3. LA VITA DI NOI MANCINI È DIFFICILE

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La torta era venuta solo un po' più croccante, ma Dylan sembrava soddisfatto (per quando non avesse fatto nulla). Berry prese il cioccolato bianco per scioglierlo e decorarla, ma una mano lo fermò: «Non metterai quella schifezza sulla mia torta.» Dylan sembrava estremamente schifato dalla vista della barretta, Berry ridacchiò prima di rispondere.
«Prima di tutto, l'ho fatta io, tu ti sei limitato a sporcare la cucina, che, per la cronaca, pulirai tu. Secondo poi, non fa schifo è cioccolato bianco, mica morde...se non avessi mangiato quello fondente, non saremmo qui.» sbuffò Berry molto divertito.

«Come sei crudele» si lamentò l'altro ragazzo «Comunque il cioccolato bianco non mi piace, troppo dolce e...bleah» e fece una smorfia facendo ridere ancora di più Berry «Smettila di ridere! Inizia a decorare la torta, io intanto pulisco.» lo guardò male e poi si spostò verso il ripiano dove avevano cucinato.

Berry rise ancora un po' e si mise a montare la panna con le fruste. Appena finito Berry cercò la sac-à-poche e la trovò proprio sopra dove si trovava Dylan che era impegnato a pulire il ripiano con la spugna.

«Hei Bella lavanderina, mi passi le sac-à-poche che sono lì sopra?» Berry gli indicò il punto e lui si girò a osservare il punto indicatogli poi si rigirò con un'espressione irritata.

«Lo farei, ma non ci arrivo, fallo tu, specie di montagna.» lo prese in giro spostandosi facendo passare Berry passare.

Berry rise, «Non sono così tanto più alto di te, saranno 5 centimetri.»

Dylan fece un'espressione contrariata: «Io sono un metro e settantadue, tu sarai un metro e novanta, altro che 5 centimetri.»

«In realtà sono uno e ottantanove, hai ragione.» rise Berry, guadagnandosi un pugno sul petto da parte del biondo.

«Ora, Spilungone dammi la mia torta.» lo spinse verso il tavolo dove c'era la torta

«Dammi due minuti che la decoro ed è tutta tua.»

Berry prese la sac-à-poche e, dopo aver posizionato il beccuccio a stella e averla riempita di panna, iniziò a decorare la torta con piccoli ciuffetti disposti sul contorno della sua torta al cioccolato.

Appena finì si allontanò e osservò la sua torta con fare soddisfatto, poi Dylan gli si affiancò e anche lui sembrava fiero del suo lavoro.

«La mia prima torta! È così bella.»
«La prima?»
«Beh si, i miei sono sempre a lavoro e i miei nonni, due vivono in Italia e i miei nonni materni sono morti entrambi qualche anno fa...nessuno mi ha mai insegnato a cucinare, come hai potuto notare.»
«È grazie a mia nonna che so fare questo. È lei che mi ha spinto ad entrare all'accademia di cucina.»

«Sei fortunato.»
«Oh lo so, i miei non sono stati molto presenti. Vivevo a York fino a qualche anno fa, con loro, ma non c'erano mai e...allora io passavo i giorni da solo, aspettando l'estate per venire qui»

Si sedettero intorno al tavolo mentre Berry continuava a raccontare «Poi ho finito le superiori, mi sono preso un anno sabbatico dove ho viaggiato molto, ho iniziato a studiare musica a Milano e mi sono laureato lì, poi l'altr'anno mi sono iscritto all'accademia di cucina a Londra.» finì di raccontare, girandosi poi verso il biondo. «Questa è la mia storia, la tua?» Berry sorrise, guardando Dylan che era impegnato a mangiarsi la sua seconda fetta di torta.

«Non riuscirò a batterti, ma te la racconto solo perché sono magnanimo.» si pulì la bocca dalle briciole ridacchiando. «Allora, io sono nato a Edimburgo, fin da piccolo sono stato circondato dal lusso e da gente che si prendeva cura di me per conto dei miei genitori, non che li odi, sia chiaro, ma se fossero stati più presenti forse non mi sarei cacciato in certi guai. Devi sapere che i miei hanno un ufficio di avvocati di livello abbastanza elevato, le persone mi usavano per i soldi, ma dopo due o tre volte che venivo usato ho iniziato a non fidarmi più. Finito quella specie di inferno che voi comuni mortali chiamate superiori...» Berry rise «...iniziai l'università di legge, ma non la finii. A mia madre non andò tanto giù, ma poi ci passò sopra e ora, dopo un paio di lavoretti qua e là per Edimburgo, studierò all'università di Cork»

Bantry || Dylan & BerryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora