CAPITOLO 40

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Pov kook

Sono passate due settimane precise dell'incontro con i genitori di tae e quelli miei, ormai erano diventati amici e i miei avevano invitato hyuna e jongin al mio incontro di oggi.

Era sabato e tae aveva passato la mattina con yoongi e jackson a fare le prove di ballo.

Avevano aderito alla gara che si terrà per beneficienza il mese prossimo ma giovedì avrebbero avuto un porovino.

Non si vinceva nulla ma intanto i "giudici" della gara decidevano se potevano partecipare o meno.

Il tema era libero alle audizioni ma se venivano presi allora dovevano seguire le istruzioni e indicazioni dei giudici.

Io volevo entrare nella palestra con loro a vedere le prove ma venni beatamente cacciato fuori insieme a jimin.

Ora stavamo mangiando tutti e cinque insieme in un localetto vicino la palestra pernpoi finire e tornare tutti a casa.

Con jimin e yoongi ci saremmo visti dopo al mio incontro mentre con jackson lunedì a scuola.

Tae venne a casa mia e ci riposammo un pochino sul mio letto.

<è possibile che io sia sempre più nervoso di te?> chiese <ogni volta prima di un tuo incontro sono nervoso> continuò spiegando.

<perché sei nervoso?> domandai.

<non lo so... Forse mi preoccupo troppo...> disse quasi vago <non mi piace quando ti colpiscono> affermò. Ridacchiai.

<dai non ridere!> mi diede un colpetto sul braccio e seppellì la testa nel mio petto.

<mi piace quando ti preoccupi ma stai tranquillo ok?!> gli baciai la guancia andandogli ad accarezzare i fianchi.

<ok> fece quasi una voce infantile appropriandosi delle mie labbra.

Arrivarono, tra coccole e baci, le 16 e dovetti iniziare a prepararmi per andare all'incontro.

Misi l'occorrente nel borsone salutando poi i nostri genitori che stavano parlando al piano di sotto.

Ci avrebbero raggiunti dopo quindi io e tae iniziammo ad andare in palestra.

<sei in forma kook?!> mi chiese il presidente della società appena mi vide entrare.

<in formissima!> sorrisi gasato.

Lui rise seguito da tae e mi andai a cambiare negli spogliatoi raggiungendo gli allenatori che già conoscevano l'avversario.

Mi avevano dato consigli e dritte già da subito così non mi sarei fatto prendere di sorpresa.

Non sarebbe stato un'incontro difficile per questo stavano abastanza tranquilli facendomela vedere un pò come un'allenamento.

Con calma iniziai il riscaldamento sotto l'occhio attento di tae.

Pov tae

L'incontro di kook stava per iniziare e io mi sedetti su una delle sedie aspettando proprio l'inizio.

I ragazzi avrebbero ritardato di qualche minuto quindi non mi preoccupai della loro assenza e mi beai della vista di look senza maglia che si stringeva le bende sulle mani.

<tae!> mi sentii chiamare, mi girai e vidi i miei genitori che seguivano sieun e yongseok.

I genitori di kook, soprattutto sieun, mi salutarono abbracciandomi.

Si sedettero di fianco a me e subito dopo l'incontro iniziò.

Gli allenatori di jungkook hanno detto che è facile ma lui ha preso alcuni colpi forti che non ero riuscito a vedere.

Ad ogni incontro avevo paura si facesse male...

<siii!> esultarono sia mio padre e quello di kook quando finalmente l'incontro finì e l'avversario stava a terra.

<grande!> sentii esultare anche i ragazzi.

Mi girai vedendoli in piedi col sorriso sul volto, namjoon e seokjin che avevano le braccia alzate me tre hobi che saltellaca sul posto esultando ancora.

Era tutto normale quindi.. Si gasavano tutti dopo una vittoria del proprio amico.

Mi avvicinai al ring e aspettai che kook scendesse per poi saltargli addosso abbracciandolo.

<piccolo> disse staccandosi da me.

Mi avvicinò più a lui e prese le mie labbra tra le sue venendo poi staccati da un colpo di tosse.

<per questa volta faccio finta di nulla> disse l'uomo che aveva appena tossito... Mio padre.

<bravo jungkook!> esclamò mia mamma salutandolo successivamente.

<grazie> rispose sorridendo.

Subito dopo andò negli spoiatoi per cambiarsi ed uscì venti minuti dopo con i capelli unidicci di acqua e dei vestiti puliti con il suo borsone.

Tornammo tranquillamente a casa a piedi insieme ai nostri genitori che camminavano qualche metro più avanti a noi.

<come ti senti?> chiesi a kook prendendogli meglio la mano.

<un pò dolorante ma è normale> rispose staccando le mani andando a stringermi il fianco.

<devi riposarti e rilassarti così ti passano i dolori>

<mi fai rilassare tu?> chiese con un filo di malizia che mi faceva arrossire.

Gli andai a pizzicare il braccio ricevendo una risata in risposta.

<dai tranquillo> sorrise dandomi un bacio sulla guancia.

<mi sono imbarazzato ma non ho detto che non voglio!> ribattei stuzzicandolo.

Lo vidi mordersi il labbro inferiore e io approfittandomi del suo contatto facile scivolare la sua mano più sotto, verso il sedere.

<non provocarmi piccolo> mi sussurrò nell'orecchio.

Questa volta fui io a mordermi il labbro.

Dopo questo stuzzicarci un pochino a vicenda dovettimo staccarci.

Eravamo arrivati davanti casa mia e ci salutammo tranquillamente mentre i miei entravano e i suoi continuavano a camminare per lasciarci un pò da soli.

Ci augurammo la buonanotte ed io entrai in casa.

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora