35. SIAMO DUE TOMBE

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Era il giorno del matrimonio di Zack ed erano in ritardo, che strano. Non riuscivano a organizzare lo spazio in bagno, quindi Dylan era incastrato tra Berry e il lavandino, cercando di mettere a posto i suoi capelli mattutini, ma Berry non sembrava essere dello stesso pensiero, troppo ansioso per riuscire a pensare. Dovevano ancora passare da casa di Janice e Mark, sarebbero venuti anche loro, visto che beh...il bambino era dentro di lei e non volevano lasciarla da sola in mezzo ad un mucchio di sconosciuti. «Ti togli? Non ci passo.» Berry gli diede un colpetto sul fianco.

«Amore, dammi due minuti.» si girò a guardarlo male.

«Siamo in ritardo.» si lamentò.

«Lo so...sei anche il testimone, adesso andiamo.» si girò a mettergli a posto la cravatta, poi si alzò sulle punte per lasciargli un bacio sulle labbra.

«Okay siamo apposto?» Berry sembrava essersi tranquillizzato, così gli diede un altro bacio e lo spinse fuori dal bagno.

«Sì.» il riccio ridacchiò un po' e poi prese il cappotto, uscendo.

Presero la macchina di Berry e si diressero a casa di Janice e Mark per farsi seguire fino alla stazione ferroviaria. Jennifer e Zack si sarebbero sposati in Irlanda del Nord, paese di provenienza della ragazza e dove si erano conosciuti. Zack si era trasferito lì per andare alle superiori e si erano messi insieme in seconda, poi si erano trasferiti insieme ad un college londinese e lì avevano conosciuto Berry, con cui dividevano l'appartamento. I genitori di Zack erano di Oakland e lui era stato lì fino ai 13 anni, poi si erano trasferiti a Londonderry. Finite le superiori del figlio, loro erano ritornati in California, quindi avevano dovuto fare un lungo viaggio per il matrimonio.

Sul treno Dylan dormì sulla spalla di Berry che parlava con la coppia. Non ci misero molto ad arrivare a destinazione. La cerimonia si sarebbe tenuta in una chiesa al centro di Londonderry, così si diressero lì a piedi.

Arrivati davanti alla piazzetta notarono subito lo sposo, Zack, con un sorriso da un orecchio all'altro, in piedi davanti alla chiesa. C'erano molte persone: donne con lunghi abiti, bambine con gonne colorate e uomini in giacca e cravatta, tutte che circondavano Zack e che parlavano tra di loro.

Berry si avvicinò all'amico abbracciandolo: «Zackie! Il mio sposo preferito!» lo strinse.

«Oh Bee...scusa sono sudato, ho un'ansia.» si allontanò un po'.

«Non preoccuparti, sarai fantastico...quando arriva Jenny?» sorrise un po', dandogli una pacca sulla spalla.

«Tra un po', ma ecco...» si girò verso Dylan, Janice e Mark che erano lì di fianco «...chi mi hai portato qua?»

«Beh, Dylan.» il ragazzo in questione salutò lo sposo,che lo abbracciò di colpo. «E questi sono Janice e Mark...Janice è la nostra madre-ehm surrogata» la indicò. La ragazza gli fece un cenno col capo.

«Oh wow...beh congratulazioni!» abbracciò entrambi e si presentò alla coppia.

Dopo dieci minuti a chiacchierare, Zack guardò l'orologio e disse che era l'ora di mettersi ai propri posti. Berry salutò Janice e Mark e poi baciò Dylan precipitandosi in chiesa insieme all'amico.

Aspettarono tutti che la sposa arrivasse. Appena si iniziò a sentire del trambusto fuori dalla chiesa e subito dopo la marcia nuziale, Zack si irrigidì e Berry ridacchiò.

Gli altri invitati entrarono, Dylan e gli altri in seconda fila verso l'interno, accanto agli altri amici della sposo e poi Jennifer entrò, era bellissima: il vestito era bianco con dei piccoli pois ricamati, lo scollo a cuore e la gonna morbida che scendeva dritta sul pavimento e formava uno strascico lungo. Il velo le si adagiava soffice sui capelli chiarissimi e liscissimi che le cadevano sulle spalle.

Bantry || Dylan & BerryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora