Capitolo 6

50 11 0
                                    


Oggi era il giorno in cui avrei incontrato i bts, avevo passato il tempo nel mio letto in questi giorni, cercandomi di distrarmi lavorando, anche se già le foto le avevo modificate, sentivo il bisogno di ricontrollare prima di mandare le foto al mio capo.

INIZI FLASHBACK

Ieri Habin non faceva altro di entrare nella mia stanza e lasciare il mangiare, aveva capito che aveva bisogno del mio spazio, infatti stranamente oggi lo passai seduta nel divano accanto a lui.

Avevamo appena finito di mangiare e ci eravamo messi nel divano, lui a guardarsi la TV a basso volume per non darmi fastidio, e io accanto a lui col PC che controllavo le foto, è lì inviai al mio capo.

Passammo tutto il tempo così, poi lui si alzo per preparare il mangiare, e io ricevetti un messaggio dal mio capo dove mi disse che avevo fatto un buon lavoro, visto che avevo finito prima del tempo previsto, decise di darmi il resto dei giorni liberi, meglio per me così poi avrei avuto anche il tempo per andare ad incontrare gli ateez, visto che mi piacevano più dei bts, e ci tenevo tantissimo.

Dopo che finimmo di mangiare, ci andammo a preparare, mi misi un pantalone neri, una felpa nera e scarpe bianche, presi una busta dalla mia scrivania era una lettera per i bts, l'avevo scritta in questi giorni con habin, anche se all'inizio ero un po dubbiosa sul fare sapere il mio passato ad delle persone conosciute da poco, subito dopo aver finito però non me ne penti perché l'unica cosa che mi disse un "Ci sarò sempre per te", me l'aveva detto in un modo sincero, io decisi di fidarmi di lui e mi coccolo fra le sue braccia finché poi non mi addormentai.

FINE FLASHBACK

Ma ritorniamo ad oggi che ancora con le mani e i piedi che mi tremavano, mi trovavo nella macchina che mi avrebbe portato in quel posto dove si sarebbero esibiti e poi firmato l'album, sapevo già che non era facile, ma avevo habin che l'unica cosa che fece fu darmi il coraggio di camminare tenendomi per mano, passai per metà concerto ad ascoltare la loro musica con gli occhi chiusi un po distante da tutti e con al mio fianco solo habin, ma mi accorsi che ogni volta che si giravano verso di me, visto che habin mi chiamava leggermente, mi guardavano in modo strano, mi girai a guardare habin chiedendogli se dicevano qualcosa, ma lui scuoteva il capo in modo negativo, con la testa piena di domande fini il concerto era il momento più critico andare a fare la fila per avere firmato l'album.

Aspettai un bel po volevo essere l'ultima persona, habin mi aspetto nel posto dove avevamo deciso di stare, appena e il mio turno saliamo insieme in modo che qualunque cosa dice avevo lui che mi traduceva e sapendo già che uno dei problemi era risolto l'ansia stava diminuendo, per mia fortuna parlai solo con namjoon.
-"Puoi per favore leggere questa lettera una volta finito qui davanti agli altri" dissi io e lui guardo strano ma subito dopo habin tradusse quello che avevo detto io, mentre che habin traduceva quello che avevo detto io il resto del gruppo si giro per ascoltare cosa abbastanza strana e una volta che fummo fuori parlai con habin.
-"Che gli hai detto?" dissi seria fermandomi in mezzo al corridoio, mentre tutte le altre fan stavano ritornando a casa propria
-"Quello che hai detto tu" mi rispose senza guardarmi
-"Habin, non sono stupida, potrò pure non capire il corano ma hai detto anche altro" dissi io sospirando e mi sedendomi contro un muro
-"Ok calmati, non ho detto davvero niente, ho solo aggiunto di non giudicare subito la tua persona" mi rispose sedendosi accanto a me visto che stavo entrando di nuovo in crisi dopo le sue parole, mi fece appoggiare la testa nella sua spalla.

Dopo un po qualcuno si avvicino a noi e disse qualcosa in coreano e habin si alzo e rispose a quella persona e poi si giro verso me.
-"Vieni andiamo, ti vogliono parlare" mi disse tenendomi una mano per farmi alzare, mi alzai e non staccai nemmeno per una attimo la sua mano anzi la stringevo forte per paura.

Una volta che eravamo dentro la stanza rimasi sconvolta, vidi namjoon con la lettera in una mano e con l'altra si tirava i capelli, Jin che gli aveva appoggiato una mano sulla spalla di namjoon e l'altra si asciugava una lacrima, suga e taehyung che camminavano avanti e indietro e ci fermarono solo una che entrammo, jimin e jungkook in lacrime e J-hope che li tranquillizzava, invece la prima cosa che fece habin fu pararsi davanti a me in modo di protezione.

Appena tutti si accorsero che eravamo lì, il primo ad alzarsi e venire da me fu jimin, che mi abbraccio in un modo forte, quasi rimanevo senza fiato, e appena se ne accorse si inchinava e ripeteva sempre la stessa cosa, mi girai verso habin e lui rispose apposto mio e tutti rimasero senza parole.
-"Cosa gli hai detto?" dissi habin a bassa voce
-"Che non conosci il coreano e che io tradurrò tutto quello che anno da dire" mi rispose anche lui a bassa voce, jungkook si alzo e disse un'altra cosa e habin rispose a posto mio.
-"Why?" mi disse namjoon che capi senza il bisogno che habin me lo tradusse
-"Perché cosa?" risposi
-"Quello che hai scritto e vero?" mi disse habin traducendo quello che aveva detto namjoon e io annuì, era giusto il momento di fare i conti con il passato quindi presi posto sul divano e habin mi affianco e così fecero tutti gli altri, eravamo seduti tutti così, partendo da destra con taehyung, jimin, jungkook, habin, io, J-hope, suga, Jim e namjoon e iniziai a raccontare il mio passato.

ꜱᴇɪ ɪʟ ᴍɪᴏ ꜱᴏʟᴇ, ᴅᴏᴘᴏ ᴜɴᴀ ʟᴜɴɢᴀ ɢɪᴏʀɴᴀᴛᴀ ᴅɪ ᴘɪᴏɢɢɪᴀ❣️ | ᴀᴛᴇᴇᴢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora