Seul, Korea
Jisung tentò di scendere dall'albero vicino alla finestra senza fare troppo rumore, i suoi dormivano e nonostante il russare rumoroso di suo padre potevano benissimo sentirlo uscire dalla finestra.
Minho lo stava aspettando con ansia, non si erano visti da ben tre giorni e gli era mancato da morire.Jisung si affacciò fuori dalla finestra Vedendo la figura di Minho che lo aspettava. Il castano mise un piede fuori dalla finestra aggrappandosi al ramo dell'albero accanto ad essa. Fece attenzione a non cadere, ora il problema era scendere giù.
"Salta, ti prendo io" Disse Minho a bassa voce, da essere sentito dal ragazzo.
"No" Ribatté Jisung pensando che buttarsi sarebbe stato pericoloso, e si sarebbero fatti entrambi male.
"Ti fidi di me?" Chiese il moro aprendo le braccia, Dopo un po' di ripensamenti il castano annuì accettò buttandosi dal ramo cadendo dritto nelle braccia di Minho cacciando un piccolo urlo
"Vedi è andato tutto bene" Lo rassicurò il Minho sorridendo. Jisung si sciolse a quel sorriso, era così fottutamente bello. Il castano notando la loro estrema vicinanza arrossì leggermente colorando le sue guance di un leggero rosa. Minho notandolo non poté che pensare che fosse adorabile
"Adorabile" Sussurrò a se stesso, Jisung lo sentì, ma fece finta di niente. Non voleva mettersi in ulteriore imbarazzo, ma gli angoli della bocca si curvarono in un piccolo sorriso.
"Mi sei mancato" Disse Minho accogliendo il ragazzo in un abbraccio, Jisung sorrise stringendolo forte a se, gli era mancato anche a lui.
"Allora dove andiamo?" Chiese Jisung guardandosi intorno, non c'era nessuno, dopo tutto era quasi mezzanotte e c'era poca gente i giro se non qualche macchina che vagabondava.
"Beh andiamo prima a mangiare qualcosa" Ripose il moro prendendo per mano il proprio ragazzo, intrecciando le dita tra di loro. Arrivarono in un piccolo locale aperto 24h e decisero di fare una veloce cena. Ordinarono entrambi del ramen, parlarono del fatto che Jisung aveva un cotta per il maggiore da ben 6 anni e non aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi.
"Non riuscivi a rivolgermi la parola senza arrossire e balbettavi in continuazione, l'hanno capito tutti tranne te" Disse Minho pensando a come si comportava Jisung ogni volta che si parlavano.
"B-Bhe, non è colpa mia, appena ti vedo il mio cuore inizia a fare le capriole e lo stomaco va sulle montagne russe e non torna fino al momento in cui non ti vedo più, è difficile parlare in modo normale quando tutto il to corpo è scombussolato sai" Ammise il castano arrossendo
"Quando ti sei reso conto che ti piacevo?" Chiese il moro mettendo la mano su quella di Jisung.
"In terza media, ti avevo chiesto di aiutarmi con matematica, e mi tu l'hai fatto volentieri e avevo anche preso un bel voto, quando l'hai saputo mi hai abbracciato. Credo in che quel momento sia stato il momento in cui ho capito di provare qualcosa per te" Disse Jisung ricordando a quando aveva 13 anni, era cotto di Minho sin dall'ora. Minho sorrise accarezzando la mano del castano con il pollice.
"Tu invece?" Chiese il più piccolo curioso di sapere quando Minho si fosse preso una cotta per lui
"Beh, sempre quando eri in terza media, era un sabato, tu Jeongin e Felix avevate invitato qualche amico per il compleanno di Felix, quando tutti sono tornati a casa da soli, tu avevi paura di camminare da solo nel buio e mi ha chiesto di accompagnarti a casa, non so, ma quando me l'hai chiesto il mio cuore ha saltato almeno due battiti, e mi sono sentito importante per qualcuno per la prima volta. Poi quando mi abbracciato davanti alla porta di casa tua, si credo che quello sia stato il momento in cui mi sono accorto che non mi eri per niente indifferente" Raccontò il maggiore prendendo la mano di Jisung e baciandogli il dorso.
I due finirono di mangiare e uscirono dal locale, Minho e Jisung si diressero verso la moto del maggiore, che era parcheggiata qualche isolato più avanti.
