43. L'ultimo desiderio pt1

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Ciaooo! Come state?

Sono consapevole sia passato molto (troppo sigh) tempo dall'ultimo aggiornamento. Grazie per la pazienza ^^"

-Vale

💀CAELESTE'S POV💀

Caeleste non riusciva a prendere sonno. Il ricordo delle labbra di Piuma sulle sue era ancora fresco.

Era passato un giorno da quella notte, un giorno da quando la corvina aveva realizzato che c'era qualcos'altro oltre al Morbo che aveva iniziato a crescere dentro di lei. Anche Ramadeus si era reso conto della nuova tensione che alleggiava nell'aria e non perdeva un istante a non prenderle in giro. E Caeleste non era sicura su chi tra di loro fosse più in imbarazzo.

Non si erano più scambiate un bacio, ma era inevitabile che accadesse di nuovo. Ogni occasione era buona per starsi vicine, accarezzarsi e abbracciarsi. Ma la passione era sempre lì, pronta a bruciare e consumare dietro l'angolo.

Eppure la cacciatrice si trovava ad esitare. E il motivo era lo stesso che l'aveva spinta a non andare oltre quella sera: per quanto volesse Piuma non poteva. Non ancora.

-Non riesci a dormire?-

Sussultò.

L'alata era entrata nella sua tenda e ora era accucciata al suo fianco, le sue ali ripiegate dietro la schiena. Nonostante le pellicce che rivestivano la tenda e quelle che l'avvolgevano come una coperta, la corvina si ritrovò a tremare.

-No- ammise. Era inutile mentire.

-Neanche io-  replicò la fera rabbrividendo. Una nuvoletta di condensa accompagnò le sue parole.

La corvina fece quello che forse avrebbe dovuto fare da quando avevano iniziato il loro viaggio per i freddi Monti Cabayan. Si strinse a lato e sollevò il lembo delle pellicce, invitando Piuma a stendersi al suo fianco.

L'alata la fissò immobile per qualche istante. Caeleste la vide deglutire per poi annuire.

Piuma si caló sotto le coperte.

-Attenta- la corvina si alzò sui gomiti e spostò delicatamente le sue ali per evitare che venissero schiacciate.

-Grazie- replicò timidamente la fera.

Ora erano entrambe sul fianco disposte l'una davanti all'altra.

Caeleste allungò una mano e tracciò i lineamenti di Piuma. Fece scorrere le dita sulla sua fronte, sui suoi occhi, sul suo naso e sulle sue guance. Guardò la fera chiudere le palpebre.

-Io...- prese a dire ma si interruppe. La corvina attese silenziosamente che continuasse.

-Io pensavo che non fosse possibile amare qualcuno dello stesso sesso-

La corvina fermò le sue dita. -Amare?- spalancò gli occhi mentre sentiva le guance pizzicare.

Piuma riaprì le palpebre e si accigliò. -Sì, amare. Non è così che si dice quando due persone stanno insieme?-

Caeleste si ritrovò a sorridere. -Sì, ma non basta stare insieme-

-Voi umani e la vostra semantica- la fera arricciò il naso. -Siete molto più complessi di noi. Date mille sfumature e significati anche alle più piccole cose-

-Due persone possono stare insieme e piacersi. E possono anche amarsi-

-Qual è la differenza tra le due cose?-

La corvina esitò. -Non ne sono sicura-

-Voi umani adorate dare nomi alle cose e poi non sapete neanche spiegarle-

Il Mostro e la Bestia (GirlxGirl)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora