TAN TAN TAAA
(No, non fate caso a me ^^)
***
💀 CAELESTE'S POV💀
La ragazza si guardava la mano. La pelle era bianca e diafana, pareva più la mano di uno scheletro che quella di un essere in carne e ossa. Ma diversamente dalla mano di un morto un intrico di numerose venature scure le attraversava la chiara pelle. Quando sentì dei passi avvicinarsi, nascose in fretta la mano sotto la coperta che le avvolgeva le spalle.
-Tieni- una mano abbronzata e callosa entrò nel suo campo visivo. Una ciotola fumante di un qualche strano intruglio e un cucchiaio porso verso di lei.
La ragazza accettò l'offerta e con la mano guantata prese la zuppa.
Il suo interlocutore rimase in silenzio davanti a lei per poi, sospirando, sedersi al suo fianco. Caeleste non volse lo sguardo, ma lo tenne fisso sull'ipnotica danza del fuoco che scoppiettava allegro davanti ai suoi occhi.
-Ancora non ho capito perché tu non abbia chiesto al tuo genietto di guarirti-
Caeleste sospirò. -Non è così semplice-
-No?-. La ragazza avvertì l'uomo sporgersi verso di lei. Scosse la testa. La lampada alla sua cintura mandò una scossa di calore lungo il suo fianco, ma si costrinse ad ignorarlo.
-Senti- l'uomo sbuffò. -Sono passati due giorni. Devi rimetterti in sesto. Cosa diremo a Marinus Placentia se ci vedesse tornare senza l'alata?-
Caeleste rabbrividì. E un'incontrollabile voglia di ridere la colse d'improvviso. Quanto avrebbe voluto scoppiare in una risata isterica, ridere fino alle lacrime e accogliere le fitte alla pancia. Ridere fino alla fine di tutto. E sparire lasciando solo un'eco di incredulità e pazzia dietro di lei.
Sentì la lampada mandarle un pizzicore caldo, ma anche questa volta ignorò la tentazione di richiamare Ramadeus.
-Tempo- disse cercando di dominare l'urgenza di ridergli e sputargli tutto in faccia. -Ho bisogno di tempo-
Craig sbuffò per una seconda volta. -Hai fatto un errore imperdonabile, ma puoi rimediare- Caeleste lo sentì scrocchiarsi le nocche al suo fianco. -Uno dei miei uomini ha sentito dalla locanda più vicina che è stata avvistata una strana ragazza qualche giorno fa. Viaggiava da sola, a piedi-
La cacciatrice si voltò lentamente a guardare il suo interlocutore. Sentì la gola chiudersi. Non era possibile. Imprecò mentalmente. Sentì una fiammella di adrenalina accendersi dentro di lei ma si costrinse a rimanere impassibile. -Idea su dove si stesse dirigendo?-
-Sud- rispose Craig e la ragazza rabbrividì internamente. -Domani ci muoveremo- terminò l'uomo.
Caeleste annuì lentamente, mentre dentro di sé la sua testa iniziava a fare calcoli e piani. Ma il problema era che non aveva più tempo. La morte le aveva sussurrato all'orecchio molte volte, parole melliflue e cariche della promessa di un mondo senza più sofferenza. Si era abituata, con il passare degli anni, al richiamo dell'oblio, ma ciò che era successo qualche sera prima aveva segnato un drastico cambiamento nella malattia.
Caeleste era sicura di essere morta per qualche frazione di secondo. L'ultima cosa che ricordava era una bellissima creatura, una bellissima donna guardarla dall'alto. E poi, un istante dopo si era ritrovata tra le braccia grandi e ruvide dell'uomo che ora sedeva al suo fianco, a sputare acqua e con i polmoni in fiamme.
Era stata salvata. Ramadeus era riuscito ad uscire dalla sua lampada ed era corso a chiamare aiuto, ma quando i soccorsi erano arrivati era ormai troppo tardi.
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Il Mostro e la Bestia (GirlxGirl)
FantasíaDue ragazze. Due vite diverse. Non è facile la vita in un mondo in cui o si è preda o predatore. Caeleste è condannata ad un destino di morte e ha ormai accettato che il mondo non è altro che un posto crudele dove la possibilità di scegliere è solo...