Un anno. Era passato un anno e Dylan non capiva se non se ne era accorto ed era come fosse ieri, o se gli sembrava che fossero passati 30 anni.
Avevano pianificato tutto: avrebbero fatto colazione a casa e poi avrebbero passato domenica e lunedì, da soli, nella spa fuori città. Non si erano fatti regali e francamente non ne avevano voglia.
Berry si svegliò tra le braccia di Dylan, con la testa appoggiata al suo petto e le braccia che circondavano il suo busto.
Dylan sfarfallò un po' e lo guardò sorridente «Buongiorno e buon anno.» gli baciò la testa.
«Mhh...'Giorno e grazie, anche a te.» lo baciò sulla mascella e si mise su un fianco così da avere il viso del biondo davanti.
Si misero a fissarsi negli occhi senza dirsi nulla, quasi come se il silenzio parlasse più forte.
Berry arrossì un po'. «Smettila di guardarmi così.»
«Stai arrossendo.» rise l'altro.
«Non è vero.» si mise una mano sulla faccia.
«Sì, invece, un piccolo riccio che arrossisce.» gli prese il viso baciandolo ovunque.
«Smettila Dyl!» ridacchiò.
«Dì che stavi arrossendo!»
«Okay okay stavo arrossendo, ma solo un po'.» rise ancora più forte.
«Ti amo, lo sai?» gli prese la vita, avvicinandolo.
«Sì, ma io di più.» lo baciò, sorridendo.
Berry sembrava avere una paralisi facciale nell'ultimo mese, mancavano sei giorni al presunto parto di Janice e stava festeggiando un anno con un ragazzo stupendo.
Andarono in cucina, senza staccarsi uno dall'altro, e Berry iniziò a preparare colazione. Prese delle uova e le ruppe nella padella, strapazzandole. Poi prese del pane e lo fece tostare, tagliò dell'avocado, del mango e della banana, e li mise in tavola. Dopo, mentre stava cucinando il bacon, le braccia di Dylan lo avvolsero.
«Anatroccolo, fammi finire di cucinare e sono tutto tuo» girò le fette e sentì un baciò depositarsi tra le sue scapole.
«Tu sei tutto mio» sussurrò il biondo, Berry annuì e spense il fuoco.
Mangiarono senza parole, solo prendendosi a calci sotto il tavolo, con sorrisi e risatine. Non sprepararono neanche, si fiondarono a cambiarsi e prendere le borse per andare fuori il prima possibile.
Appena arrivati andarono a posare le loro borse nella camera a loro assegnata. Dylan appena entrato nella stanza si buttò sul letto da due piazze, inspirando il profumo dell'incenso che profumava l'aria.
«Cosa facciamo per prima cosa?» chiese Berry, sdraiandosi di fianco a lui.
«Mhh...» Dylan gli baciò il collo. «...potrei scoparti?» Berry sbuffò. «Allora tu scopi me?» continuò a marchiargli la mascella.
«Calma i bollenti spiriti, abbiamo due giorni totalmente da soli.» lo scostò da lui, ma stringendogli il collo.
«Allora direi che possiamo andare a farci fare la pedicure.» sorrise.
«Davvero?» il riccio esclamò entusiasta.
«Sì, dai alzati, amore.» non lo lasciò muovere che lo alzò dal letto.
Lo portò fino nella sala della pedicure e due ragazze li fecero cambiare e sedere su delle poltrone morbidissime. Immersero i piedi nell'acqua calda e gli venne comunicato di dover aspettare mezz'ora.
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Bantry || Dylan & Berry
RomansaInvece del suo amato silenzio nella sua bella Bantry, Berry, studente universitario tranquillo e timido, troverà un vero e proprio tornado che ha il nome di un ragazzo tutto muscoli e sarcasmo: Dylan Walker. Da quel momento la sua Bantry non sarà pi...