"Niente è impossibile
Con l'amore che c'è in te".
Mi dicesti nel 2017.
Ora so che eri serio, che quella frase era vera.
Certo, questo giorno non rappresenta la mia vita. Io non sono questa. O meglio, non sono solo questa.
Inoltre prima non ero peggio e adesso non sono meglio.
Io sono chi sono e la verità di me stessa è piena di sfaccettature, è sempre in mutamento, non si può cristallizzare.
Questo è solo un puntino tra le miriadi che hanno composto, compongono e comporranno la mia esistenza.
Non so cosa farò "domani". Come fino a qualche anno fa non potevo immaginare che il 22 ottobre 2021 avrei scattato queste foto. Chissà perché Dio me l'ha fatto fare. Lo scoprirò a suo tempo come ogni cosa.
L'unica cosa di cui adesso ho la certezza, è che l'opinione (bella o brutta) che gli altri possono avere di me in realtà non ha assolutamente niente a che vedere con me.
Ogni mia scelta può piacere a qualcuno mentre ad altri per nulla. Lati del mio carattere (tipo vivere tra le nuvole) possono risultare adorabili per alcuni mentre molti saranno irritati dagli stessi.
Il mio modo di vestire piace ad alcune persone tanto da fermarmi per complimentarsi delle mie scelte, invece altri lo criticano e mi deridono.
Sono magra di costituzione, fate conto che in prima elementare pesavo 16. Ecco per alcuni avrei dovuto fare la modella, mentre per altri come donna, certo sarebbe meglio mettessi su un po' più di forme.
Molti leggono quello che scrivo e mi ringrazino nei commenti per quello che suscita in loro il mio testo. Invece chissà quanti si annoiano solo a veder spuntare la mia pappardella logorroica nella loro home.
Quando ho scelto di smettere danza mi sono sentita come liberata da una prigione, però facendolo ho deluso tanti miei parenti, amici e conoscenti.
Forse quel giorno è stato l'inizio della mia rieducazione.
Mi spiego meglio. Ho rieducato me stessa a rispettarmi prima di rispettare.
Ad amarmi prima di amare. A smetterla di simulare felicità per non rattristare chi mi guarda, iniziando a desiderare di essere davvero felice nella mia vita."Per ricordare chi sei, hai bisogno di dimenticare cosa ti hanno detto di essere"
Lessi qualche tempo fa. Mamma mia quanto è vero.
Sapete quanta fatica ho fatto per recuperare il rispetto che non mi ero dedicata da una vita? Tantissima.
E senza l'intervento di Dio temo non ci sarei mai riuscita.
Studiando psicologia ho scoperto che per ogni parola brutta ricevuta ne servono 30 belle per recuperare il danno. Ci credete?
C'è chi mi conosce solo di vista e sa poco e niente di me, forse solo per sentito dire.
Poi c'è chi mi conosce intimamente e conosce molte parti del mio cuore, quelle belle, quelle rotte, quelle rattoppate, quelle mancanti. Gesù le conosce tutte nei dettagli. È l'unico al mondo ad aver vissuto a 360 gradi la mia vita insieme a me. Lui è il solo che sa quanto alcune parole, assenze e freddezze mi abbiano distrutta. Ecco perché da sette anni non ha fatto altro che raccontarmi la favola che c'è in me. Per molti questa storia di favola sembra patetica. Eppure Lui solo poteva sapere come sarebbe calzata a pennello col mio cuore. Ecco perché lo spirito, quando mi tratta con la sua dolcezza, sento che torna a respirare. Io non mi vedevo ma lui mi ha vista. E molto semplicemente, con una voce protettiva e piena di grazia, ha iniziato a raccontarmi a me stessa."Guardati allo specchio
Quanta luce hai
Una stella tu sarai".Mi sussurrava.
"Lacrime che nascondi
Ma non ti arrendi mai
Brillerai nell'oscurità".Continuava.
«Ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza».
2 corinzi12:9Così lui mi rassicurava.
Allora ho capito che finalmente fra le sue braccia potevo riposare, iniziare ad essere spontaneamente quella che ero, senza l'ansia di dover "diventare" per piacere, per valere, per meritare amore.
Allora ho cominciato a innamorarmi del suo modo di amarmi. E il suo modo di amarmi era lui. Lui era l'amore. Lui era la verità che mi ha resa libera di smetterla di affannarmi a diventare.... perché gli bastava il mio essere vera.
Questo è un piccolissimo traguardo di una sfida che probabilmente stavo facendo con me stessa. Ho sempre temuto di fallire. Durante tutto il tragitto stentavo a credere che sarei arrivata alla fine. Non mi hanno mai bocciata, ma quelle parole brutte si erano talmente tanto radicate nelle mie ossa che mi rendevano cieca anche di fronte all'evidenza.
Oggi ha vinto Dio.
Ha vinto Gesù dentro di me.«Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.»
1Giovanni 5:4 Quando mi incoraggiavi ad iscrivermi, eri così sicuro che ce l'avrei fatta perché avevi già vinto questa battaglia al posto mio.
Ti voglio bene Gesù, ti sono grata con tutto il mio cuore, la mia anima, la mia mente. Ogni volta che studiavo e non avevo voglia, la voglia la trovavo pensando alla tua parola che dice di fare ogni cosa in questa vita, come se la stessimo facendo per te. Tu sei stato il mio coraggio e la mia motivazione.
I sorrisi di queste foto, il mio cuore che batte, gli abbracci di chi mi ama, li dedico a te. Sono tutti per te Padre.
Con immenso affetto,
la tua bambina per sempre.
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L'unico motivo per il quale non abbiamo amato Dio di più, o non l'abbiamo amato affatto, è perché ci è stato presentato male, e quindi non lo abbiamo capito.Andrew Wommack