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Seul, Korea

(Then he kissed me-The crystals)

Jeongin si stava dirigendo a casa di Hyunjin per restituirgli la maglietta che aveva dimenticato a casa sua. Era sicuro che fosse a casa perché di solito non usciva mai il sabato. Difatti Hyunjin era rimasto a oziare sul divano per tutta la giornata.

Appena il moro suonò alla porta Hyunjin si diresse subito ad aprire pensando che fosse Seungmin, il suo coinquilino, non che migliore amico avesse dimenticato ancora una volta le chiavi di casa.

"Seugmin si può sapere perc- Oh ciao Jeongin" Si fermò appena vide il piccolo Jeongin con una maglietta in mano e una faccia confusa.

"Ciao Hyung" Salutò il moro con un piccolo sorriso

"Ti ho spaventato, pensavo fosse Seungmin" Si scusò facendolo entrare in casa.

"Chi è Seugmin, il tuo fidanzato?" Chiese curioso inarcando un sopracciglio. Hyunjin si fece una lunga risata, si sedette sul divano facendo segno di Jeongin di accomodarsi accanto a lui.

"Cosa no, è il mio migliore amico e il mio coinquilino" Rispose con un sorriso rassicurante. Jeongin si sentì sollevato a quelle parole, questo voleva dire che aveva ancora una possibilità.

"Ah ok" Jeongin stava per aprire bocca per spiegare perché si trovava lì, ma venne interrotto dalla campanella

"Arrivo subito" Disse il corvino dirigendosi ad aprire la porta

Hyunjin aprì la porta mostrando la figura di Seungmin, aveva dimenticato le chiavi ancora una volta.

"Non sapevo facessi anche da babysitter adesso" Commentò il ragazzo beccandosi un occhiataccia da parte del proprio amico. Se avesse potuto uccidere Seungmin sarebbe morto sul posto. Jeongin invece si era rabbuiato all'istante. si mise a giocare nervosamente con le proprie mani, sentendosi di colpo più piccolo.

"Seungmin" Sibilò Hyunjin a denti stretti cacciandolo fuori di casa.

Il corvino si andò a sedere sul divano accanto al moro prendendo le mani di Jeongin, voleva scusarsi per il comportamento dell'amico, sicuramente l'avrebbe picchiato una volta tornato a casa.

"Scusalo, ma ha un carattere.....complicato" Spiegò

"Ha ragione" Ribatté Jeongin, era troppo piccolo rispetto a Hyunjin. Avevano cinque anni di differenza e sicuramente non era una cosa possibile, anche se forse lo volevano entrambi.

"Che intendi?"

"Beh, Hyung rispetto a te sono quasi un bambino. Il tuo amico ha ragione" Jeongin evitò di guardarlo negli occhi, distogliendo lo sguardo altrove.

"Non e vero, non sei un bambino, ma ache se lo fossi saresti un bambino bellissimo" Ripose Hyunjin pizzicandogli le guance. Jeongin fece un piccolo sorriso.

"Va bene se non sono un bambino, allora baciami" Era serio, super serio, e non era arrossito. Quindi era serio sul serio.

"Cosa?" Chiese Hyunjin ridacchiando, era rimasto sorpreso dalla richiesta del minore

"Si Hyung, baciami, oppure sono troppo piccolo?" Lo sfidò il più piccolo con braccia conserte, e un faccino ribelle.

"Non ti piaceva un certo Chan? Poi non voglio rubarti il tuo primo bacio" Rispose

"No Hyung, non mi piace Chan. Mi piaci tu! Da sempre! Da quando ti sei trasferito. Non esiste nessun Chan, c'è esiste, ma non mi piace" Confessò il più piccolo arrossendo. Ecco l'aveva detto, ora non poteva più tornare indietro.

"Davvero?" Chiese Hyunjin sorridendo.

"Si Hyung" Disse prendendosi il viso tra le mani. Si stava vergognando troppo. Non era stata una buona idea infondo.

Hyunjin si alzò il piedi mettendosi di fronte al più piccolo. Scostò le mani dal viso, e gli alzò il viso con due dita sotto al mento unendo le loro labbra in un piccolo e impercettibile bacio sulle labbra. Esse si erano solo sfiorate per un secondo, ma avevano mandato in tilt il cervello del moro.

"Così va bene?" Chiese staccandosi da quel piccolo contatto. Jeongin scosse la testa, lo prese per il colletto della camicia unendo di nuovo le loro labbra in un bacio più intenso.

Le loro labbra si muovevano all'unisono, niente lingua, era solo un scontrarsi di labbra dolce e lento. Entrambi si staccarono per la mancanza di ossigeno nei polmoni.

"Ora va meglio, io vado, ciao Hyung" Disse Jeongin ormai tutto rosso, si diresse verso la porta con passo spedito, aveva detto a Hyunjin che aveva una cotta per lui e l'aveva baciato, ora poteva anche andarsene. Si chiuse la porta dietro le spalle e si diresse in casa sua. Non parlò con nessuno e di catapultò direttamente in camera sua. Chiuse la porta e ci si appoggiò contro.

Il cuore gli martellava sul petto, e voleva quasi uscire dalla cassa toracica balzando fuori.

Porca spazzola, ho baciato Hyunjin

Non riusciva ancora a crederci, l'avevano fatto, si erano baciati. Il piano di Felix aveva funzionato, beh non era stata tutto merito di Felix, ma chissene fregava. Jeongin si mise a saltellare per tutta la stanza dalla felicità. Questo voleva dire che anche Hyunjin provava lo stesso per lui.

Anche se moriva dalla voglia di raccontarlo a Felix e Jisung, si trattenne. Era una cosa privata e poi glielo avrebbe accennato quando si sarebbero visti a scuola. Aspetta questo significa che stavano insieme? Insomma si erano baciati, ma non voleva dire che stavano insieme, oppure si? I pensieri vorticavano nella mente del moro, ma decise di dormirci su. Dopo tutto non aveva nessuna fretta.

Hyunjin invece era rimasto stupito dal coraggio di Jeongin, l'aveva baciato, l'aveva preso per il colletto della camicia e l'aveva baciato, e si era pure dichiarato veramente. Hyunjin sorrise ancora una volta per poi tornare sul divano a oziare. Voleva invitare il più piccolo, ma per adesso l'avrebbe lasciato riflettere, non si sà mai che si sia pentito.

Comunque entrambi non facevano altro che sorridere come dei ebeti per tutto il giorno. Si poteva dire che entrambi lo desideravano da tanto, soprattutto Jeongin. Beh adesso possono andare a dormire con in cuore in pace.

In realtà Jeongin non era riuscito a dormire in pace, e nemmeno Hyunjin. Si erano rigirati tra le coperte in cercando di dormire, ma entrambi pensavano a quel loro bacio.

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THE BOY NEXT DOOR hhj.yjnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora