💀CAELESTE's POV💀
Caeleste si fasciò il polso e trattenne una smorfia di dolore. Il morso della ragazza alata le aveva fatto più male di quanto avesse inizialmente pensato: ora la sua pelle si stava gonfiando e l' impronta dei denti della fera era nettamente visibile sulla sua pelle chiara. Erano passate alcune ore dall'episodio, e nonostante cercasse di pensare ad altro, continuava a tornare con il pensiero alle parole urlate dall'altra donna.
Ti odio
Due semplici parole che nascondevano dietro una viscerale verità.
Caeleste non capiva ma al tempo stesso le era tutto dannatamente chiaro: doveva fare qualcosa, e al più presto. Non poteva condannare la fera, ma non poteva neanche rinunciare alle sue dosi di antidoto che la stavano aspettando a Villa Placentia. Cosa poteva fare? E se-
SWIIIISH
Barcollò in avanti, mentre un improvviso dolore acuto la raggiunse all'altezza della spalla sinistra. Senza rendersene conto cadde con i palmi a terra.
Per un attimo pensò fosse il Morbo, ma poi altre urla la raggiunsero. Un dolore pulsante iniziò ad irradiarsi dalla spalla quindi prese a tastare freneticamente il punto per ritrovarsi tra le dita un dardo. Se lo strappò dalla carne e se lo portò davanti agli occhi: era un punteruolo delle dimensioni di una noce, piccolo, ma senza dubbio letale. All'interno poteva vedere vorticare un liquido scuro. Veleno. O una qualche sostanza simile.
Con una smorfia si costrinse a rimettersi in piedi e sfoderando le sue spade gemelle iniziò a guardarsi attorno. La testa ora le girava e tutto le appariva in modo distorto. Visi deformi si allungavano attorno a lei, trasfigurandosi in maschere di terrore.
Colta da un pensiero lucido cercò di dirigersi il più in fretta possibile alla gabbia della ragazza alata. Barcollando riuscì a farsi strada tra la vegetazione e la folla spiraliforme. Poi qualcosa le sbarrò il cammino, Caeleste si arrestò e trattenne il fiato: davanti a lei si stagliavaun demone in carne e ossa. Il suo volto la guardava con un ghigno rivoltante:
i lineamenti della creatura che la stava fissando non erano ben definiti, ma continuavano a cambiare, fratturandosi e ricomponendosi, allungandosi e accorciandosi. Un istante prima poteva vedere due grandi macchie nere allargarsi su un volto indefinito e un attimo dopo sparire inghiottite in quello stesso ammasso deforme. La corvina non si rese conto di essersi soffermata troppo a osservare il viso del demone finché non sentì qualcosa colpirla e si ritrovò nuovamente a terra.
Alzò lo sguardo e senza esitazione passò al contrattacco, sferrando un fendente verso il demone ma la sua lama fendette solo aria e finì per sbilanciarla ulteriormente. Sentì una risata provenire da qualche parte sopra di lei.
Gli occhi le restituivano una visione distorta della realtà. Il liquido dentro il dardo che l'aveva colpita doveva contenere una qualche droga.
Chiuse gli occhi e trovò la forza di alzarsi e sferrare un altro colpo. Stavolta entrambe le sue lame entrarono in contatto con qualcosa di morbido. Fu a malapena consapevole di un sibilo di dolore, ma non poteva esserne certa: c'era troppa confusione fuori e dentro di lei, era come se fosse intrappolata dentro una spirale. In un altro attimo di lucidità Caeleste aprì gli occhi e si costrinse a tenerli fissi sulla gabbia dalla ragazza alata.
-Ramadeus- gracchiò, -prendi le mie chiavi e apri la gabbia. Aiutala a fuggire-
Questa era l'occasione che stava aspettando. In quel momento la fera poteva fuggire approfittandone della confusione. Sarebbero tornati a Villa Placentia con le mani vuote, ma almeno Caeleste avrebbe guadagnato tempo.
Non sentì neanche la presenza del genio, ma avvertì un' assenza di peso là dove teneva le chiavi della gabbia. Questo le bastava.
Erano stati attaccati, probabilmente erano finiti dritti in un'imboscata di demoni. Demoni, Caeleste, si sarebbe messa a ridere se la situazione non fosse stata così tragica. Non aveva mai pensato che potessero esistere realmente.
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Il Mostro e la Bestia (GirlxGirl)
FantasyDue ragazze. Due vite diverse. Non è facile la vita in un mondo in cui o si è preda o predatore. Caeleste è condannata ad un destino di morte e ha ormai accettato che il mondo non è altro che un posto crudele dove la possibilità di scegliere è solo...