Pov kook
<come sta?> chiese riferendosi a mamma.
<sta bene gli stanno mettendo un paio di punti sulla mano> risposi tranquillamente baciandogli poi la guancia.
<ma mi spieghi che ci fai qui? E come lo sai? Non ti ho ancora scritto nulla> ridacchiai leggermente.
<mio padre> rispose felice <mi ha chiamato subito dopo che ha portato sieun dentro la stanza> spiegò.
Mentre stavo parlando con tae sentivo lo sguardo di yugyeom e suri addosso.
<c'è anche tuo padre?> chiese <mi sembra maleducato non salutarlo..>
Mi ero allontanato un pò da loro andando incontro a tae.
<in realtà ci sono anche suri noona e il suo ragazzo> informai.
<quello che ti ha accompagnato stamattina?> chiese.
<si lui> lo baciai poi a stampo e gli presi la mano <ti va di conoscerli?> domandai.
<va bene ma... Ma non dicono nulla di me?>
<perché dovrebbero dire qualcosa?> mi stranii.
<p-perché magari non gli piaccio..> rispose si portò la mano libera a coprirsi la pancia, la maglietta glie la lasciava scoperta.
<puoi stare tranquillo ok?> gli sorrisi dolcemente.
Con tutte le prese in giro subite ha molte insicurezze.
<dai vieni> lo tirai leggermente e camminammo verso papà, suri e yugyeom.
<taehyung! Che succede? Come mai stai qui?> chiese papà preoccupandosi.
Era l'unico dei tre che non si era accorto del suo arrivo.
<mio padre mi ha chiamato quando è uscito dalla stanza di sieun e volevo sapere come stava...> spiegò.
<non è nulla di preoccupante ma suri e kook si sono preoccupati molto> disse l'uomo rivolgendomi poi un sorriso.
Vidi yugyeom squadrare da capo a piedi tae... Non sapevo a cosa stesse pensando ma sperai a nulla di negativo.
Suri si presentò subito con un sorriso smagliante.
<finalmente ti conosco>
<io sono yugyeom> sembrava quasi forzare un sorriso.
<p-piacere di conoscervi> rispose abbassando la testa forse sentandosi in sogezione.
Non parlammo più, dopo le presentazioni ci rimettemmo seduti.
Portai tae a sedersi sopra di me per farlo stare comodo, immaginai aveva preso qualcosa per il dolore come faceva ogni volta.
<lo sai che non c'era biscogno che venivi> dissi.
<volevo io.. Papà ha detto che gli dovevano mettere i punti e mi sono preoccupato> affermò, stava giocando con il tessuto dei suoi jeans strappati.
Aveva i pantaloni lunghi anche se erano talmente strappati che sembrava stesse in pantaloncini.
<cosa mi volevi dire prima? Mi hai mandato un messaggio> chiese parlando del messaggio che gli avevo mandato a casa.
<mamma voleva che venissi domani a cena da noi perché suri noona ti voleva conoscere> risi mentre mia sorella si mise seduta di fianco a me.
<non prendermi in giro kook!> esclamò lei fintamente offesa.
<kook ti ricordo che mi hai voluto conoscere per forza la prima settimana che mi sono messo con suri> rise invece yugyeom.
<si ok> mi arresi.
<allora kook non ci ha detto nulla quindi... Come vi siete conosciuti?> chiese mia sorella più interessata che mai.
<siamo in classe insieme> risposi io.
Sapevo non volesse parlare delle prese in giro che subiva e subisce.
<immagino quanto starete attenti alle lezioni> rise papà.
<non sapevo stessi qui tae> ci bloccò una voce.
<volevo sapere c-come stavi...> rispose, mamma sorrise.
<come stai?> chiesi.
<tutto apposto state tranquilli> rispose sia a me che alle domande silenziose degli altri.
<meno male> affermò papà, si alzò e lasciò un bacio sulla guancia a mamma e ci alzammo tutti.
<tae vieni con noi? Ti portiamo noi a casa?> domandò mamma.
<no no vado a piedi non c'è problema> sorrise.
Non ero per nulla d'accordo e stavo per esprimerlo a voce ma papà mi precedette.
<è tardi ed è pericoloso andare in giro di notte, soprattutto da solo>
<va bene ma non c'era bisogno davvero..> disse per poi iniziare a seguirci verso il parcheggio dove c'era la macchina.
Eravamo quasi arrivati quando un paio di ragazzi ci sorpassò dando una forte spallata a tae rischiando di farlo cadere.
<guarda dove vai puttana> ringhiò lo stesso ragazzo girandosi verso di tae.
Mi parai davanti a lui per proteggerlo ma riuscì a spingerlo ancora.
<ma allora è vero che vi frequentate anche fuori scuola> disse sempre lo stesso mentre l'altro che non aveva ancora parlato si avvicinò a tae.
<sai... Dicevano che la puttana si era trovato qualcuno ma stentavamo a crederci> risero entrambi.
<adesso mi avete rotto!> esclamai e mi trovai a spingerli lontano da tae.
<senti.. Tra un paio di settimane quando ti sarai stancato del tuo cane da guardia passa da noi> se ne andarono subito dopo aver mandato un'altra frecciatina al più piccolo che ora aveva le lacrime agli occhi.
<i-io... Scusate...> disse con voce tremante.
<stai tranquillo tesoro> mia sorella e mia madre erano andati ai suoi lati e gli stavano accarezzando le spalle per rassicurarlo.
Continuammo a camminare verso la macchina per poi salirci e iniziare a tornare a casa.
Tae si era calmato quasi del tutto ed arrivammo di fronte casa sua.
<hey!> lo chiamai prima che se ne andasse <ci vediamo domani e non pensare a quei cretini ok?>
Lui annuì un pochino insicuro e salutò i miei genitori entrando poi in casa.
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BOXER AND ANGEL ¦kookv¦
FanfictionE se jeon jungkook, lottatore di boxe appena trasferitosi a seoul, salvasse kim taehyung dai suoi bulli per strada e poi si ritrovassero nella stessa scuola, o meglio nella stessa classe, il primo giorno di kook? I due faranno amicizia subito ma co...