ꜱᴇɪ ɪʟ ᴍɪᴏ ꜱᴏʟᴇ, ᴅᴏᴘᴏ ᴜɴᴀ ʟᴜɴɢᴀ ɢɪᴏʀɴᴀᴛᴀ ᴅɪ ᴘɪᴏɢɢɪᴀ❣️ | ᴀᴛᴇᴇᴢ

Capitolo 22

Mi alzai dal letto e solo aver spento la sveglia mi andai a fare la doccia, da quella sera in cui siamo stati insieme era già passata una settimana, jimin era ritornato a lavorare col suo gruppo e bin era ritornato indietro dai suoi amici visto che qui non fece altro che parlare con habin senza rivolgermi completamente parola, e non sapevo manco di ciò che parlavano visto che lo facevano in coreano, ma nonostante in questa settimana habin fu impegnato con bin, io ero a passare il mio tempo con hongjoong ogni giorno ci trovavo insieme a camminare per le strade di Seoul per creare un bellissimo rapporto di amicizia, a due giorni che mi trovavo di nuovo in Italia per un loro concerto e solo oggi avrei fatto un salto veloce  per salutare la mia famiglia per poi ripartire per new York.

Una volta che fini di mangiare insieme ad habin ci dirigiamo a casa mia, una volta arrivati lui mi aspetto fuori e io salutai mia madre che solo dopo avermi riempito di domande su domande e solo dopo aver aver risposto a tutte le sue domande mi lascio ritornare da habin.

Se con hongjoong avevo stretto amici, con habin invece ci eravamo raffreddati nel nostro rapporto, io perché quando c'era suo fratello e jimin era dovuto andare via manco mi ignorava insieme a suo fratello e lui perché ormai non faceva che uscire sempre con Mingi e quindi mi lascia sempre insieme a hongjoong, non so che rapporto aveva con Mingi ma ero un po triste che il nostro rapporto si stava perdendo piano piano, decisi di non dirgli niente se avrebbe sentito la necessità di parlarmene sapeva che con me lo poteva fare, ma a quanto pare non era ancora pronto perché vedeva il mio comportamento distaccato e non si decideva a fare chiarezza.

Ritornammo giusto in tempo per prendere le valigie per poi dirigerci nella aereo e per la prima volta ero accanto ad habin, stavolta mi misi accanto a hongjoong e yunho, quei due erano diventati quasi inseparabili, non fa cavano altro che scherzare fra di loro e proprio uno spasso con loro, mentre habin si mise come suo solito accanto a Mingi, ogni qual volta io gli dicevo che andavo da hongjoong lui mi seguiva solo per poi uscire insieme a Mingi e prima mi dispiace che loro litigavano ora quasi quasi rimpiango quei giorni, volevo bene a habin come un fratello che non mai avuto e non riuscivo a sopportare l'idea di perderlo solo perché lui si stava avvicinando a qualcun altro.

Hongjoong ogni tanto che mi vedeva stare male per questo motivo come stavo facendo guardando con occhi tristi un habin che scherza e gioca con Mingi, sapendo che con me quelle cose non li faceva da quando suo fratello aveva messo piede in casa di habin, mi strinse in un abbraccio dicendomi di non pensarci troppo e che tutto sarebbe tornato come prima, non avevo detto nulla a jimin, perché impegnato con le prove non lo voluto disturbare con i miei stupidi problemi e solo dopo che fummo atterrati con l'aero e posato le valigie usci a fare una piccola passeggiata era sera quindi decisi di non allontanarmi tanto prima che mi perdevo, ma non potevo sapere cosa mi sarebbe successo, quindi con le cuffie nelle orecchie iniziai a vagare fra le strade e senza accorgermene mi allontanata abbastanza da accorgermene solo quando il telefono mi segno che era scarico, alzai il volto non sapendo dove mi trovavo.

Cercai di camminare indietro nella speranza di potermi trovare di fronte all'hotel in pochi minuti ma non feci in tempo che sbattei contro il petto di un ragazzo, aveva gli occhi rossi come se avesse fumato chissà cosa, capelli morì, alto e tutto vestito di nero, ed entrai in panico prendendo il telefono che si spense senza darmi manco il tempo per chiamare qualcuno, nel frattempo quel ragazzo era ancora fermo lì, magari si aspettava delle scuse da parte mia ma io non sapevo nulla di inglese ero sempre stata una frana con le lingue straniere, girai gli occhi in cerca di aiuto ma mi accorsi che non c'erano molte persone così il ragazzo senza darmi il tempo di ragionare mi prese in braccio e mi trascino verso una metà a me sconosciuta rimasi ferma immobile per lo shock e solo dopo aver realizzato mi misi a gridare ma ormai il ragazzo mi spinse dentro una macchina e mi solo dopo aver messo in moto mi disse qualcosa in inglese che non capi, ma una cosa la capi non sarei di certo tornata viva da loro e di sicuro era tutta colpa di habin che mi aveva fatto del male così mi misi a piangere sfogando la mia rabbia, mentre il ragazzo mi portava via da tutti.