☀ PIUMA' s POV ☀
-Su, vieni qui- mormorò tra se e sé osservando il piccolo animale nuotare placidamente davanti a lei. Piuma aveva i piedi in acqua, una rete rudimentale in mano e una gran fame.
Nonostante gli avvenimenti della scorsa notte continuassero a vorticarle in testa accompagnati da uno schiacciante senso di perdita, quella mattina si era svegliata di buonumore. Doveva iniziare a cambiare prospettiva: le era stata data un'opportunità, e aveva intenzione di coglierla al volo.
Due minuti dopo, il pesce girava su uno spiedo, rudimentale anch'esso, e pronto per essere mangiato.
Piuma non aveva idea di dove andare. Mentre addentava le morbide carni iniziò a pensare alle sue possibili mete. Sapeva di trovarsi in una grande e vasta foresta, ma cosa ci fosse oltre i suoi confini rimaneva del tutto un mistero per lei. La foresta era abitata da numerosi tipi di creature, ma non da umani. Aveva sentito parlare degli umani una volta: le avevano raccontato che erano creature come loro, ma senza le ali.
Piuma era scoppiata a ridere: come poteva esistere una creatura tanto strana? Davvero per spostarsi doveva camminare, quando era molto più comodo e veloce volare? La ragazza non capiva il senso di una creatura simile. Ma nonostante questo, non aveva mia incontrato degli esemplari di quella razza. Una parte di lei era intrigata, ma l'altra diffidente. Forse gli uomini abitavano oltre i confini della foresta?
Molto probabilmente.
Scosse la testa, scacciando queste vane curiosità: per ora doveva solo pensare ad allontanarsi dalla sua vecchia tribù. Doveva dare un taglio netto al passato e guardare solo in avanti, verso il futuro. Così decise che la miglior alternativa fosse quella di dirigersi verso sud, il più lontano possibile dal suo Stormo e soprattutto dal suo Nido.
***
Dopo lunghe ore di volo, Piuma individuò una piccola radura. Non era molto grande, ma il fiume che vi scorreva attraverso la rendeva un ottimo punto per sostare. Come sempre l'atterraggio fu un po' brusco, ma almeno l'erba era morbida e attutí l'impatto.
La ragazza aveva vissuto per anni in uno stato di conflittualità con il suo stesso corpo: la mancanza di un braccio dalla nascita non le aveva mai reso la vita facile all'interno della tribù. E per questo motivo aveva iniziato ad odiarsi. Ma con il passare del tempo aveva iniziato a accettare la sua mancanza e a convivere con essa. Non era facile, soprattutto quando ancora era vittima di scherno e prese in giro. L'essere figlia del capotribù di certo non l'aveva esentata, anzi, aveva reso il tutto ancora più pressante e soffocante.
Si guardò attorno con circospezione: la radura sembrava spoglia, e niente lasciava presupporre che ci fossero altre forme di vita. Tutto taceva in un'immobile tranquillità.
Si fece scivolare via questa sensazione di lieve disagio per dirigersi a passo felpato verso il ruscello per dissetarsi. Ma quando stava per rialzarsi sentì qualcosa pungolarle le ali.
Si girò, il battito accelerato e gli occhi spalancati. Fece vagare lo sguardo, fino a che non si soffermò su una piccola creatura.
Sarà stata alta due pollici. Aveva un minuscolo paio di ali, ma se quelle di Piuma erano simili a quelle di un qualsiasi rapace, quella della creatura erano più simili a quelle di una farfalla. Gli occhi erano come due minuscoli bottoncini blu che sembravano cuciti in un minuscolo volto dalle fattezze alate. La creatura aveva lunghi capelli blu che scendevano ondulati coprendo le sue nudità.
Piuma trattenne il fiato. Sapeva benissimo che creatura stesse guardando e rimase completamente rapita dalla scoperta: era raro che un membro del Piccolo Popolo si mostrasse. Di solito erano ferae che preferivano rimanere nell'ombra, e di certo non si avvicinavano a creature alte e imponenti.
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Il Mostro e la Bestia (GirlxGirl)
FantasyDue ragazze. Due vite diverse. Non è facile la vita in un mondo in cui o si è preda o predatore. Caeleste è condannata ad un destino di morte e ha ormai accettato che il mondo non è altro che un posto crudele dove la possibilità di scegliere è solo...