Capitolo 44

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Y/n's pov

Jake e suo fratello se ne erano appena andati, ero rimasta da sola. Il mio cervello continuava a farmi vedere solo le immagini di ciò che era successo oggi.

Perché il mio cuore ha iniziato a battere così tanto forte?? Chiusi gli occhi e cercai di non ricordarmi tutti i momenti felici.

<Amore miooo! Mi sei mancata, come sono andate le prove?> chiese appena entrato nella mia stanza, si gettò sul mio letto e sorrisi, <Mi abbracci?> chiesi dal nulla guardandolo. Lui sorrise mostrando i suoi dentino da coniglietto. <Mi sei mancato> dissi dandogli un bacio a stampo, che ovviamente ricambiò prolungandolo. La sua abitudine. Mi staccai con il fiatone. <Ti amo patata> sorrisi e lo abbracciai.

<Y/n! Noi dobbiamo andare dalla zia oggi, torniamo dopodomani, e tua sorella va dal suo fidanzato, quindi fai attenzione, mi raccomando! Chiudi le finestre prima di andare a dormire, e chiudi la porta a chiave... capito?> a risvegliarmi dal mio momento fu mia madre. Mi alzai dal letto e annuii. <Certo, andate, starò bene> sorrisi e la salutai con la mano.

Scesi dal letto e andai in salone a guardare un qualche film alla televisione, erano ormai usciti da una mezzoretta, così decisi di provare a chiamare Jake. <Amore~> rispose al telefono con la solita allegria. Sorrisi. <Jake, vuoi venire da me? Sono da sola per due giorni... mmh?> chiesi e mi morsi il labbro sperando in una sua risposta positiva. <Amore... non posso, devo aiutare la mia famiglia con il ristorante, scusami, vuoi venire tu da noi?> chiese e io abbassai la testa. <No, non fa nulla, riposati oltre che a lavorare, salutami i tuoi e tuoi fratello... ti amo> dissi e lui acconsentì. <Ti amo anche io> disse per poi chiudere la telefonata.

Spostai il cellulare dall'orecchio e lo guardai con fare triste. Sbuffai e mi alzai per andare a cucinare qualcosa.

Il mio telefono squillò proprio nel momento meno opportuno di tutti, stavo pulendo il pesce e non avevo le mani pulite, così posai il coltello sul tagliere e mi sciacquai le mani, le asciugai nello strofinaccio e risposi al cellulare.

<Pronto?> chiesi, non avevo nemmeno visto il numero. <Oh! Y/n, sei tu? Non hai cambiato numero fino ad adesso?!> chiese in coreano una voce a me molto familiare. Jin. Spostai il cellulare e guardai chi fosse, era il numero di Namjoon.

<Jin Oppa!> sorrisi, mi mancava. Mi mancava lui come mi mancavano tutti gli altri, comprese le mie amiche, ormai idol. Lo sentii ridere e sentii anche le voci degli altri in sottofondo. <Come stai? È da un bel po' che non ci sentiamo...> disse e sospirai amareggiata. <Si... è da un bel po', ma sto bene. Voi?> chiesi e lui rispose affermativamente. <Bene... ma Jungkook è cambiato> lo fermai. <Puoi-puoi solo non nominarmelo, perfavore?> chiesi con la voce tremante. <Y/n... so che fa male, che ha sbagliato, ma perché non chiarite? Lui non lo dice, non lo dimostra, ma gli manchi da impazzire, come manchi a tutti noi, ma lui... si è chiuso in se stesso dopo che te ne sei andata...> disse con tono triste. <Ti abbiamo vista oggi... quando ti ha vista baciare quel ragazzo, ha avuto una reazione strana. Y/n, dai, perfavore, parlate> <Non ho niente da dirgli. Non ha molto senso la sua rabbia nei miei confronti, ora ho una vita, e sono felice con un ragazzo che non è lui. Jin, è stato lui ad abbandonarmi> dissi iniziando a sentire un magone sul cuore.

<Ehi, calma, calma... Shh, scusa. Hai ragione. Comunque sia io e gli altri vogliamo vederti. E c'è un problema, il nostro hotel non ha più stanze libere, so che è una richiesta enorme, ma per due giorni, potresti ospitarci?> chiese tutto d'un fiato. Spalancai gli occhi. <...> non risposi. Dovevo assimilare la notizia. <Davvero non sapete dove andare?> chiesi e lui annuì. <...D'accordo, ti mando l'indirizzo... ringraziate che sono sola, altrimenti non sareste potuti venire> risi leggermente, e lui mi ringraziò amorevolmente.

💜New Idol   *Y/n x J. Jungkook*💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora