CAPITOLO 8

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Pov tae

Eravamo appena usciti dalla palestra, siamo arrivati a buon punto della coreografia che mi stava insegnando, got that boom (secret number) davvero carina, avevamo riso e scherzato sia per il ballo sia per cose totalmente a caso.

Stiamo per strada, l'allenamento dei ragazzi non era ancora finito quindi avevamo deciso di andare da loro.

Non erano molto distanti le due palestre quindi ci arrivammo velocemente.

<che facciamo? Entriamo?> chiese ed io annuì.

Entrammo e vedemmo alcuni ragazzi allenarsi mentre altri stavano anche parlando mentre prendevano un sorso d'acqua.

Stavamo cercando i ragazzi con lo sguardo rimanendo sempre all'ingresso.

<sono lì> dissi a yoongi indicandogli un punto un pò più distante da dove eravamo noi.
Stavano prendendo la loro roba, immaginai avessero appena finito l'allenamento.

Pov kook

<ci sono yoon e tae!> ci informò Jin.

Alzai lo sguardo e li vidi vicino l'entrata a parlare tra di loro e a salutarci non appena arrivati a guardare nella nostra direzione.

Sorrisi vedendoli, più che altro sorrisi a tae.

Aggrottai un'attimo le sopracciglia, mi sembrava un pò diverso da questa mattina. Ci pensai un'attimo, avevano cambiato i vestiti tutti e due.

Portavano entrambi una maglietta nera, yoongi poi aveva dei pantaloni lunghi sempre neri e tae invece aveva dei pantaloni che.. Ok non ci devo pensare... Gli stanno da dio però!

<andiamoci a salutare così poi ci cambiamo> disse namjoon avvicinandosi a loro.

<come è andata?> gli chiese hobi cercando di abbracciarli ma si scansarono entrambi portando le mani avanti per mantenere una certa distanza, ridemmo leggermente.

<bene ma ora andatevi a cambiare!> disse quasi frettoloso yoongi.

Ridemmo ancora e andammo nello spogliatoio.

Una volta finito, sia di cambiarci che lavarci,  uscimmo andando di nuovo dai ragazzi.

<Hey allora da quanto eravate arrivati? Non vi abbiamo visto> chiese jimin andando ad abbracciare yoongi per poi lasciargli un bacio sulla guancia.

Uscimmo dalla palestra e iniziammo ad incamminarci verso le nostre case.
Come sempre nell'ultimo tragitto di strada eravamo solo io e tae.

<com'è andato l'allenamento?> mi chiese.

<tutto apposto ma ancora usiamo i sacchi> risposi.

<ancora? È il secondo allenamento che fate> disse scherzando.

<vado di fretta io!> mi presi in giro da solo. Ridemmo e arrivammo davanti casa sua.

<ci vediamo domani> disse salutandomi, mi diede un bacio sulla guancia e corse dentro casa, io restai un'attimo impalato quasi come un deficiente.
Una volta risvegliato presi a camminare anche io.

La mattina seguente mi svegliai senza la sveglia, in effetti mi ero svegliato prima, mi preparai con estrema calma ed uscì di casa, ovviamente in anticipo.

Arrivai davanti casa di tae e lo aspettai, non volevo suonare, non volevo dargli fretta e poi se cerano i genitori.... Meglio di no!

Lo aspettai tranquillamente appoggiato al muretto che delineava il piccolo giardino della casa con il telefono in mano a cazzeggiare su qualche app.

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora