40. Brividi

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Un capitolo introspettivo e un po' di passaggio. Buona lettura!

☀️PIUMA's POV☀️

-Ahia!- involontariamente Piuma diede un colpo con l'ala sana in testa a Caeleste.

-Ohi!- la cacciatrice si massaggiò il punto dolorante.

-Non volevo- Piuma si strinse nelle spalle. -Se mi avessi avvertita prima di provare a togliere la steccatura...-

-Ho detto che al tre l'avrei tolta- prese a dire Caeleste.

-Allora significa che non sai contare. Perché dirmi al tre se poi hai fatto per toglierla al due?-

-Ma perché si fa sempre così- Piuma poteva sentire la cacciatrice alzare gli occhi al cielo.

-Ti ho vista-

-Ma se non mi stai neanche guardando!-

-Ehi voi due, c'è gente che sta cercando di dormire qui dentro- la voce di Ramadeus le interruppe. -Potete tacere per una volta? I vostri battibecchi mi hanno stufato- la lampada si illuminò nuovamente.

-È ora di partire- Caeleste allungò una mano da dietro Piuma e afferrò la casa di ottone di Ramadeus per scuoterla per bene.

-Ma allora!- il genio apparve scintillando nell'aria con un'espressione infastidita e le piccole braccia incrociate al petto.

Piuma cercò di nascondere una risata ma inutilmente e finì per ridere in faccia al genio.

-Tu- Ramadeus la indicò con sdegno. -Dovresti mostrare un attimo di comprensione e solidarietà-

-E perché?- chiese divertita, dimenticando il dolore all'ala.

-Perchè sei una fera, come me!-

-Non credo sia un movente valido- si inserì nuovamente nella conversazione la corvina.

-Aspetta e vedrai- sbuffò il genio prima di rientrare nella sua lampada.

-Pronta?-

Piuma sobbalzò, sentendo il fiato della cacciatrice sul suo collo. Annuì, dimenticandosi per un attimo per che cosa dovesse essere pronta. Poi avvertì il delicato tocco di Caeleste sulle sue piume. Sentì le sue dita scorrere sul suo piumaggio e per poi fare leggera pressione sulla stecca. L'alata trattenne un gemito di dolore e aspettò che la cacciatrice la liberasse tagliando con cautela i fili che tenevano salda la struttura in legno. Dopo pochi istanti finalmente Piuma non avvertì più il peso della stecca.

-Tutto a posto?- la voce di Caeleste era più roca del solito e Piuma sentì qualcosa stirarsi dentro di lei.

-Si- trovò la voce per rispondere.

-Bene- rispose la corvina senza però fare alcun movimento per allontanarsi.

Rimasero in silenzio, inconsciamente beandosi l'una del contatto dell'altra. Erano passati due giorni da quando Caeleste le aveva rivelato il suo segreto e da allora qualcosa era cambiato tra loro. Tanto Piuma cercava il contatto e la vicinanza con la cacciatrice, quanto la corvina stessa non si scostava, ma anzi, sembrava assecondare il suo desiderio. L'alata non aveva mai provato qualcosa di simile. Il suo istinto non era più in conflitto: non le sussurrava più di azzannare il bianco collo della cacciatrice ma di accarezzarlo e annusarlo.

Sentì la punta delle orecchie farsi rosse e il suo fiato fermarsi in gola.

-A cosa stai pensando?- chiese Caeleste sempre ad un soffio da lei.

-Niente- rispose in fretta scacciando la voce dell'istinto nei recessi della sua mente. Era così che ci si sentiva ad avere amici? Ci si sentiva attratti dal loro odore?

Il Mostro e la Bestia (GirlxGirl)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora