"Tutto ciò al quale non riesci a rinunciare, ti possiede".
Lessi questa frase anni fa, e farlo, mi segnò molto.
D'un tratto comparvero nella mia mente tutte le cose che ritenevo preziose...tangibili e intangibili.
A partire dai miei sogni, i miei desideri, le mie persone, fino ad arrivare a situazioni e meri oggetti.
Provai un senso di improvviso soffocamento, come se avessi aperto gli occhi rispetto l'invisibile realtà che mi stava circondando.
Ebbi come la sensazione di tante mani attaccate intorno al mio collo, che mi tiravano giù... sempre più giù.
Meditai... e iniziai pian piano a "vedere".
Pensai e realizzai che...
Se esiste qualcosa che desidero così tanto da comprometterne la mia possibile rinuncia, allora quella cosa realmente mi sta possedendo.
Se qualcosa mi possiede, allora ne sono schiava.
Ed essere schiava, significa aver compromesso in maniera assoluta il mio essere libera.
Realizzarmi prigioniera, tenuta sotto chiave da catene invisibili che fino a quel momento il mondo mi aveva insegnato a chiamare "libertà", mi fece rabbrividire. Fui spaventata da me stessa. Una parte di me, se non controllata, mi conduceva in luoghi dai quali la mia altra metà voleva scappare.
Poi successe che lessi altre frasi come:
"Chi non è disposto a prendere ogni giorno la propria croce, non è degno di me".
"Chi vorrà tenersi la propria vita la perderà, ma chi sarà disposto a perderla per amore mio e del mio nome la ritroverà".
"Così dunque ognuno di voi, che non rinuncia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo".
Luca14:33
Ma Cristina, tu davvero sei disposta?
Che tipo di fede risiede nell'invisibilità del tuo cuore?
Sii onesta.. chi vorrebbe portare una croce tutti i santi giorni?
Ma quale pazzo dovrebbe voler perdere la propria vita?
Nessuno al mondo.
Nessuno tranne uno.
Tranne quel genere di persona che ha avuto la grazia di sperimentare la bellezza della luce, dei colori, delle forme... ecco che non riuscirà mai più ad accettare di sopravvivere dentro una tenebra, saltuariamente illuminata dai lampi fugaci della notte.
La detenzione ti priva della luce, perciò essa è la dimora del buio.
Il punto è che per godere del sole la porta della prigione non solo deve essere aperta... io stessa dovrò liberarmi oltrepassando la soglia.
La mia immobilità di fronte alla porta spalancata, non mi farà libera.
"Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi"
Luca8:32-36
Chi mi ha creata, mi ha desiderata libera.
Ed è questo suo desiderio per me
ad avermi fatta innamorare.
Ecco il dettaglio con cui mi corteggia e mantiene la fiamma del nostro amore sempre accesa.
Quel desiderio è diventato per me una carezza che mi rassicura prima di dormire, ogni notte... e quel "tocco", ad oggi, è diventato il mio tutto.
Si... lo è.
E quando il buio bussa alla porta del mio cuore, proponendo di incatenarmi con la sua falsa idea di libertà, ecco che osservo i miei ardenti desideri trasformarsi in catene.
Allora mi ricordo ciò che desidero di più al mondo: essere libera in maniera assoluta, scardinata dai miei "voglio" pesanti come piombi, e radicata nella capacità di rinunciare, la quale... leggera come un palloncino, mi fa volare sempre più in alto, sempre più a lungo, ogni volta che la scelgo.
"La mia grazia ti basta".
Sento ripetere..
"Aiutami ad arrendermi..."
Sussurra la mia anima.
Ho bisogno di saper rinunciare a un pezzo di me stessa ogni giorno, nonostante farlo possa comportare l'accettazione di una possibile perdita ritenuta preziosa.
Non importa. Non voglio che mi importi.
Desidero non desiderare,
per riuscire a percepirmi veramente in grado di volare.
Su cara Cristina...
Quando troverai il coraggio di distaccarti da te stessa, quando sarai disposta a perdere ciò che hai sempre aspirato a vincere...
Allora e solo allora, godrai di una pace che nessun ladro esistente sulla terra potrà mai rubarti.
"Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore".
#lfdc🎀 12/12/20 22:51
