CAPITOLO 35

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Pov kook

Era domenica, sia nam che hobi avevano fatto i loro incontri ed erano andati benissimo.

Entrambi avevano vinto ma come sempre i lividi dell'incontro si sentivano.

Erano le 15 e 30 ed ero passato a prendere tae a casa  sua per andare insieme in palestra.

I miei sarebbero venuti dopo per l'inizio, come sempre del resto.

Camminammo verso la palestra ed entrammo trovando già gli allenatori.

Andai nello spoiatoio e mi cambiai andando subito dopo a riscaldarmi mentre il mio avversario si preparava.

<come ti senti?> mi chiese tae sedendosi sulla panchina davanti a me mentre io mi trovavo a terra per fare riscaldamento.

<normale> risi.

Si mise le mani sotto le cosce scoperte e continuò a guardarmi.

<se continui a guardarmi così non mi concentro> dissi guardando tae con fare provocatorio.

<dai> si lamentò distogliendo lo sguardo da me.

Ridacchiai e continuai il riscaldamento.

Mezz'ora dopo iniziarono ad entrare tutti gli spettatori e io mi avvicinai al ring così da sentire i consigli degli allenatori.

Tae andò vicino ai ragazzi prendendo posto.

Entrambi gli allenatori mi diedero delle indicazioni per l'incontro che iniziò subito dopo.

Come sempre feci attaccare lui per primo, mi diede un pugno che schivai facilmente per poi continuare io con un calcio.

L'incontro proseguì bene ma avevo preso comunque un paio di colpi forti.

<mm..> ringhiai quasi di dolore quando con un pugno dato all'avversario mi si piegò un pò il polso.

Fortunatamente avevo le bende...

Non pensai al dolore alla mano destra e continuai con la sinistra finendo così l'incontro.

Mi avvicinai agli allenatori che mi chiesero subito come stavo, avevano visto che mi ero fatto male.

<tutto ok> risposi per poi scendere e trovarmi un tae sorridente che mi venne ad abbracciare.

<stai bene?> mi chiese anche lui, non perché aveva visto quel gesto tecnico sbagliato ma perché si preoccupava a prescindere.

<si piccolo> lo baciai.

Gli dissi di andare nel mio spogliatoio mentre io andavo dai miei.

Mi fermai a parlare un pochino con loro per poi andare negli spogliatoi da tae.

<i ragazzi sono rimasti fuori non volev-> lo bloccai con le mie labbra.

Gemette di sorpresa e gli andai a stringere i fianchi per farlo aderire al mio corpo.

<p-perché?> chiese dopo esserci staccati leggermente divertito.

<mi mancavano le tue labbra> risposi baciandolo ancora.

Andai poi verso le docce spogliandomi e facendo percorrere l'acqua sul mio corpo.

<mi sono dimenticato l'asciugamano li me lo porti?!> chiesi a tae.

<oddio!> esclamò lui per poi coprirsi gli occhi con una mano mentre mi porgeva l'asciugamano.

<che c'è?> risi <non è niente che non hai già visto> dissi per poi legarmi il panno che mi stava dando in vita.

Mi avvicinai a lui e gli levai la mano dagli occhi.

<ti vergogni?> chiesi.

Non rispose facendo percorrere per un'attimo lo sguardo su di me.

Mi morsi il labbro inferiore prendendolo dai fianchi spingendolo all'unico muro asciutto.

<c-che fai?> balbettò schiudendo le labbra.

<non posso baciarti?> chiesi con voce bassa e non aspettando risposta feci quel che avevo chiesto.

Tirai leggermente i suoi fianchi verso di me mentre facevo entrare la mia lingua nella sua bocca.

Riuscii a staccarmi e a finire di cambiarmi con non so quanto controllo.

Mi ero eccitato ed ero tentato dal prenderlo proprio in quello spogliatoio...

Uscimmo e ci fermammo a parlare con i ragazzi che erano rimasti lì.

Facemmo i tragitto insieme per poi separarci andando ognuno a casa sua.

Avevo lasciato tae a casa sua dopo averlo salutato andando poi alla mia.

Entrai a casa e mi fiondai in cucina direttamente per prendere il ghiaccio.

Stetti per una decina di minuti buoni con il ghiaccio sul polso destro mentre mamma continua a riempirmi di domande.

<ho solo dato male un pugno..> spiegai <non è nulla tranquilla> cercai di farla calmare.

<ok va bene ma se ti fa ancora male->

<tranquilla> la interruppi per poi sorridergli.

Il resto della giornata, o menglio serata, passò normalmente.

Finii gli ultimi compiti che mi erano rimasti per poi cenare.

Andai in camera mia e presi due ore buone a parlare con tae tramite messaggi dandogli poi la buonanotte.

Per sicurezza presi una mia vecchia fasciatura di boxe e la strinsi sul mio polso, avrei limitato i movimenti per la notte così che sarei poi stato apposto per la giornata di domani e per l'allenamento.

Poi non avendo incontri per due settimane sarei stato più tranquillo.

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora