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Seul, Korea

(I can't believe it, Cyn)

Il giorno seguente Jeongin stava finendo i compiti, ma non si stava concentrando abbastanza perché l'unico pensiero fisso era Hyunjin, Hyunjin Hyung. Era ancora confuso per quello che era successo ieri, ancora frastornato per il bacio. Avrebbe voluto baciarle per sempre quelle labbra, non si sarebbe mai stancato di farlo.

I suoi genitori non litigavano da un po' entrambi troppo occupati con il lavoro. Il lavoro era l'unica soluzione per non litigare e urlare tutto il tempo, ma in questo modo passavano poco tempo insieme a Jeongin.

In casa sua non c'era nessuno Jeongin si stava annoiando a morte. Continuava a rigirarsi la penna tra le mani.

Hyunjin lo stesso, si stava annoiando e si stava costantemente lamentando della sua vita in modo drammatico. Così decise di fare una visita al suo vicino. Era stato letteralmente cacciato da Seungmin che voleva guardare la TV in pace invece di subirsi le sue drammatiche lamentele.

"Vattene dal tuo fidanzato" Sputò l'amico cercando di godersi la partita in pace

"Non è il mio fidanzato, non ancora" Borbottò seduto accanto a Seungmin

"Bene, ora vattene dal tuo quasi fidanzato e non fare nulla di illegale, è ancora un bambino" Lo avvertì

"Non è un bambino" Disse Hyunjin prima di dirigersi verso la casa del suo "quasi fidanzato"

"Non fare niente di illegale lì dentro!" Gridò Seungmin. Il corvino alzò gli occhi al cielo e proseguì verso l'appartamento e suonò il campanello.

Jeongin non se l'aspettava e infatti corse ad aprire in pigiama ritrovandosi il suo Hyung. Hyunjin lo squadrò un po' accorgendosi che il ragazzo non si era accorto di essere in pigiama, tra l'altro quello di Pokemon. Appena Jeongin se ne accorse chiuse la porta in faccia al corvino.

Merda

Aprì la porta subito dopo, non era educato chiudere la porta in faccia alle persone.

"Ciao Hyung" Salutò il moro con un piccolo rossore sulle guance

"Ciao Jeongin, posso entrare?" Chiese il maggiore

"Certo entra" Jeongin gli fece spazio togliendosi da davanti alla porta.

"Vieni andiamo in camera mia" Ancora una volta lo trascinò nella sua stanza. Hyunjin si sedette sul bordo del letto. Tra i due c'era un silenzio imbarazzante e Hyunjin decise di spezzare.

"Hai un bel pigiama" Commentò notando i pantaloni con la fantasia di Pokémon. Jeongin arrossì all'istante e distolse lo sguardo.

"Hyung?" Lo richiamò il più piccolo sedendosi accanto a Hyunjin

"Hm?"

"Noi, ecco, noi cosa siamo?" Chiese timidamente torturandosi il labbro inferiore per l'ansia della risposta.

"Saremo quello che vuoi tu" Gli prese le mani e lo avvicinò a se, iniziando a giocare con le sue mani.

"Oh, quindi...non lo so" Rispose insicuro abbassando la testa. Non sapeva se voleva effettivamente una relazione, andiamo chi stiamo prendendo in giro, certo che la voleva. Ma non era ancora pronto.

"Non devi sentirti obbligato, possiamo aspettare" lo rassicurò il maggiore accarezzandogli i palmi lisci.

"Ecco, io lo voglio, ma non mi sento ancora pronto" Ammise il moro mordendosi il labbro inferiore. No si rendeva conto che in quel modo stava facendo impazzire il corvino che aveva posato lo sguardo sulle sue labbra rosee.

THE BOY NEXT DOOR hhj.yjnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora