💜New Idol *Y/n x J. Jungkook*💜

Capitolo 18

Eravamo sul furgoncino che ci avrebbe portate alla festa, ma io proprio non ci volevo andare. Ero stanca e sinceramente volevo stare sola con Jungkook.

Arrivammo dopo cistica un'ora in cui però non ottenni nessuna notizia da parte del biondo. Scendemmo accompagnate dalle guardie e dai manager. Entrammo in un locate che sembrava essere una discoteca. I ragazzi entrarono dopo di noi, e ci chiesero se volessimo sedere con loro. Noi accettammo e appena si sedettero Jungkook mi prese il polso tirandomi accanto a lui.

-Ragazzi siete strani- disse Hoseok guardandoci. -noi?! Pff perché?- chiese Jungkook portando la sua mano sulla mia schiena accarezzandomi. -si voi.... state sempre insieme e poi Jungkook ti sei lasciato con Nana perché era gelosa di lei- disse Jimin. -state insieme?- chiese Giusy e io spalancai gli occhi. -nooooo noooo siamo solo come fratelli- dissi io stringendo l'orlo del mio vestito.

-Sarà.... vabbè andiamo a ballare?- chiese Hoseok trascinando con se Jessi. Vidi Jimin ucciderlo con lo sguardo e cercai di nascondere una risata, stessa cosa fece Jungkook.

Tutti andarono a ballare e rimanemmo sui divanetti soltanto io, Jungkook, Iseul e Taehyung. -Dato che siamo solo noi quattro vogliamo giocare ad obbligo o verità? Potremmo conoscerci meglio- propose quell'alieno.

-perché no?! Magari qui qualcuno ci nasconde qualcosa- disse Iseul facendo una frecciatina, rivolta palesemente a noi due.

La musica cambiò e si trasformò in una canzone che avevamo ballato io e Jessi. -Y/n vieni balliamo questa canzone- disse lei venendo verso di me trascinandomi. Sorrisi e la ringraziai mentalmente. Mi alzai e con noi venne anche Tae dato che anche lui aveva partecipato ad alcune prove. Ballammo la canzone perfettamente, seguita da molte altre canzoni, ma appena finimmo guardai il mio ragazzo stare sul divanetto cercando di scollarsi di dosso quella ragazza. Sorrisi e lui mi sorrise di rimando. Mi avvicinai a lui e lo trascinai in pista, lasciando Tae con Iseul.

Appena venne verso di me misi le mani sulle sue spalle e lo attutai a me.
-Ti sono mancato?- chiese al mio orecchio e sorrisi. -Mhm si vuoi andare in un altro posto? Mi da fastidio che lei ti guardi-

Lui ridacchiò e poi mi prese per mano portandomi in un corridoio poco frequentato. D'un tratto mi tirò in uno sgabuzzino e chiuse la porta a chiave. Mi spinse al muro e lui si appiccicò a me, portando le sue mani sui miei fianchi.

Lo guardai col sorriso -Non eri stanco?- chiesi accarezzandogli la cute e i capelli morbidi. Sorrise e poi mi diede un bacio all'angolo della bocca. -si ma per te...- lo bloccai. -io però lo voglio qui- dissi dandogli un bacio a stampo.

Lui mi guardò e poi si riavvicinò a me dandomi finalmente un vero bacio.

Le nostre labbra si muovevano a ritmo ben definito. Mi prese in braccio e io legai le mie gambe alla sua vita. Le sue mani finirono sulle mie cosce accarezzandole mentre mi spingeva sempre di più verso il muro.

Mi staccai per mancanza di ossigeno. Con il fiato corto ci guardammo. -Per avere solo 15 anni ci sai fare... ma tranquilla non ti obbligherò ad andare troppo in fretta.... anche se il tuo corpo- disse guardando in basso, mordendosi il labbro. Sorrisi e scossi la testa. Mi avvicinai mentre ridacchiava leggermente e lo baciai nuovamente.

Mi staccai di nuovo e con le mani sbottonai leggermente la sua camicia. Mi abbassai per lasciargli dei baci umidi ma il suo telefono e il mio suonarono contemporaneamente.

-Aish- sussurrai io e lui mi fece scendere con il sorriso sulle labbra. Presi il telefono come fece lui e lèggemmo chi ci stava chiamando.

Jessi. Risposi subito dopo aver dato un bacio a stampo a lui per poi uscire.