32. SOPRAVVIVRANNO

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Tornati da Edimburgo neanche il tempo di appendere il nuovo portachiavi che avevano invitato tutta la combriccola a casa loro per Capodanno.

Volevano andare in un pub, ma per Tessa non era sicuro, così si limitarono ad aggiungere Janice, che ormai aveva rinunciato a bere, e il suo ragazzo, Mark, e fecero una cena molto tranquilla.

Ada aveva accettato a tenere Olivia con sé, mentre faceva "festa" con le sue amiche.

Aveva reagito abbastanza scetticamente alla storia del bambino, rispondendo con un "Siete sicuri?", ma poi aveva guardato tutta quella speranza e felicità negli occhi di suo nipote, che mai aveva visto e allora aveva sorriso, abbracciandoli e raccomandandoli sulle cose da genitori. Berry cercò di non avere attacchi d'ansia.

Cena l'aveva, ovviamente preparata Berry, ed era vegetariana e salutista, poiché Mark era vegetariano, Crystal era a dieta e aveva due donne incinte a tavola, non poteva dare cose troppo leggere, ma nemmeno troppo pensanti.

Fece delle falafel, polpette di zucchine, una torta salata alle melanzane e delle piadine con verdure. Era felice dei suoi piatti. Dylan meno, ma era fiero di lui. Diciamo che avrebbe ripiegato sul dolce.

Berry era, ovviamente, nel pallone. Casa loro era spaziosa, ma comunque abbastanza piccola da obbligarlo a togliere alcune delle sue amate piante per far stare tutti e 10 a cena. Preparò la tavola meticolosamente, mettendo in pratica ciò che Csaba gli aveva insegnato in 26 anni. Dylan intanto faceva le polpette e le falafel (le uniche cose che lo divertivano) e ridacchiava sotto i baffi, guardando Berry sbuffare perché la tovaglia non era centrata.

«Amore, hai finito?» chiese Berry avvicinandosi, lui annuì e fece spazio al riccio che mise apposto falafel e polpette, per poi buttarle tutte insieme nella friggitrice. Dylan buttò un occhio alla quiche di melanzane e alle piadine, ma tanto non ci capiva nulla, così scrollò le spalle e se ne andò a cambiarsi.

Dopo aver fatto la doccia ed essersi asciugato i capelli, si mise una camicia larga azzurra e dei pantaloni, anche loro abbastanza morbidi, grigi e si mise le sue amate sneakers. Siamo in casa, che senso ha mettersi tutto elegante?

Subito dopo aver fatto questa affermazione nella sua mente, uscì dal bagno Berry vestito come se dovessero sposarsi o almeno Dylan sperava che lo avrebbe rivisto vestito così. Aveva una dolcevita beige sotto un completo tutto lilla e cazzo aveva dei pantaloni che sembravano essere dipinti su di lui. Nel taschino aveva anche dei fiori e Dylan voleva sposarlo lì, in quel momento.

«Chiudi la bocca che entrano le mosche, anatroccolo.» disse il riccio, ridendo e dandogli un buffetto sul naso. Quel gesto lo riscosse totalmente dal suo stato di trance.

«Non chiamarmi così...» sbuffò «...e comunque io tengo la bocca aperta finché voglio, sei bellissimo.» mentre Berry gli passava di fianco, fece scivolare lo sguardo fino al suo fondoschiena, allungò una mano e gli diede una pacca proprio lì. Berry si girò fingendosi indignato.

«Che vile che sei, svegliati che siamo in ritardo.» sorrise ancora di più e lui gli infilò un dito nella sua amata fossetta.

Berry poi si mise il profumo del biondo e questo rise, perché lo fece cercando di non farsi vedere, ma lui lo notava sempre. Non riusciva a staccare gli occhi da Berry, mai.

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Prima che arrivassero tutti e otto gli ospiti si fecero le 21 e così si sedettero quasi subito a mangiare. Tessa capotavola da una parte e Alice (tornata dalle vacanze in Norvegia) dall'altra, poi c'erano Berry e Dylan seduti vicino, con accanto Richard e Oliver. Di fronte a loro due c'erano Mark e Janice con a fianco Archie e Crystal.

Tutti si complimentarono con Berry per le pietanze e lui imbarazzato ringraziava quando, invece, Dylan non faceva altro che lodarlo, facendolo arrossire ancora di più.

Bantry || Dylan & BerryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora