☀️ PIUMA' s POV ☀
Gli umani sono mostri.
Non sono come tutte le altre creature che uccidono per sopravvivere, no, loro uccidono per il guadagno.
Per arricchirsi di inutili monete. Monete che sbattono in faccia ad altri umani, ostentando le loro ricchezza.
Gli umani sono esseri viscidi e spregevoli.
Piuma sperava di non incontrarne mai altri. Le era bastato vedere la tana delle fate distrutta per colpa di un veleno tossico e gli sguardi lascivi dei due uomini su di lei. Con un brivido ritornò a quel momento: i loro occhi brillavano di una luce malata, una luce non dettata dalla legge della natura. Quando l'avevano guardata, Piuma aveva subito compreso cosa in realtà i loro occhi stessero guardando: non una ragazza ferita, ma un oggetto da vendere.
Gli umani la disgustavano.
Era passato un giorno dal drammatico episodio e ancora la ragazza sentiva la rabbia e il disprezzo pulsare nervosamente dentro di lei.
Si riscosse dai suoi pensieri e si concentrò sul battito delle sue ali. La foresta si estendeva grandissima sotto di lei e per un attimo si permise di assaporare quell'aria di libertà. Il vento che le accarezzava dolcemente il piumaggio, le correnti che si infilavano come dita delicate tra le sue lunghe trecce castane. Piuma si sentiva libera.
Libertà. Assaporò quella parola a lungo, la degustò masticandola contro il palato.
Si era allontanata notevolmente dal suo Stormo e nonostante il dolore dell'abbandono rieccheggiasse nel suo cuore, era contenta. Non si era mai sentita così libera.
Fece vagare lo sguardo sull'orizzonte. Il sole era una gigantesca palla arancione davanti a lei. Era molto basso e quasi toccava le chiome degli alberi più lontani. Piuma lo interpretò come il segno che presto avrebbe dovuto trovare un posto dove passare la notte. Iniziò ad abbassarsi di quota e quando trovò il punto perfetto cominciò a volarvi sopra in circolo. Pochi minuti dopo si trovava sopra un alto albero. Non era inusuale che piante della foresta raggiungessero tali dimensioni, ma nonostante tutto Piuma ne rimaneva sempre affascinata.
Ben presto si accampò e nonostante la luce bioluminescente delle proprie ali, crollò esausta
***
Si svegliò con una strana sensazione. Pericolo.
Drizzò le orecchie e permise alle sue ali di aprirsi quel tanto da permetterle di scrutare le vicinanze. Si trovava ancora sul grande albero, circondata da una fitta oscurità eccetto per l'illuminazione emessa dal suo piumaggio.
Piuma aveva imparato a non sottovalutare mai il proprio istinto.
E fu allora che lo sentì:
SCKREEK
Sembrava che qualcuno stesse graffiando il legno.
SCKREEK
Piuma si mise su due piedi e accucciata drizzò le orecchie.
SCKREEK
Il suono si ripeté ancora, ma stavolta sembrava molto più vicino. Pericolosamente più vicino.
Ebbe appena il tempo di sollevare lo sguardo che vide una grande figura nera muoversi di scatto. Accadde tutto velocemente.
Uno spostamento d'aria e qualcosa balzò giù dai rami più alti, atterrando su Piuma.
La ragazza sentì dei coltelli trafiggerle la pelle nuda e subito dopo l'impatto avvertì il ramo dell'albero sparire da sotto i suoi piedi.
Iniziò a cadere. Sopra di lei vide due mostruosi occhi gialli scintillare nel buio e il bianco perlaceo di due zanne riflettere la bioluminescenza delle sue ali. La bestia che le era saltata addosso affondò in più profondità i suoi artigli sull'addome scoperto della ragazza. Ma Piuma trovò la forza per reagire. Spalancò le ali e cercò di aggrapparsi a più rami possibili. Ma il peso della creatura che l'aveva attaccata la spingeva sempre più in basso. Andò a sbattere contro un ramo più largo e sentì la creatura staccarsi improvvisamente da lei, sbalzata via dall'impatto.
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Il Mostro e la Bestia (GirlxGirl)
FantasyDue ragazze. Due vite diverse. Non è facile la vita in un mondo in cui o si è preda o predatore. Caeleste è condannata ad un destino di morte e ha ormai accettato che il mondo non è altro che un posto crudele dove la possibilità di scegliere è solo...