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Seul, Korea

Jeongin era corso a casa di Jisung chiamando anche Felix per raggiungerlo. Hyunjin lo aveva finalmente invitato a quel famoso appuntamento e ora doveva prepararsi, ma non ci sarebbe riuscito senza Felix e in un certo senso anche Jisung. Felix era rimasto piuttosto confuso quindi il moro gli aveva spiegato tutto per telefono, e ora i due ragazzi si trovavano davanti alla casa del castano, muniti di valigia e un makeup-case, Felix aveva affermato che era necessario in quanto emergenza.

I due bussarono alla porta e furono aperti dalla madre del ragazzo in punizione, sembrava felice di vederli.

"Salve" Salutarono i due ragazzi all'unisono, la donna fece un sorriso

"Mi dispiace, ma Jisung è in punizione, non può uscire" Disse la donna dando un occhiata alla porta della stanza del castano, non usciva da lì da ben due giorni

"Oh, possiamo entrare? È un'emergenza, Jeongin ha un appuntamento con una ragazza, e abbiamo bisogno di Jis" Raccontò brevemente Felix precisando che fosse una ragazza, la madre di Jisung aveva la faccia di una che non vedeva di buon occhio i gay. Alla parola ragazza la donna si convinse a fargli entrare, magari facevano cambiare le l'idee a suo figlio.

"Va bene, se è proprio un emergenza" Acconsentì la donna facendogli entrare, i due velocemente si diressero in camera del castano, ma vennero fermati.

"Felix, perché hai una valigia con te?" Chiese la donna indicando la valigetta blu che il biondo aveva in mano

"Oh, niente, sono solo vestiti, Jeongin non ha stile" Disse il biondo ricevendo una gomitata da parte del moro. La donna annuì ridacchiando.

Quando i due entrarono in camera di Jisung lo trovarono sdraiato sul letto con la musica nelle cuffiette sparato a tutto volume, si poteva benissimo sentire da fuori. Sembrava un ragazzo in esilio con niente da fare nella vita. Aveva un aria depressa e la sua stanza era più strana del solito.

"Ho" Lo scosse Jeongin, e Jisung saltò sul letto dallo spavento, stava meditando veramente intensamente. Il ragazzo si portò una mano al cuore cercando di regolarizzare il respiro.

"Porca brutti sacchi puzzosi! Ho perso tre anni di vita!" Esclamò rabbiosamente il castano mettendosi a sedere sul letto, era alquanto sconvolto. Jeongin alzò gli occhi al cielo, mentre Felix non faceva altro che ridere.

"Come mai siete qui, io sono in punizione" Disse Jisung una volta essersi ripreso dallo spavento

"Jeongin ha un'appuntamento, dobbiamo aiutarlo" Ripose Felix aprendo la valigia e tirando fuori tutti i vestiti al suo interno.

"Un appuntamento? Sul serio, sembra una cosa seria allora" Ridacchiò lo scoiattolo

"Si, si. Come mai sei in punizione?" Domandò il moro

"Ehm, ho detto ai miei di essere gay" Ripose Jisung sbuffando, non l'avesse mai fatto

"Scommetto che non l'hanno presa bene" Disse Felix

"Ma dai, sennò perché sono in punizione? Pensano che essere gay sia solo una fase, o peggio ancora, "essere confusi" " Mimò virgolette facendo una smorfia, non era bello avere dei genitori omofobi.

"Che hai intensione di fare, non vorranno mica tenerti in punizione a vita, questa stanza sembra una prigione" Commentò Jeongin guardandosi attorno, era più disordinata del solito e aveva un'aria cupa, aveva assorbito tutta la tristezza di Jisung.

"Hanno detto che resterò qui finché "non cambio mentalità" " Mimò virgolette di nuovo, più pensava al ragionamento dei suoi genitori più rimaneva stupito a quanto fossero chiusi di mente. L'amore non ha generi, ne sessi, ne razza.

