37. ERES BRILLANTE

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Berry stava sognando qualcosa di eccitante, di sicuro, non se lo ricordava, quando una sensazione strana allo stomaco e la voce dolce di Dylan lo svegliarono.

«Ehi, amore...dai svegliati.» cerco di rispondere ma dalla sua bocca uscì solo un gemito. E lì capì. Dylan aveva tre dita infilate nella sua apertura.

«Cazzo, Dylan!» aprì gli occhi e vide il biondo in tutta la sua bellezza che lo guardava con un sorrisetto. «Allora non lo stavo sognando, ero eccitato veramente.» sussurrò prima che l'altro sforbiciasse e lo fece gridare.

«Tutto reale, tesoro.» rise Dylan.

«B-bastardo...» ansimò «...vuoi battermi per quel meraviglioso pompino che ti ho fatto io.» ridacchiò un po' per poi baciarlo.

«È stato fottutamente meraviglioso, hai ragione.» fece scattare il polso colpendo la prostata di Berry che esplose tra di loro, gridando il suo nome e sporcando tutte le lenzuola.

«Santissimo gesù, non venivo così velocemente dalle medie.» sospirò, tirandosi indietro i capelli sudati.

«Ci hai messo un sacco a svegliarti, dormiglione» Dylan lo colpì alla spalla, il riccio rise e lo colpì anche lui sul fianco. Dylan salì a cavalcioni su Barry e iniziò a fargli il solletico sulle costole. Il riccio si dimenò ridendo molto forte.

«B-basta Dy-l!» lo supplicò.

«Dimmi che quello era meglio del tuo pompino.» si fermò un attimo.

«Mai!» così il biondo continuò, facendolo ridere ancora più forte. «O-okay...e-era megli-io, fot-fottutamente eccit-ante!» gridò tra le risate.

Dylan sorrise soddisfatto e gli lasciò un bacio sul naso. «Ora vai via, io porto queste in lavanderia e tu fatti la doccia, ho in mente di portarti in un posto.» Berry annuì e si incamminò al bagno, ma Dylan lo fermò per un braccio «Aspetta...buon compleanno ventiseienne.» lo baciò ancora e lo spinse in bagno.

Dylan si vestì molto velocemente e scese nella lavanderia comune del condominio con il cestello delle lenzuola e si mise a contemplare la lavatrice. Di solito lo faceva Berry in certi casi.

Una ragazza entrò con un cesto vuoto e lo guardò divertita «Serve una mano?» chiese sorridente.

Dylan non l'aveva mai vista lì, anche perché in lavanderia lui ci andava la mattina presto quando andava a correre e c'erano solo lui e il vecchietto del primo piano. Frank. Doveva passare a salutarlo di nuovo.

Era rossa e riccia, con occhi verdi smeraldo. Bassina. Carina, credeva, boh...non lo sapeva.

«Ehm...sì» indicò una delle macchie che c'erano sul lenzuolo.

La ragazza fece un'espressione che doveva essere suadente «Notte di fuoco?» iniziò a cercare in mezzo ai detersivi che Berry teneva nel loro scaffale.

«Mh...mattinata per di più.» rispose un po' in imbarazzo.

«Oh, allora abbonda con questo.» gli passo il bicarbonato. Dylan lo afferrò e notò che c'era un disegnino fatto con la calligrafia di Berry, un cuoricino.

«Grazie.» ne mise un po' nella lavatrice e poi versò il bicarbonato, insieme a tutte quelle altre robe che Berry gli aveva insegnato a mettere.

«Sei nuovo?» chiese ancora la ragazza, facendo qualche passo verso di lui. Faceva dei movimenti strani, talmente lenti che quasi infastidivano il biondo. La guardava un po' stranito, ma decise di essere gentile, in fondo, non conosceva nessuno oltre al vecchietto del primo piano.

«Mh, non direi...sono qui da settembre, Dylan.» le porse la mano.

«Charlotte...allora, la tua conquista è ancora in casa o potremmo...?» la ragazza si avvicinò un po' troppo.

Bantry || Dylan & BerryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora