Mi manco.
Ho voglia di essere me.Te lo sei mai detto?
Ti sei mai mancato tu?
Ti vuoi così bene da mancarti quando non trascorri il tempo insieme alla verità che risiede in te?Non intendo alla realtà di quello che sembri a te stesso quando ti guardi,
o quando gli altri ti descrivono
o quando le persone ti chiamano per nome.Mi sto riferendo alla verità di ciò che sei.
Per una vita non mi sono
mai conosciuta.
Ho convissuto con un estranea
ascoltando e sodisfando bisogni di altri
a discapito di ciò che avrei dovuto custodire da sempre
come un inestimabile tesoro.Però da qualche anno qualcosa è cambiato.
Ho preso il coraggio di stringermi la mano.
E mentre faticavo
pian piano è sempre emersa una briciolina in più di quella che sono, ma questa volta,
a discapito di ciò che,
a parer di tanti, "avrei dovuto continuare ad essere".Ed è così che mentre mi scopro,
più mi osservo e più mi innamoro.E paradossalmente,
più mi innamoro della verità che ho dentro, guardando me anziché gli altri,
più l'amore che ricevo è così tanto da strabordare, e non potendolo contenere
non mi rimane altra scelta che lasciarlo scivolare fuori.
Ed ecco che si riversa da solo, senza più esser condizionato dai miei sforzi a crearlo,
in chi mi circonda.Quando non ho forze
per sollevare i mattoni
che trovo per strada,
non mi dimeno più nel tentativo,
ma chiudo gli occhi
e aspetto il cielo.Poi lui arriva e fa il suo dovere
con piacere.
Io li riapro e al posto del peso
trovo un piuma
che ogni volta mi solletica l'anima
e mi strappa un sorriso.Nell'ultimo periodo mi sono mancata tanto.
Ho capito di essermi mancata sempre troppo da tutta la vita.
Ho sentito nostalgia di me, dei momenti con me non trascorso in passato.
Del tempo sprecato.
Delle mie lacrime spese
in tristezze anziché in gioie.Così mi sono fatta una promessa.
Non soffocherò mai più la verità
che scalpita in me,
ma la lascerò respirare.
Non ci saranno più pause tra di noi.Anche quando la reputerò pazza,
metterò il guinzaglio al mio pregiudizio,
andrò dietro di lei
e mi impegnerò a rivalutare
il mio concetto di normalità.Se ci penso,
la verità che ha camminato sulla terra
è stata scandalosa per gli occhi di molti.La sua franchezza offendeva gli ipocriti.
La sua innocenza infastidiva gli intelligenti.
La sua semplicità mandava in escandescenza i saggi.
Nessuno studioso conosceva la sua lingua, il mondo era in difficoltà a comprenderlo.
Eppure i bambini parlavano con lui.
Ha vinto la battaglia delle anime
perdendo col suo corpo.
La verità ha vinto perdendo.
Non ha mai avuto bisogno di dimostrar e niente
perché gli era sufficiente essere.Ha moltiplicato dividendo.
Ha amato il giudicato.
Ha cancellato il verbo prestare
e ha aggiunto la non condizione
al verbo donare.Il mondo non si è accorto
che uccidendolo la Vita,
ha salvato la propria apparenza
sacrificandone l'essenza.Perciò oggi
in questo mare di pensieri,
emerge una preghiera
dagli abissi che vivo
per non affogare:Cielo,
Apri i miei occhi
e piega il mio cuore.Fa ch'io ti segua
e fallo in eterno,brucia ogni ego
col fuoco del tuo amore
dentro ogni mio inverno.Fa che io sia in te
e tu sia in me.
Fa che la mia vita
mostri il cielo sulla terra.Che le mie pagine
raccontino la tua favola
sussurrando a chi non lo sa
che un giorno
si trasformerà in realtà.Strappa i mie veli
e guarisci il mio sguardo,
fa ch'io ti veda mentre ti guardo.Aiutami a dire
a chi per te fa la guerra,
che il tuo regno se vogliamo
è già qua sulla terra.Guidami ancora una volta Gesù.
Fai questo
ancora per sempre.21/4/23 14:42
25/4/23 13:33