17. Provvedimento disciplinare

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Aka

Stiamo aspettando che la produzione ci faccia sapere dell'ispezione in casetta. Hanno trovato un casino questo posto, è visto che non possono venire ad aiutarci come gli altri anni, è doveroso che noi tenessimo la casa pulita. Siamo un sacco di persone è spesso solo alcuni fanno la parte.
In questi giorni non sono stato bene, ho dormito poco e niente è ne venuta persino la cervicale. Siamo tutti seduti sulle gradinate in attesa.
" ciao ragazzi, sono Anna pettinelli, buon pomeriggio." la voce della mia insegnante galleggia nell'aria. È adesso cosa succede?
" ciao anna" rispondiamo
"allora come prima cosa: vi faccio vedere un filmato. - parte esattamente il filmato delle pulizie, è nel mentre io sono sul divano a non fare niente. Gli altri invece si danno da fare. - Avete visto? Ieri sera avete fatto tutti le pulizie. Tranne uno. Luca? "
"si?" rispondo.
"tu eri lì, a toccarti i piedi sul divano a fare niente. Non capisco questo atteggiamento. Quando tutti siete stati ripresi. Quindi tutti siete responsabili di quello che è successo e tutti dovevate pulire. Tranne te. Te che sei in un momento particolare, perché sei anche in sfida, quindi saresti dovuto essere il primo a rigare dritto. A capire che il momento di stare attenti e di prendere in seriamente Amici, la scuola, la disciplina e tutto il resto. - cala per qualche secondo il silenzio. Ho il cuore a mille. - io sono qui oggi, per dare un provvedimento disciplinare. Che mi pesa molto Luca, moltissimo. Mi hai deluso, io non credevo di poterti mai vederti sul divano, mentre tutti si davano da fare. "
" però i ragazzi sapevano che io stavo poco bene. Penso lo possano confermare" rispondo cercando di farle capire perché io non abbia fatto nulla. Non voglio dare nemmeno giustificazioni.
" confermo" risponde qualcuno.
"non stavi bene cosa? Per mettere a posto due cose?
"sto soffrendo di cervicale" provo a dirle ma mi sovrasta sopra.
" dai Luca non dire scuse, ti prego! " mi dice sempre più arrabbiata. "
" io non mi voglio giustificare! Sono consapevole del fatto che ieri sera non ho fatto nulla rispetto ad altri, ho fatto pochissimo quasi niente. Però i ragazzi sapevano che sto soffrendo maledettamente di cervicale. Sto soffrendo di mal di testa. "
" però il mal di testa per sentire i pezzi, per cantare e per andare a provare non lo hai?"
" ma io ho lavato la stanza. " dico più volte. La sento ancora più nervosa di prima. Temo che il peggio stia per arrivare.
"Amici non è solo musica. Perché il mal di testa non ce l'hai quando c'è da cantare, c'è da provare che è la cosa che ti interessa di più. Il mal di testa ce l'hai quando c'è da lavare per terra Luca. È questo il problema." ho i nervi tesi. " il provvedimento disciplinare ti colpisce in pieno, proprio in questa settimana. "
" ok" rispondo sotto voce.
" devi fare una sfida. Tu sai che sei stato sfidato da Arisa è il provvedimento disciplinare che ti riguarda è questo ed è inappellabile: canterai solo cover e per giusta senza barre e per giunta senza autotune. Il tuo sfidante potrà fare quello che vuole. Tu dovrai fare, cover, no autotune, no barre. Così vediamo di che pasta sei fatto. Studia, perché la sfida sarà tostissima. " mi alzo dalle gradinate per andarmene. Ero nervoso a mille. Non mi aspettavo questo. Chiedo a tutti di starmi lontano, vado in camera è lascio andare il mio sfogo. Le lacrime scendono velocemente.
" io non ci posso credere. Non ci voglio credere. " qualche minuto dopo arrivano esa e rosa. Il primo mi abbraccia.
" Bro, è una cosa ingiusta. "
" non è giusto. " afferma rosa.
" non te lo sei meritato per niente. - mi dice. Continuo a piangere. - è una cosa ingiusta. Siamo tutti d'accordo che è una cosa ingiusta. Quindi se ci sarà qualcosa da fare la faremo" mi sentivo perso. La musica era tutto per me." non ti preoccupare da questo punto di vista"
" no aka è troppo " il mio stato d'animo ormai era andato tutto in una discesa. Non riuscivo a smettere di piangere. Era così che reagivo alle cose dopo quello che mi era successo.
" è il discorso che ha fatto leo. Ci sono persone che a differenza sua non hanno fatto un cazzo. E lui si deve prendere il culo. "
"esatto. " parlavano tra di loro. Io non sapevo neppure cosa dire.
" no raga, non va bene così, è sbagliatissimo. "
" ci sono persone che qua dentro si giustificano in continuazione non facendo un cazzo. Non ha senso tutto questo. Non ha un filo logico. " sono anche arrabbiato. Mi sento come se mi avessero messo tutto contro. Il mondo mi è crollato.
"cioé non si fa così, questa e proprio ingiusta come cosa. In questo caso io la vedo come infamata, punto. Perché lui già è in sfida. Questa è proprio un infamata. " mi alzo dal letto. Respiro. Esco fuori nel giardino dell'entrata cercando di controllare le lacrime ma rincomicio. Riccardo ed Esa vengono ad abbracciarmi. Singhiozzo. Poi qualcuno arriva. Quel profumo, mi faccio stringere, piango nel nostro abbraccio. Lei c'era. Era qui con me.
Ci sediamo sulla panchina.
" che sei un perdente che ti arrendi?" mi domanda guardandomi negli occhi.
" no mai io.. io sto così"
" ora pensa che è il triplo più difficile. Tra lascia il principio, tra lascia che hai fatto non hai fatto, tra lascia quelle cose. Ora tu metti con culo sulla sedia è studia. È fai capire, che lo puoi fare, queste cose purtroppo sono solo che da insegnamento. Perché appunto non abbiamo ancora saputo l'esito dell'ispezione e non è ancora finita la giornata. Ci serve da insegnamento. Siamo tutti responsabili. Tutti. Mi guarda negli occhi. Era riuscita a calmarmi. Solo lei in poche semplici frasi. Si alza dalla posizione in cui era messa è mi bacia. La faccio sedere quasi sulle mie gambe è la tengo vicino al mio viso per baciarla meglio.
" grazie" mi sorride.
" ci sono sempre per te" sorrido anche io adesso. Poche parole che riusciva a dire nel suo essere chiusa.

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