☀️PIUMA's POV☀️
Piuma si svegliò di soprassalto.
Qualcuno la stava scuotendo per le spalle. Di riflesso spalancò le proprie ali e colpì l'aggressore in faccia facendolo gemere dal dolore.
Si alzò di scatto e con le piume pulsanti di luce azzurra si guardò attorno e solo in quel momento tutto le tornò violentemente addosso: non si trovava nella tenda di cuoio del suo Nido, ma nella stanza della Locanda. I suoi occhi si abituarono velocemente alla penombra dove tutto sarebbe completamente stato avvolto dall' oscurità se non fosse stato per la luce del suo piumaggio e per una piccola candela posta sopra una mensola. Gli occhi della ragazza saettarono sulla figura scomposta della donna umana che ora si stava rialzando da terra tenendosi una mano premuta sul viso.
-Non provare mai più a svegliarmi in quel modo, anzi- spalancò le ali in un gesto minaccioso sentendo ancora l'adrenalina in circolo, -non toccarmi proprio- sibilò.
L'altra ragazza finalmente alzò lo sguardo e per un attimo a Piuma sembrò di vedere qualcosa di scuro serpeggiarle sul volto. Forse un gioco di luci e ombre, si disse continuando a scrutare i lineamenti della ragazza umana. In quel momento la luce azzurra del suo piumaggio aveva iniziato a dissiparsi per essere sostituita dal colore bioluminescente che le sue piuma assumevano regolarmente di notte. Sotto i nuovi colori e la luce soffusa della candela il volto della cacciatrice aveva qualcosa di mortalmente angelico. Piuma rabbrividì inconsciamente, ma resse lo sguardo di Caeleste.
Dopo alcuni secondi fu la cacciatrice a rompere il silenzio. -Dobbiamo andare. Tra poco albeggierà-
Come se si fosse spezzato un incantesimo, Piuma si rilassò e abbassò lentamente le proprie ali ripiegandole dietro la schiena.
La cacciatrice le volse le spalle e zoppicando si chinò davanti al camino spento per raccogliere le proprie cose. E l'alata sentì qualcosa incrinarsi dentro di lei. Forse era senso di colpa? Piuma avrebbe voluto avvicinarsi e scusarsi, ma si fermò sul nascere dandosi della stupida.
Così rimase ferma sul posto a osservare la ragazza umana prendere la candela e posizionarla in una lanterna per poi avvicinarsi lentamente a lei.
-Tieni- le disse senza guardarla porgendole il mantello che le aveva già prestato il giorno prima.
Piuma lo prese ma non senza esitare. C'era qualcosa di strano nella sua compagna di viaggio. O forse si stava solo lasciando suggestionare.
Non la ringraziò per il mantello.
All'ingresso della locanda trovarono la figlia dell'oste ad attenderle. L'alata non fece nulla per impedire che il suo sguardo assumesse un'aria meno ostile e più cordiale e gustò con soddisfazione l'espressione intimidita dell'altra ragazza. Ma l'umana la guardò solo per qualche istante perché poi fece velocemente scivolare il suo sguardo su Caeleste.
-Qui c'è tutto quello che mi hai richiesto- disse porgendole una borsa che prontamente la corvina si mise in spalla.
-Grazie- Caeleste le porse delle monete in cambio. -Sei stata molto gentile ad ospitarci e a tenere il segreto-
-Io...- la ragazza umana le lanciò un'occhiata furtiva, -io...tieni, forse ti potrà servire- e porse alla corvina qualcosa.
Ma quando l'alata fece per sporgersi e controllare che cosa le avesse dato, la mano di Caeleste era già sparita nelle pieghe della sua giacca, nascondendo il misterioso oggetto.
Piuma inarcò un sopracciglio.
Poi la lampada del genio si illuminò e ne uscì il suo piccolo abitante dalla pelle blu. Non degnó di uno sguardo la fera, ma sorprendentemente si rivolse alla ragazza umana. -Grazie per il tuo aiuto-
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Il Mostro e la Bestia (GirlxGirl)
FantasíaDue ragazze. Due vite diverse. Non è facile la vita in un mondo in cui o si è preda o predatore. Caeleste è condannata ad un destino di morte e ha ormai accettato che il mondo non è altro che un posto crudele dove la possibilità di scegliere è solo...