"Beh preparati a marcire qui dentro" Disse Jeongin ridacchiando, il suo amico era spacciato

"Ha Ha Ha, molto divertente" Disse Jisung fingendo una risata

"Bene, bene, parleremo di quello più tardi, ora Jeongin deve prepararsi al suo appuntamento" Li interruppe il biondo, mentre i due parlavano lui aveva disposto quattro outfit sul letto del castano

"Allora provali e vediamo quale ti sta meglio" Disse Felix, Jeongin guardò i tre outfit e gli sembrarono carini, ma forse un po' troppo spinti?

Dopo vari tentativi i tre scelsero il terzo tra i tre, il meno spinto e più sobrio; una camicia nera con i primi bottoni aperti infilati dentro un paio di skinny jeans...beh coloro jeans. Come scarpe aveva deciso di mettere un paio di anfibi neri e una piccola catena sul collo. Un Jeongin veramente sexy e arrapante.

Felix gli sistemò i capelli, si allontanò soddisfatto e ammirando il suo lavoro, e che lavoro. Il moro era u vero e proprio schianto, il biondo si sentiva realizzato.

"Sei sicuro che non avesse detto niente di casual o una passeggiata perché amico sei davvero sexy" Lo complimentò Jisung dando un'occhiata la suo amico. Per quanto fosse follemente innamorato di Minho poteva benissimo affermare che Jeongin era un bellissimo ragazzo.

"Sono scuro che non riuscirà a staccarti gli occhi di dosso" Disse Felix sorridendo, sembrava un vero fratello maggiore. Jeongin fece un sorriso smagliante guardando i suoi due amici, entrambi puntarono i pollici in su sorridendo ed incoraggiandolo. Erano pur sempre i suoi migliori amici, e lui era il più piccolo fra i tre.

"Ti viene a prendere?" Chiese Jisung sedendosi sul letto, si sentiva emozionato per il moro, tra poco forse sarebbe toccato pure a lui ad andare a un appuntamento con Minho, certo se prima sarebbe riuscito a scortare la sua punizione, che teoricamente doveva durare tutta la vita.

"Si, tra meno di dieci minuti, fuori da casa tua" Ripose Jeongin guardando l'orologio, era super emozionato, era il suo primo appuntamento, con il suo primo ragazzo, (tra l'altro il ragazzo dei suoi sogni) stava morendo dall'ansia.

"E se non gli piaccio? Sembro troppo elegante, forse dovrei cambiarmi, oh Gesù sto per morire!" Disse il moro iniziando a farsi mille paranoie, l'ansia lo stava divorando. Felix lo prese saldamente per le spalle guardandolo dritto negli occhi.

"Senti, sei bellissimo, e sono sicuro che non riuscirà a toglierti gli occhi di dosso. Tu. Sei. Uno. Schianto. Ok?! Non farti paranoie" Lo rimproverò il biondo sfruttando al massimo la sua voce profonda.

"Oddio è arrivato!"

"Allora vai!" Esclamarono i due ragazzi all'unisono. Jeongin prese un lungo respiro e uscì dalla stanza andando verso l'ingresso, i due amici lo accompagnarono.

"Jeongin stai davvero bene, buon appuntamento" Si complimentò la madre del castano. Jeongin arrossì per poi ringraziarla.

"Vado" Jisung e Felix gli diedero qualche pacca di incoraggiamento sulla spalla, prese un respiro profondo e uscì dirigendosi verso l'auto del corvino che lo stava aspettando.

Appena il moro entrò in macchina si trovò un bellissimo Hyunjin; indossava un dolce vita nero con sopra una camicia a maniche lunghe bianco, i primi quattro bottoni aperti, infilata dentro un paio di skinny jeans neri. Aveva un leggero trucco sotto gli occhi che rendevano il suo sguardo più penetrante e profondo. Era semplicemente stupendo.

Entrambi si concessero una lunga radiografia l'un dell'altro per poi parlare.

"Hey"

"Hey"

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THE BOY NEXT DOOR hhj.yjnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora