Quasi 30 anni

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Quante esperienze vissute.
Quanta vita camminata.
Quanta poca strada spianata.

Quanta strada sterrata.

Quali assurdi vicoli imboccati.
Quante salite,
quante montagne infinite.

Quante infinitesimali piacevoli discese.
Quanti sentieri scoscesi.

Quanti precipizi improvvisi,
quanti salti nel vuoto
osati alla sprovvista,
perché la provvista non aveva pensato a un ponte per te.

Quanta poca provvidenza percepita in quei colpi di scena obbligati,
dentro i dirupi sbagliati.

Ultimamente mi ritrovo spesso a pensare che il prossimo anno mi spaventa un po'.
O meglio, il mio prossimo compleanno.
È che mi sembra troppo per me.

Trent'anni dove?
Ma quando è successo Cri?
Non era ieri che eri Genova a festeggiare il tuo diciottesimo in compagnia dei tuoi 13 fusilli per cena, insieme a una marea di amici cari come alcune fra le parti più indelebili del tuo cuore di oggi?

Eppure fra pochi mesi abbandonerai la decade dei venti. Quei venti meditati in silenzio
tante camminate fa,
fra le note notturne di sabati sera assordanti.

Quel due come inizio
ti terrorizzava tantissimo
nel costringerti ad abbandonare l'uno come prima cifra.

Ricordo che mi dicevo "l'uno davanti mi mantiene bambina. Col due non sarà mai più lo stesso".
Ero terrorizzata dal crescere.
Ho sempre avuto paura di invecchiare.
Ma non per l'inevitabile decadere della mia "giovane bellezza".

Il vuoto dentro nasceva nell'impossibilità di riuscire a immaginarmi in quei giorni,
proprio io poi, che normalmente sono brava a immaginarmi sempre tutto.

Col viso fra le mani
e l'umido negli occhi,
seduta su una panchina noncurante dell'opinione dei passanti,
mi struggevo nell'incapacità
di ipotizzarmi
più avanti nel tempo.

Così mi chiedevo...
Cri, ma se nel fiore dei tuoi anni non trovi un senso alla vita,
se nel momento in cui dovresti spaccare il mondo,
ti ritrovi invece
dal mondo spaccata;
a quale razza di piacevole futuro dovresti sentirti attirata?

Quante persone nella mia famiglia hanno scelto l'ultimo giorno della loro vita, ergendosi sopra il destino che lei aveva scritto per loro.
Rubandole il posto,
prendendo il suo sacro ruolo,
sono diventati morte immatura
a se stessi.

Sarà che non ti vedi invecchiare
perché quel destino nel tuo cuore ha iniziato a camminare?

In fin dei conti
tu e loro siete solo rami diversi, provenienti dalle medesime
amare radici.

Eppure, fuori da ogni programma
e possibile previsione,
esattamente l'anno dello spavento,
è arrivato un vento
a salvarmi la vita in tempo.

E così..
piano, piano..
ago dopo ago,
filo dopo filo,
mi ha ricucita intessendomi
in una parete del suo infinito cuore.

Lo ha fatto lentamente, delicatamente,
la maggior parte delle volte senza nemmeno fare rumore;
concedendomi di rimanere nascosti dagli occhi della gente,
poi confidandomi che anche lui,
di quel mio desiderio,
da sempre ne era amante.

C'è chi mi si è avvicinato
in nome suo,
facendo tanto,
ma così tanto fracasso.
Facendo, facendo, facendo
un sacco di cose.

Tutto quel "fare" assordante
che suona a vuoto
come un cembalo risonante,
mi ha depistata dalla paradisiaca leggerezza che ha da sempre
contraddistinto il mio amore azzurro, innatamente.

Eppure lui mi ha attesa in un angolo
rimanendo immobile e silenzioso,
senza pretese o insistenze,
adorabilmente paziente.

Anelando umilmente
quel benedetto istante,
in cui la mia anima finalmente
avrebbe smesso di sentirsi distante.

È così che il mio spirito si è destato.
È in questo modo che il mio cuore
è rinato.
Ecco come il mio destino
dal mio passato
non è stato segnato.

Nell'impresa è riuscito
da quando è stato liberato
rendendosi conto di essere da sempre eternamente amato.

Ora..
se sei arrivato fin qui a leggere,
se sei arrivata fin qui a leggere,
chiunque tu sia
voglio dirti una cosa:

Prima di accettare qualsiasi notizia
da parte "di un cielo".
Chiedi a chi te lo consegna la sua carta d'identità.
Controlla se la sua data di nascita è fuori dal tempo,
poi accertati che il luogo di nascita sia davvero il cielo.

Per residenza il vento,
domiciliato in un fiume
eternamente di passaggio.

Dopodiché,
se troverai tutte le corrispondenze, allora sì...
accetta il dono
e sarai al sicuro.

Ma ti prego stai attento.
Stai attenta.

Diffida delle imitazioni
anche se esse si travestiranno
da meraviglioso angelo di luce,
dietro la più bella delle tentazioni.



Tutti questi pensieri mi sono usciti per caso, mentre per sbaglio ho preso la curva un po' troppo larga, nel percorrere il discorso al quale sarei voluta arrivare.

Volevo semplicemente arrivare a dire che nonostante questi quasi trent'anni mi paiono troppi,
al contempo mi sembrano assolutamente pochissimi rispetto a ciò che sento di aver vissuto, dentro.

(Comunque non ho detto ciò che ho pensato all'inizio ancora prima di perdermi in questa storia dell'età.
Ma ci riproverò.
Perché è importante).

Lfdc🎀 13/12/23. 23:02

Da cenere a polvere di diamante (part.2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora