Come un bimbo dentro la pancia

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Cara Cri...
Guarda che leggo i tuoi pensieri.
Puoi nasconderli al mondo
ma non ai miei occhi.
Davvero ancora dubiti?

Io sono reale.
Tante volte mi sono fatto notare.
Addirittura se vuoi
mi puoi vedere e toccare!

Come?

Purifica il tuo sguardo
e riconoscimi.
Non ti servono religioni,
ma occhi nuovi.

Io sono vita.
Mentre vivi, tu cresci dentro di me.
Se non mi vedi è perché ti contengo.

Pensa a un neonato
che pur nuotando dentro la madre
non conosce ancora il suo volto
ne tantomeno il suo nome.
Immaginarla sarà così faticoso.
Provare a descriverla
un'impresa impossibile.

Lui non la vede
eppure c'è dentro.

Lui è in lei
e lei è in lui.

In un certo senso quindi,
lui è lei
e lei è lui.

Lei è sia madre
che la sua stessa vita.

La differenza è che la più grande
vedrà pienamente;
mentre lui, così piccolo,
osserverà una parte di realtà condita però di minor verità.

Nonostante i pensieri possano essere divergenti,
la verità continuerà a rimanere solamente una.

La vita che contiene vita, che contiene vita, che contiene vita...
Vita all'infinito.

Certo la gravidanza è di nove mesi.
Mentre questa esistenza a chi va bene dura novant'anni.

Sembrano  tempistiche così differenti..
Eppure entrambi i casi costituiscono forse due gocce, rispetto l'oceano dell'eternità.

Ma allora se uscire dalla pancia non significa "fine",
probabilmente neppure uscire da questo mondo significherà "morte".

Io racconto me stesso  nella natura..
Apri i tuoi occhi
e ti riempirò di speranza.

Osserva le farfalle.
Prima di volare
devono morire nel loro vecchio essere.

Un seme per germogliare
e rinascere in un fiorire
ha bisogno di spezzarsi sottoterra.

Nel tramonto ogni giorno sembra morire.
Poi però al mattino risorge sempre una nuova alba.

Dopo l'inverno hai mai visto finire le stagioni?
D'un tratto tornano i profumi, i colori
e con essi la primavera.

Ogni pianta che sembra morire
si appoggia alla terra,
la concima,
per poi rinascere
più bella di prima.

Quello che il mondo chiama "fine"
io lo definisco "inizio del per sempre".

E se al posto della data di morte
sulla tua lapide potessero scrivere
"Compleanno nel Regno dei cieli"?
Ci pensi?

Voi siete in me
ed io è in voi.

Ecco il perché di quei versi:
Entrando nel regno parlò così ad alcuni nuovi arrivati:
"Grazie per quando mi hai dato da bere ed ero assetato e da mangiare quando ero affamato"
"Ma quando mai ti abbiamo incontrato sulla terra Dio?"
"Io ero in ogni bambino indifeso, in ogni donna sola, in ogni uomo ferito, negli orfani, nelle vedove, nei malati, in ogni essere umano dimenticato e disprezzato.
Io ero e sono in ogni uomo sulla terra.
Per questo piango quando vedo persone che si inchinano davanti a statue d'oro nel mio nome, e poi si dimenticano di sedersi ai crocicchi delle strade accanto a me.

Per adorarmi,
mi lasciano solo.

Io volevo amore, misericordia,
non sacrifici.
Io non sono in un luogo.

"Io sono".

Apri i tuoi occhi.
Riconoscimi,
e viviamo insieme il mio Regno,
già qua in terra.

Io sono già qua,
il mio amore è già qua.
Io rimarrò con te per sempre.

#lfdc🎀 17/2/21 19:25

Da cenere a polvere di diamante (part.2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora