CAPITOLO 49

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Pov tae

Mi svegliai, avevo dormito nemmeno due ore ma decisi di scendere in salone.

<taetae> sorrise mamma.

Mi andai a sedere vicino a lei mentre papà mi rivolgeva un sorriso.

<abbiamo parlato con i genitori di jungkook...> iniziò papà mentre io mi feci più attento.

<stanno a casa dicono che è dolorante e con molti lividi> mi morsi il labbro inferiore e annuii.

<senti tae... Ci abbiamo pensato e ti togliamo la punizione a patto che non succeda più che tu salti la scuola, soprattutto senza dircelo>

<davvero?!> chiesi incredulo guardando papà che aveva pronunciato queste parole.

<si>

<grazie!> sorrisi baciando sulla guancia entrambi e andai in camera mia per cambiarmi.

Mi misi le prime cose che trovai sotto mano.

<vado da kook!> dissi prima di uscire di casa di corsa.

Arrivai davanti casa di kook e suonai il citofono, mi aprì la porta sieun facendomi entrare subito dopo salutandomi con un'abbraccio.

In salone c'erano suri e il suo ragazzo mentre il padre immaginai stava in cucina.

<jungkook è in camera sua> sorrise suri.

<vai tranquillo> affermò sieun incitandomi ad andare da kook.

Non me lo feci ripetere due volte e andai in camera del più grande, bussai ed entrai subito dopo aver avuto l'accesso dal proprietario della stanza.

<piccolo che ci fai qui?> chiese, stava sdraiato ma si mise subito seduto quando i suoi occhi arrivarono alla mia figura.

<volevo sapere come stavi e.. E mi sono preoccupato tantissimo> i miei occhi si fecero di nuovo lucidi e mi avvicinai a lui.

Mi prese entrambe le mai e la mise intorno al suo collo per farsi abbracciare.

Quando mi calmai mi staccati da lui scrutandogli il viso.

Aveva dei tagli sugli zigomi e una sfumatura leggermente violacea sotto l'occhio sinistro.

<prima che me lo chiedi.. Sto bene> sorrise.

<ma->

<niente ma! Tranquillo> mi baciò la guancia.

<vieni qui> mi tirò nel letto con lui e ci stendemmo uno di fianco all'altro.

Avevo quasi paura a toccarlo, non volevo fargli male.

<comunque.. Non eri in punizione?> chiese leggermente divertito.

<dei però me l'hanno levata> sorrisi di rimando.

<dovresti dirgli che è stata colpa mia che non sei entrato a lezione>

<non è stata colpa tua ansi... Volevi aiutarmi a non pensare a quei ragazzi quindi ti dovevo ringraziare ancora di più>

<mi basta solo che sei felice piccolo> mi baciò le labbra in modo dolce e lento.

Sorrisi nel bacio e andai ad approfondire il nostro contatto.

Ci staccammo per poi riposarci parlando un pochino a caso.

<che ne dici se rimani a dormire qui con me oggi?> domandò.

Chiesi ai miei e dopo una loro risposta positiva sorrisi contento.

Cenammo tranquillamente, la sorella di kook mi fece tante domande per capire come me la cavo a scuola, cosa faccio nel tempo libero e tutte queste cose.

Devo dire che mi trovo bene e sono simpatici, i genitori li avevo già conosciuti quindi mi mancava la conferma dalla sorella.

Finimmo e io e kook tornammo in camera.

<ti sei disinfettato le ferite vero?> chiesi parlando dei taglietti che aveva sugli zigomi.

Lui annuì solamente per poi sorridermi mentre si sdraiava sul letto.

<i lividi invece? Ci hai messo qualcosa?>

<no quelli no> rispose <dovrei metterci quella cosa ma la metto domani>

Feci un sospiro e ridacchiai.

<ho capito> risi <alzati la maglia te la metto io> persi la pomata sul comodino e presi la maglia del più grande, che si era appena levata, e la posai ai piedi del letto.

Mi misi a cavalcioni su di lui e aprii la pomata iniziando poi a spalmarla sui suoi lividi cercando di non fargli male.

<fa male?> domandai dopo aver fatto i due più grandi che stazionavano sul suo addome.

<no piccolo> rispose calmo.

Stavo per continuare sugli altri lividi ma mi bloccò prenfendomi dal mento facendomi arrivare davanti al suo viso.

Si morse le labbra e mi baciò.

Ci staccammo quasi subito ma si capiva che quel bacio era desiderato.

Sorrisi e continuai per poi cambiarmi prendendo una maglia di kook come pigiama e mi stesi di fianco a lui sul letto.

Ci addormentammo subito, io con solo la sua maglia addosso e lui con solo dei pantaloni di tuta.

Per tutta la notte rimanemmo abbracciati, sentivo il suo respiro sul mio collo e mi sentivo a casa... Mi sentivo protetto tra le sue braccia.

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora