CAPOTOLO 32

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Pov kook

Arrivai a casa e sentii i miei parlare in cucina.

<chiediamolo al massimo non vuole rispondere!> sentì dire da papà.

<forse non era nemmeno lui> disse invece mamma.

Mi stranii.

<ciao, sono a casa> entrai in cucina salutando mamma con un bacio sulla guancia per poi posare il borsone a terra e sedermi insieme a loro attorno al tavolo.

<com'è andata?> chiese mia madre.

<tutto bene, a voi? Vi ho sentito parlare ma non ho capito che dicevate!>

<oh no no stavamo solo...> iniziò mamma.

<stavamo cercando di capire se era taehyung il ragazzo che l'altra volta all'incontro tuo veniva insultato> intervenì papà.

<avete visto quando lo stavano prendendo in giro?> chiesi.

Mi impanicai leggermente, non volevo che pensassero male di tae per come lo chiamano.

<abbiamo visto e sentito dei ragazzi che lo prendevano in giro ma non eravamo sicuri fosse taehyung> disse mamma.

<perché quei ragazzi gli dicevano quelle cose?> chiese poi papà.

<perché sono degli idioti! Tutta la scuola lo prende in giro e lo chiama...> mi bloccai non volendolo dire per poi sospirare.

<gli danno fastidio per il modo in cui si veste e perché è gay> continuai.

<è proprio vero che al mondo ci sono molti idioti!> commentò mamma.

<quelli erano dei vostri compagni?> chiese papà.

<sono quelli che gli danno più fastidio> dissi infastidito.

<mi dispiace... Povero piccolo> si rattristì un pò mamma.

Poco dopo passammo a parlare di altre cose.

<quando ce lo fai conoscere?> chiese mamma parlando di tae.

<lo posso invitare qui a casa se volete>

<ovvio che vogliamo! Vogliamo vedere bene chi è che ti ha lasciato quei segni> ammiccò papà.

Risi per poi recarmi in camera mia per prendere un cambio andandomi dopo a fare la doccia.

La serata la passai tranquilla mentre la mattina dopo mi ritrovai a correre per arrivare in orario davanti casa di tae.

<che succede?> mi chiese il piccolo vedendomi appunto correre per andare verso di lui.

<nulla.. Ero solo in ritardo> risi andandolo a baciare.

Aveva una gonna bianca con delle calze nere, probabilmente gli erano passati i succhiotti sulle cosce mentre sul collo ancora no.

<senti... I miei vogliono conoscerti> dissi, tanto vale dirglielo ora.

<eh? Cosa? Davvero? Perché? No non sono pronto! Quando? Non sono pronto comunque!>

<hey calmati!> risi bloccando quel flusso di domande ed affermazioni <vogliono solo conoscerti>

Lui annuì.

<quando?> chiese.

<quando vuoi e quando sei libero!> risposi.

<oggi sono libero però n->

<ok allora oggi vieni a casa mia e passiamo il pomeriggio insieme così li conosci> dissi.

Lo stavo prendendo in giro, i miei genitori oggi sarebbero arrivati tardi.

<no! Non è vero! Ho da fare con... Con mia madre, si! Con lei> risi baciandolo.

<sto scherzando, se vuoi possiamo stare un pò insieme a casa mia, i miei tornano tardi a casa oggi>

<uffa! Non va bene che mi prendi in giro> mise un broncio.

<dai leva quel broncio!> dissi e lui mi lasciò la mano.

<no> rispose continuando a camminare a braccia incrociate.

<taetae..> lo chiamai. Nulla, non si girò.

Lo presi dai fianchi e lo appogiai al muro che stavamo passando.

Mi appropriai subito delle sue labbra mentre lo tenevo contro il muro.

<koo-mm..> mugugnò.

<ancora arrabbiato?> chiesi, o meglio, sussurrai al suo orecchio.

<no> abbassò la testa arrossendo.

Glie la alsai con una mano e lo baciai ancora ma a stampo.

Arrivammo finalmente a scuola ed entrammo in classe facendo poi lezione.

Una volta che finimmo anche di mangiare in mensa, andammo verso casa.

<allora vuoi venire da me?> chiesi.

<non ci sono i tuoi vero?> domandò ancora.

<no, arrivano a ora di cena> affermai, lo vidi annuire e poi mi diede conferma.

Scrisse un messaggio ai suoi genitori per avvisarli e andammo direttamente a casa mia.

Lo portai in camera e io mi stesi direttamente sul letto buttando lo zaino da una parte indeterminata della stanza.

Tae rise per poi stendermi sopra di me.

<non vuoi fare niente?> chiese lui.

<mm.. Io un'idea ce l'avrei> ghignai e mi girai facendo ritrovare tae sotto si me.

<cosa?> chiese.

Andai direttamente a baciargli il collo.

<dai che pervertito!> esclamò dandomi un colpetto scherzoso sulla spalla.

<perché? Voglio solo baciarti> mi morsi il labbro inferiore.

Vi avverto.. Il prossimo capitolo sarà smut per la gioia di lethingsdikookie

Ciauu (∩_∩)

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora