3. Non mi pensare troppo.

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Marti

Che giornata stancante mamma mia. Oggi una lezione dietro l'altra. Non vedo l'ora di arrivare in casetta, mangiare e buttarmi sul divano.
“Eccolaaaa” nel tragitto becco Deddy con Leonardo che come al solito urlano come pazzi.
“ ma la volete smettere? Solita storia ogni sera”
“ midilli lei è sempre lenta al rientro delle lezioni. Su su”
“ Deddy smettila!”
“ che lagna!” mi fa la lingua. Arrivano in casetta. Le gambe mi facevano male.
“ buonaseraaaa”
“ ecco i tre ritardatari. ”
“ colpa di Martina, Ricky, ogni volta è lenta a vestirsi”
“ potevate rientrare anche da soli. " Sbuffo.
“ e lasciavamo una donzella tutta sola!” mi prendono pure per il culo. Li spingo ridendo ed entro dentro. Saluto tutti.
“ come è andata oggi?”
“ bene giù. Sono un po' stanca. Quei due non facevano altro che rompere”
“lasciali perdere!” mi dice sorridendo. Mi faccio una doccia e decido di aiutare tutti i miei compagni a cucinare. Con il fatto del covid vivevamo tutti insieme e dovevamo occuparci di tutto.
“ ciao cascetto!” uh eccolo il rompi palle. Ancora non era arrivato. Madonna quanto se la tira questo!
“ buona sera anche a te. Siediti che ora di cena”
“ stasera siamo dei militari?”
“ ora ti tiro una padella in testa se non la smetti” ride. Si mette a tavola come tutti gli altri io e Giulia mettiamo ciò che abbiamo cucinato sul tavolo.

….

Momento tisana prima di andare a letto. Sono buttata sul divano. Qualcuno si avvicina mettendosi vicino a me. Ho tanta paura di uscire. Lui è sdraiato su di me praticamente.
“ ho paura di uscire” gli dico spostandomi i capelli.
“ah” mi risponde. 
“ cosa c'è?” gli dico. Non risponde. Si gira di fronte a me. Siamo vicinissimi in pratica. “ no, girati dall'altra parte subitissimo.
“no”
“si”
“no”
“ no che? ”
“ ok, va bene” mi prende pure in giro perché non si muove. Attimi di silenzio. Si sentono solo i nostri respiri. Mi tiene ferma e sta ancora appoggiato sopra di me che mi guarda negli occhi.
“Ti sei rubata una mia felpa?” mi domanda guardandomi. Ridacchiò. Mi piaceva l'idea di avere un po' di caldo. È poi c'era il suo profumo. Mi piaceva persino che mi rompesse le scatole.
“ fa caldo. E poi…” sto per giustificarmi quando scuote la testa. Si avvicina a me più pericolosamente.
“ vuoi anche tu una tisana?” gli chiedo. Scuote la testa. “ ho qualcosa fuori posto?”
“no” sorride. Era bellissimo quando lo faceva. Poco dopo si alza.
“dove vai?” chiedo.
“ mhm”
“ dove stai andando?” non era meglio quando eri qui con me scusa? Almeno stavamo insieme.
“ di la. Non mi pensare troppo” mi dice con il mio accento. Alzo le spalle è rido. Sapeva pure imitarmi bene il ragazzo!

E ti nascondi in debolezze che non hai 💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora