Capitolo 56

540 20 3
                                    

Jungkook

Mi svegliai sentendo dei rumori, aprii gli occhi e vidi subito Y/n correre in bagno con una mano sulla bocca. Ero rimasto a dormire da lei dopo ieri, volevo starle accanto. Sempre.

Mi alzai in fretta e la seguii per poi raggiungerla in bagno e prenderle i capelli e tenerli con le mani, accarezzandole la schiena. -Oh, kook ci sei già tu, menomale- disse Jeongin comparendo di corsa e assonnato allo stipite della porta del bagno.

-Tranuillo, vai pure a dormire- sorrisi lievemente per poi ritornare a guardare la mia ragazza. -Ahh- sospirò lei alzandosi e andando verso il lavandino a sciacquarsi la bocca. Prese lo spazzolino e iniziò a lavarsi i denti. Mi diressi a passo felpato verso di lei, abbracciandola da dietro e accarezzando la sua pancia. -Sta un po' meglio?- chiese e lei chiuse gli occhi annuendo.

Finito il tutto in bagno tornammo in camera, e la coccolai finché non cadde di nuovo nel sonno. Era abbracciata a me e non smetteva di stringermi un lembo di maglia, come se avesse paura che me sarei andato via da un momento all'altro. Ma non sarei scappato più. Non questa volta.

Le diedi un bacio leggero sulle labbra per poi cercare di addormentarmi stringendola.

--

Era passata la notte e dovevo sistemare le cose con l'agenzia. Quei pettegolezzi su Y/n dopo aver acquistato il titolo della "più fortunata della Corea del Sud, futura moglie del Golden maknae del gruppo più famoso al mondo, i BTS", la stavano stressando molto, e preferiva rimanere in casa con gli altri che uscire da sola.

Entrai scuotendo la testa, non volevo più pensarci, ed essere felice per la notiziona di ieri. Sarò padre! È il mio sogno da sempre e sapere che sta per succedere proprio con la ragazza che amo mi rende immensamente felice.

-Buongiorno signor Jeon... Ehm, il capo la aspetta in ufficio, e sembrava parecchio nervoso- disse la ragazza alla reception che ormai conosceva tutti noi. La salutai inchinandomi e la ringraziai sorridendole.

Mi diressi a passo svelto verso il suo ufficio. Bussai e dopo aver ottenuto il consenso entrai. Era davvero nervoso. Si vedeva lontano un miglio che stava sudando e non era per nulla uno spettacolo piacevole. Era addirittura più viscido del solito. -Cosa deve dirmi? Vuole ancora rimproverarmi a vuoto per la mia proposta finita su tutti i giornali? Tanto non può fare nulla, i fan smetterebbero di seguire la Hybe e lei... Perderebbe tutti i soldi- sorrisi sedendomi e poggiando le mani sulla sua scrivania.

-Tu! Tu hai rovinato tutto! Dovevi proprio mostrare il tuo odio nei miei confronti insieme a tutti i bambini del tuo gruppo?! Io vi ho fatto crescere, io vi ho fatto vincere i grammy, è tutto merito mio!- sbatté i pugni sul ripiano della scrivania pensando di farmi pure paura, Tsk. Ridicolo.

-Non hai mai fatto un cazzo, siamo stati noi ad ammazzarci la vita per arrivare dove siamo, e se dobbiamo dare un merito lo daremo al nostro vero CEO. Non te. Ormai non sei più nessuno, e tra poco nemmeno più un CEO. Non so se lo sai, ma noi abbiamo intrapreso un'azione legale ai tuoi conti, tu e tua figlia verrete denunciati, e guarda un po'! Chi ha la questo genere di problemi, non può essere un nostro capo.- sorrisi alzandomi e girando per il suo ufficio. -Voi! Io vi farò perdere tutta la fama, non varrete più nulla e le vostre famiglie saranno distrutte, la tua cara ragazza, è incinta, lo sappiamo, le voci girano veloci, chissà cosa accadrebbe se un incidente le farebbe perdere il bambino e la vita- mi prese per il colletto sorridendo malignamente. I miei pugni ffemevano dal colpire qualcuno. Senza pensarci lo spinsi e gli tirai un pugno. -Pezzo di merda, non osare nemmeno alzare un dito sulla mia famiglia, o succederà ben altro.- ringhiai sbattendolo al muro. Lui rise e con un palmo si asciugò il sangue che stava fuoriuscendo dal suo sopracciglio.

