3. Piuma Spezzata

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PIUMA's POV

Il vento le schiaffeggiava il volto e l'aria le urlava nelle orecchie. Gli occhi le lacrimavano leggermente, ma si costrinse a tenerli fissi sull'obiettivo.

Distava almeno trecento piedi dal grande cerchio rosso disegnato sul terreno. Le sue ali, appiattite contro i suoi fianchi e la sua schiena le permettevano di solcare le correnti d'aria e dirigersi verso terra come un proiettile.

Duecento piedi.

-Cinquanta piedi prima apri le ali e stabilizza il battito- urlò una voce da qualche parte sopra di lei.

Piuma annuì mentalmente. Il cerchio si avvicinava sempre di più e, come le era stato insegnato, cinquanta piedi prima aprí di scatto le ali.

L'aria investí in pieno le sue piume e si sentì sbilanciare verso sinistra. Strinse i denti, mentre cercava di riacquistare un assetto verticale e a mantenere una posizione stabile.

Ma il terreno si faceva sempre più vicino e il cerchio rosso sotto di lei sempre meno distante. Dall'alto sembrava più grande, ma in realtà avrà avuto un diametro di una decina di piedi.

-Stabilizza il volo!- urlò la stessa voce di prima.

Piuma cercò, tentò con tutte le sue forze, ma un'improvvisa folata di vento la mandò fuori rotta.

Un istante dopo sentì le sue ossa venire a contatto con il terreno e le sue ali accartocciarsi su se stesse. Istintivamente si avvolse tra di esse, mentre sentiva il suo corpo continuare a rotolare, colpendo sassi e radici. All'improvviso sentì una fitta dolorosa al costato e si morse la lingua pur di non urlare.

Pochi secondi dopo si fermò: il cuore in gola e tutte le ossa doloranti.

Delicatamente cercò di aprire le proprie ali e venne subito colpita da un fascio di luce. Strizzò gli occhi, ma due secondi dopo un'ombra si staglió sopra di lei.

Piuma sapeva benissimo a chi apparteneva e nascose una smorfia.

-Non andava bene, per niente. Perché continui a sbagliare?-

Piuma cercò di rimettersi sui suoi piedi. I muscoli le bruciavano da morire e presto nuovi lividi sarebbero apparsi sulla sua pelle, facendo compagnia a quelli già vecchi.

-Il Rito è tra due giorni Piuma, se continui così sai quale destino ti aspetterà-

La ragazza guardò le sue ali pulsare di una luce viola. Facendosi forza sul braccio destro si issó in piedi e trattenne una smorfia quando sentì un acuto dolore alle costole.

Il ragazzo davanti a lei la guardava con un'espressione accigliata. Le braccia muscolose incrociate al petto e uno sguardo carico di delusione e qualcos'altro che Piuma non riuscì a comprendere.

-Fratello- disse, mentre il suo piumaggio assumeva un colore più simile al blu che al viola. -So benissimo cosa mi aspetta se dovessi fallire, e di sicuro la tua pressione non è d'aiuto-

Piuma d'Aquila la fissò duramente. -Sto solo cercando di aiutarti-

-No- le piume sulla sua schiena pulsarono di una luce ancora più scura. -Stai solo cercando di salvare il nome della famiglia-

Suo fratello non replicò e Piuma sentì un'improvvisa ondata di tristezza assalirla. Guardò le sue piume ora nere e scosse la testa sconsolata.

-So bene di essere una delusione per la nostra famiglia, ma non è colpa mia se sono nata così-

Piuma d'Aquila fece vagare i suoi occhi verdi sull'ala sinistra della sorella, dove senza dubbio mancava qualcosa.

-Non l'ho chiesto io di nascere in questo modo- sussurrò Piuma guardando il vuoto sotto la sua spalla sinistra.

Il Mostro e la Bestia (GirlxGirl)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora