campiva dai I suoi occhi che lo cercavano sempre al essere rosso in faccia per ciò che era successo in aereo che habin provava qualcosa per Mingi e se per me era facile interpretare i comportamenti di habin non era lo stesso per Mingi visto che non lo conosceva.

Passarono molto minuti in cui nessuno dei due la volesse smettere ma smisero di parlare una volta che elisa fu scesa e esausta che ancora una volta li aveva visti litigare decise di ritornare a casa prima che sarebbe scoppiata la guerra fra i due.

Una volta tornati a casa, elisa se ne andò subito a letto dandoci la buonanotte e habin esausto anche lui visto che Mingi aveva risucchiato tutta la sua energia se ne andò anche lui a letto, mentre io rimasi ancora sveglio preparandomi del caffè per poi beverlo davanti la finestra del soggiorno che dava la vista delle luci della città e il cielo stellato, pensavo come sarebbe stato il fratello di habin, a quanto aveva capito stamattina aveva capito che non sarebbe stata una persona facile da sopportare speravo solo che non faceva del male ad elisa aveva già ricevuto abbastanza dolore non avrebbe permesso più a nessuno di trattarla male, si meritava di essere felice e non essere triste, ancora con questi pensieri in testa mi addormentai anche io nel divano del soggiorno.

ꜱᴇɪ ɪʟ ᴍɪᴏ ꜱᴏʟᴇ, ᴅᴏᴘᴏ ᴜɴᴀ ʟᴜɴɢᴀ ɢɪᴏʀɴᴀᴛᴀ ᴅɪ ᴘɪᴏɢɢɪᴀ❣️ | ᴀᴛᴇᴇᴢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora