Capitolo 29

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-Jin ti aiuto!- esclamai io alzandomi dalle gambe del mio ragazzo, intento a parlare con gli altri. -Oh... non serve, ma grazie!- sorrise e io gli feci il cuore con le braccia. -Ehiii. Quello puoi farlo solo a me- disse qualcuno alle nostre spalle. Ci voltammo e vidimo Jungkook con le braccia incrociate. -Ma se tu fai il cuore a tutte le tue fan.... e poi posso farlo a chi voglio- lo sfidai. Lui si alzò e Jin rise. -Y/n, amore... - disse lui prendendomi per i fianchi. Io sorrisi e mi avvicinai a lui, posandogli un semplice bacio a stampo. -Questo puoi averlo solo da me, e posso farlo solo a te- sorrisi e lui si riavvicinò per approfondire la questione, ma io mi scansai provocando la risata di tutti, -Insomma... devo cucinare adesso- dissi cercando di risultare più seria possibile. Lui mi guardò con sguardo assassino, mentre gli altri scoppiarono in una risata. Si allontanò, chiudendosi in camera. Chiusi gli occhi e iniziai a cucinare.

Dopo circa un'ora avevamo completato l'opera. Carbonara italiana coi fiocchi. Dividemmo tutta la pasta per 12 quali eravamo. Portammo tutto nella tavola apparecchiata dal biondo, insieme alle ragazze. in questa ora cucinare mi sembrava la cosa più difficile da fare. Jungkook, dopo essere andato in camera sua, era tornato, con una sua felpa, e mi aveva pregato di metterla. Era davvero troppo tenero, cosi accettai, mettendomi la sua felpa addosso. Inoltre, approfittava ogni volta che veniva in cucina, cioè sempre, per abbracciarmi da dietro e baciarmi il collo. La mia concentrazione è sempre stata su altre cose, ma con lui dietro, mentre ti bea di queste attenzioni, non so quale umano riuscirebbe a prestare attenzione a ciò che si stava facendo prima... eppure, resistendo a tutte le sue provocazioni, sono riuscita a concentrarmi sul cibo.

-A tavolaaaa!- urlammo io e Jin, in modo da chiamare anche gli altri, seduti ancora sul gigantesco divano, intenti a guardare la televisione, e parlottare tra loro. Il primo ad arrivare... fu Jimin. -Y/n ti prego, aiutami.... l'ansia mi sta divorando, e se non mi perdonasse? e se mi rifiutasse? e se non mi v- lo interruppi. Stava parlando troppo. -Jimin, calmati.... fai un bel respiro, e butta fuori tutta l'ansia. Andrà benissimo, in fondo ti abbiamo aiutato io e Jungkook, cosa potrebbe andare storto?- chiesi retorica. Beh sapete come si dice, no? Perchè diamine ho detto quella frase?!

-Si...okay... andrà tutto per il verso giusto, tranquillo- si calmò e subito dopo si sedette accanto a me, e gli altri presero posto a tavola, stranamente Jungkook non si sedette accanto a me ma a Hobi. sorvolai questo inutile dettaglio e dopo aver augurato a tutti "buon appetito" mi accinsi a mangiare la mia amata pasta.

(...)

-Allora...obbligo o verità?- chiese Giusy a Yoongi. Quei due non hanno fatto altro che stuzzicarsi a vicenda, e quando dico 'stuzzicarsi' intendo il vero senso della parola. Lei si era seduta sulle sue gambe, dopo essere stata invitata da Yoongi stesso a farlo, e si vedeva lontano un miglio cosa stessero facendo, inconsapevolmente.

-Obbligo- rispose lui sorridendo da sfida. Lei sorrise di ricambio per poi alzarsi. -Ti obbligo a farmi provare piacere- disse andando a prenderlo per mano. Avevamo bevuto tutti, tutti tranne me. Troppo piccola, uffa. Yoongi ghignò alzandosi, e dopo aver bevuto l'ultimo sorso della sua bottiglia, la prese per mano, trascinandola in una delle camere lì presenti. -Faremo rumore... quindi tappatevi le orecchie- affermò prima di sparire tra una risatina e l'altre. Tutti risero. Spalancai gli occhi, volevo fermarli, non erano sobri... ma indovinate chi non poteva alzarsi? io! Jungkook si era sdraiato, appoggiando la sua testa sulle mie gambe, in cerca di coccole. Aveva bevuto un po', meno degli altri, però era in cerca di coccole. le mie mani erano sempre occupate ad accarezzare i suoi capelli soffici. -Ora che i due pervertiti del gruppo se ne sono andati, po- Namjoon venne interrotto dal mio fidanzato, che pensavo stesse dormendo. -Nam, guarda che io e Y/n siamo ancora qui- rise leggermente, provocando le risate di tutti. sorrisi leggermente, per poi zittirlo con la mia mano. -Non badate a lui.- dissi io sorridendo, mentre gli occhi del biondo erano fissi ai miei. Lui portò la sua mano sulla mia, spostandola dalla sua bocca, per poi alzarsi e farmi sedere sulle sue gambe, e avvicinarsi pericolosamente a me. Eravamo a un palmo di distanza , e continuavamo a fissarci le labbra dell'altro, cedendo piano piano. Mi avvicinai io e lo baciai. Lui ricambiò, facendomi mettere a cavalcioni su di lui. -Ragazzi... non vorrei assistere a un rapporto tra voi due, andate in stanza, grazie- disse Hobi ridendo leggermene, per poi tirarci addosso un pacchetto di fazzoletti addosso. Ci staccammo leggermente per ridere ma poi riprendemmo quello che avevamo fermato. Sentivo la sua erezione premere contro la mia intimità e mi bagnai sempre di più cercando di non far sentire a nessuno la tempesta che sentivo nel mio nucleo. Si staccò lui per mancanza di fiato. Mi fece alzare e lui si alzò subito dopo di me. -Noi andiamo di là a parlare- disse lui prendendomi per mano. sorrisi sapendo che non avremmo parlato per nulla, ma dalla nostra bocca sarebbero usciti solo gemiti. I ragazzi si misero a ridere, e noi salimmo al piano di sopra. Mi spinse dentro la sua camera, e appena chiuse la porta mi ritrovai incollata a lui. Portai le mie mani dietro al suo collo per fargli i grattini, che ero solita fargli. Le sue mani erano appoggiate ai miei fianchi, e stringeva la presa sempre di più.

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