"Dove andiamo?" Chiese il castano
"Vedrai" Ripose Minho soltanto, si mise il casco e ne diede uno a Jisung. I due salirono sulla moto; Minho che davanti mentre Jisung si trovava dietro, aveva avvolto le mani sul petto del moro, e appena erano partiti aveva stretto la presa avvicinandosi ulteriormente. Minho sorrise a quel gesto spontaneo.
Viaggiarono non troppo veloce, dopo tutto Minho non voleva spaventare il più piccolo. Arrivarono a destinazione in quasi dieci minuti. Erano arrivati su una collina vuota, si vedeva quasi tutta la città e la vista era stupenda. Non c'era anima viva nei paraggi e tirava un piccolo vento che si insinuava tra i vestiti, Jisung rabbrividì dal freddo. Minho stese una coperta sedendoci sopra (?) Fece segno al castano di sedersi davanti a lui. Jisung si sedette tra le sue gambe poggiando la testa sulla spalla del moro e facendo aderire la schiena con il petto del maggiore.
Minho notò che il più piccolo stava tremando, e aveva la pelle d'oca a causa del freddo. A quanto pare la sua felpa non era abbastanza.
"Hai freddo?"
"Un po' " Ammise Jisung stringendosi le braccia in grembo. Minho prese la propria giacca e ci fece entrare dentro anche il castano. Jisung prese la mano di Minho e iniziò a riscaldarla incrociandole tra di loro.
"Sai non pensavo che ci saremmo mai messi insieme" Disse Jisung guardando la città davanti a loro.
"Perché?"
"Perché, sei stato con molte persone ed erano tutte più belle di me, inoltre pensavo che per te fossi solo un ragazzino, se non il migliore amico di Felix" Disse Jisung facendo uscire un po' di aria dalla bocca.
"Sai nessuna di quelle persone era importante quanto lo sei te, ho aspettato ben sei anni che tu facessi la prima mossa e alla fine eccoci qui. E per la cronaca tu sei bellissimo" Disse Minho sussurrando le ultime due parola, Jisung sentì le guance andare a fuoco a quel complimento, si girò verso il viso del maggiore unedo le loro labbra in un piccolo bacio. Minho posò una mano sulla guancia del castano approfondendo il bacio, picchiettò la lingua sull'labbro inferiore chiedendo l'accesso alla bocca del minore, Jisung socchiuse le labbra permettendo l'accesso. I due si presero un momento per baciarsi a vicenda approfondendo quel contatto.
Minho passò dalle labbra alla mandibola arrivando al collo dove iniziò a lasciarci piccoli baci bagnati come gli piaceva sempre fare, ma venne interrotto. Jisung si girò verso il moro iniziando a lasciare baci su tutto il collo del maggiore. Prese a succhiare una piccola parte di pelle lasciandoci un segno violaceo, non era una visibile a tutti, Jisung pensava che queste cose dovessero in qualche modo rimanere private.
I due ragazzi erano rimasti sulla collina tutta la notte ed erano tornati a casa poco dopo l'alba. Minho l'aveva accompagnato con la moto. I due scesero dalla moto parcheggiandola sul vialetto di casa di Jisung. Minho si sedette sulla moto avvicinando il suo ragazzo prendendolo per i fianchi.
"È stato bellissimo" Disse Jisung
"Ah si?" Chiese Minho mordendosi il labbro, Jisung annui alzandosi per lasciargli un bacio ultimo bacio sulle labbra.
"Ci vediamo dopo a scuola" Disse Minho lasciando un bacio sulle guance paffute del proprio ragazzo.
"Allora ciao" Disse il più piccolo avviandosi verso la propria finestra.
"Ciao" Salutò Minho osservando Jisung arrampicarsi in qualche modo sul albero raggiungendo la finestra, entrò nella propria stanza guardando Minho dalla finestra. Salutò con la mano chiudendo la finestra.
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THE BOY NEXT DOOR hhj.yjn
Fanfiction𝗦𝗲𝘂𝗹, 𝗞𝗼𝗿𝗲𝗮; "Certo, mi piace quando spieghi, hai una bella voce" Si complimentò il moro guardandolo negli occhi. Hyunjin inclinò la testa di lato per poi sorridere. "Stai cercando di flirtare con me Innie?" Chiese Hyunjin ridacchiando leg...