Mi guardò in silenzio e poi iniziò a colpirmi. -Tanto la tua puttana potrà esserlo anche di qualcun'altro! Perché non lasci che soddisfi anche il tuo povero capo? O dovrei chiedere a Iseul... O a Jessi!- disse colpendomi ma riuscii a fermare un suo pugno. Serrai la mascella e cambiai le posizioni riducendo il mio pugno in un qualcosa di completamente ricoperto di rosso, a causa delle mie nocche spaccate e del suo lurido sangue.

-Jungkook fermo!- la porta si spalancò ed entrarono Namjoon e Jin insieme che mi presero e mi allontanarono da quel pazzo. -Prova a toccarle e sei morto!- ringhiai vedendolo alzarsi. -Yah! Calmati!- disse Namjoon sbattendomi al muro.

Respiravo molto più velocemente del dovuto, e quando lo vidi alzarsi messo malino a causa della mia furia, scattai per andare da lui e farlo a pezzi, ma Jin mi bloccò. -Smettila sta arrivando la polizia!- disse il gigante e dalla porta entrarono tre agenti. -Signore lei è in arresto, ha minacciato un suo dipendente, compromettendo la salute e la salvaguardia delle persone care del signorino Jeon. Ha ricattato e preso a scopo di delinquere una azienda che non spetta a lei. Verrà deposto dal suo ruolo e ridato al precedente CEO- venne interrotto mentre legavano le mani con le manette. -Quel ragazzo mi ha prestato, e voi arrestate me?! E poi io sono l'unico e il sol- le manette vennero strette maggiormente e la faccia del poliziotto era a dir poco efficace. -Ha il diritto di rimanere in silenzio e ogni cosa che dirà potrà essere usata contro di lei in tribunale. Ci segua senza fare storie, sua figlia ci sta già aspettando in questura. Eh poi se posso permettermi! Fare fare la prostituta a sua figlia è ciò che solo un mostro potrebbe fare, tutto questo verrà segnato nel suo processo- disse strattonandolo via. Vedendolo uscire ammanettato mi diede un senso di leggerezza. Sospirai e abbracciai i miei due amici. -Signore vada a farsi curare la sua ferita, e ci farebbe piacere che assistette al processo, potrà vederlo andare in prigione- sorrise cordialmente il secondo agente che era rimasto.

Lo ringraziammo e una volta uscito dalla porta entrarono due persone familiari.

-Ragazzi, il vostro capo è tornato!- Bang Si-Hyuk.

Sorridemmo e con lui era presente anche un ragazzo più piccolo di noi. -Capo!- sorridemmo e andammo ad abbracciarlo. -Eh... E lui?- chiese Jin osservandolo. -Lui è mio figlio Theo- sorridemmo e ci presentammo. -Ma rimandiamo le presentazioni! Dobbiamo festeggiare e soprattutto- non sono pronto per avere tre bambini in giro per l'azienda!- disse col sorriso. -ci farà l'abitudine!- esclamò Jin divertito.

Ora non restava che fare l'ultimo passo: sposare la mia ragazza, e avere la famiglia che ho sempre sognato.

IL PROSSIMO È L'ULTIMOOOOOOOO

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

IL PROSSIMO È L'ULTIMOOOOOOOO

ODDI- ANCORA NON CI CREDO CHE LA STO PER FINIRE!

LY ❤️❤️💜💜

💜New Idol   *Y/n x J. Jungkook*💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora