42. Piume rosso sangue

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😏

💀CAELESTE's POV💀

Le labbra di Piuma erano calde e morbide contro le sue. Accendevano un fuoco che si diramava, spazzando via ogni cosa. Divorava mentre un ruggito dal profondo della sua anima si sollevava. Un sentimento dormiente si destava dal letargo e bruciava tutto al suo passaggio, lasciando solo cenere e brividi.

Ma nonostante questo, tutto ciò che Caeleste sentiva e provava era Piuma

Piuma e solo Piuma.

Le piume dell'alata le coprivano come un drappo rosso calato su di loro. Le abbracciavano, schermandole dal mondo esterno.

E sotto quell'abbraccio caldo e pulsante di luce le due ragazze si baciavano. 

Inizialmente i movimenti della fera erano esitanti, ma poi quando Caeleste aveva iniziato a reciprocare il bacio qualcosa era cambiato. La cacciatrice poteva sentirlo nel modo in cui le sue labbra si dischiudevano, nel modo in cui la sua lingua le accarezzava il labbro inferiore e nel modo in cui la presa sul suo viso si faceva sempre più salda.

Dopo interminabili e sospesi attimi le due ragazze si staccarono. I loro occhi si incastonarono gli uni negli altri. Entrambe avevano il respiro affannato mentre i loro petti si sollevavano velocemente in un disperato tentativo di far tornare aria nei loro polmoni.

Caeleste era senza parole. E forse anche Piuma.

Sentì i muscoli delle sue guance tendersi in un sorriso. Allungò le mani e le posò sui fianchi di Piuma. La ragazza non si scostò ma sembrò accogliere il contatto sospirando.

-Io...- ma venne interrotta.

La cacciatrice fece scontrare i loro corpi e permise alle loro labbra di rincontrarsi di nuovo in quella loro danza primordiale. Piuma intrecciò le gambe attorno alla sua vita e subito le braccia di Caeleste corsero a sostenere il suo corpo. Sapevano entrambe che sotto la superficie dell'acqua non c'era nulla a dividerle, nessuna veste, ma solo pelle contro pelle. Continuarono a baciarsi, ad assaggiare questo nuovo lato di loro.

La corvina chiuse gli occhi per poi riaprirli di scatto quando sentì le labbra di Piuma spostarsi per tracciare una scia di baci umidi dalla mandibola fino al suo collo. Sentì il fiato mozzarsi in gola mentre inconsciamente affondò le unghie nelle pelle della fera. Poteva avvertire le punte dei canini di Piuma sfiorare la sua giugulare e questo bastò a mandarle in fiamme ogni nervo.

Inclinò la testa all'indietro, dando così maggior accesso all'altra donna. Ad un certo punto sentì la presenza di quel soffice contatto sparire, fece per protestare ma ogni lamentela le morì sulle labbra nel momento in cui sentì i denti di Piuma affondare nella sua carne.

L'aveva morsa!

Un suono gutturale che non sapeva di essere in grado di emettere proruppe dalla sua gola mentre dolore e piacere si intrecciavano tra loro. Aumentò la stretta sull'alata mentre un'ondata di brividi si diramava dal suo collo. Adesso la fera aveva ricominciato a baciarla, percorrendo a ritroso la scia umida fino alle sue labbra. Quando si scontrarono ancora una volta Caeleste permise ad ogni sentimento e emozione di trasparire, infuse ogni cosa in quel bacio. Piuma rispose con altrettanta foga.

Si staccarono di nuovo. L'alata permise alle sue ali pulsanti di schiudersi, rivelando a loro il cielo con le sue stelle e il suo spicchio di luna. La cacciatrice guardò rapita le piume lampeggiare del colore del sangue e si ritrovò a deglutire quando vide lo stesso liquido bagnare le labbra della fera davanti a lei. Quello era il suo sangue, il sangue del morso, il sangue che ora colava dalla ferita del suo collo. Caeleste sentì le ginocchia farsi molli mentre la sensazione di calore aumentava in lei, nel suo basso ventre.

Piuma la guardava con uno scintillio negli occhi che non le aveva mai visto. Seguì con la coda dell'occhio il movimento della sua unica mano, che portò esattamente sopra il suo cuore. La corvina sapeva che l'alata poteva sentire quanto forte martellasse. La ragazza lasciò la mano ferma sul suo petto e Caeleste si ritrovò a sospirare. L'alata era ancora in braccio a lei, le sue gambe attorcigliate attorno alla sua vita e le braccia della corvina ancora strette a sorreggerla.

L'acqua intorno a loro rifletteva i bagliori rossastri delle piume che si riversavano anche sulle nuvole di vapore.

Caeleste non sapeva perchè si fossero fermate, ma qualcosa aveva iniziato a frapporsi tra loro. Appoggiò la sua fronte contro quella di Piuma. Diversamente dal resto era fredda e questo riuscì ad allievare le fiamme che scorrevano nelle sue vene.

Non aveva niente a che fare con il Morbo. Era completamente diverso. La malattia la paralizzava in una stretta di ghiaccio, risucchiava le sue energie e le sibilava striscianti parole malevole all'orecchio. No, quello che stava provando adesso era vita, un risveglio dopo un lungo sonno, energia nella sua forma più pura. Passione ma anche qualcos'altro di molto più fragile e delicato.  

Le punte dei loro nasi si sfioravano, mentre i loro respiri erano ancora accelerati. Caeleste iniziò ad accarezzare la pelle di Piuma e strinse i loro corpi in un abbraccio ancora più forte.

Non avrebbero continuato oltre, ed entrambe lo sapevano. 

-Non così- sussurrò affondando il viso nell'incavo del collo di Piuma.

Sentì l'alata svincolare il suo braccio dai loro corpi congiunti e poi avvertì una mano posarsi sulla sua testa. -Lo so- mormorò baciandole la chioma.

Un sentimento fiorì in Caeleste, diverso dalla passione di prima, ma altrettanto intenso. Non si era mai sentita più al sicuro come in quel momento. E in quell'istante credette alla promessa di Piuma, credette ad una soluzione e credette in un futuro.

Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe bastato un salice, una rete e una ragazza dalle ali rosso sangue a farle ritrovare la speranza.

Chi lo avrebbe mai detto che avrebbe ritrovato qualcosa e qualcuno per cui lottare.

***

NA

Un capitolo più corto del solito ma decisamente importante!

Ma nooon temete, ci sarà presto altra azione ehe

Ci avviciniamo sempre più alla fine della prima parte ^^

-V⭐

Il Mostro e la Bestia (GirlxGirl)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora