19. crisi con la coreografia

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Martina

Provo e riprovo. Provo e riprovo. Un crampo. Questa coreografia sulla base della canzone “conga” non vuole proprio venire come piace a me. Sto per andare in crisi. Respiro ma l'aria si blocca.Le prove generali mi mettono sempre un'ansia assurda. Torno dentro verso la sala relax. Mi siedo per terra nel bagno, cerco di respirare ma niente, l'aria sembra non entrare nei miei polmoni.
Sento dei passi.
“ Marti" Samuele entra e si piega verso di me.
“ eh..”
“ che c'è? Che succede?”
“ ho un dolore fortissimo”
“Dove?”
“alla pancia”
“ tipo crampi o..?” si alza torna indietro sento i suoi passi perché continuo a guardare per terra. “ o.. dentro?”
“ dentro dentro” rispondo. Mi sdraio per terra con le gambe sollevate, cerco di trovare una posizione per alleviare il dolore, respiro ma ancora niente.
“ senti di aver bisogno di qualcosa?” mi chiede. Sollevò il capo è mi mette la maglietta nella testa per tenerla sollevata. Continuo a respirare.
“ ti senti agitata?”
“ come mai? Che succede? Ma per il fisico?” annuisco “ o è successo qualcosa anche?” muovo le mani per stemperare tutto. “ prova ad alzarti” mi dice. Non appena mi siedo sullo sgabellino che avevamo in bagno, iniziavo a vedere tutto che girava, sembra pure non volersi fermare.
“ mi gira la testa!” affermò respirando profondamente e massaggiandomi le tempie.
“ stringi la mia mano se hai bisogno. ” mi dice Samu mentre mi tende la mano di fronte, la stringo. “stringi. Stringi. ” faccio entrare l'aria nei polmoni. “ calmati. Calmati. ” non mi era mai successo così. È vero che avevo avuto delle crisi, magari piangevo, ma così a dolori allo stomaco mai. Sembra quasi che mi si strappi via una parte. Dentro un pieno attacco d'ansia. Samuele cerca di spiegarmi che per rilassarmi dovrei respirare con la pancia. Lo ascolto con attenzione, volevo veramente che questa cosa finisse.
“ ti sono andate male le prove in studio?” mi chiede mentre pongo l'esercizio che mi ha detto di fare.
“ non sono andate bene” rispondo.
“ cosa provavi mentre ballavi?”
“ansia”
“ perché non riuscivi a fare qualcosa che stava arrivando ? O pensi...”
“ di non essere in grado” gli dico subito.
“ alla fine ce la facevi?”
“ mollavo prima”
“ e alla fine della coreografia come ti sei sentita?”
“ male”
“ Per te stessa o per qualcuno o gli insegnante che ti ha detto che non è andata bene”
“ per me” sto letteralmente piangendo adesso.
“ secondo me per gestire l'ansia, è sempre importante dimenticarsi di chi hai intorno e dimenticarsi di quanto è importante la performance. Perché se sei un bravo ballerino devi sempre ricordati che la sfida è prima con te stesso, in termini di riuscire al meglio ok?” ascolto ciò che mi sta dicendo. Nonostante sia a pezzi. Samuele riesce a farmi sentire molto meglio, spiegandomi che devo lavorare con la testa senza quella non riuscirei ad andare avanti, se mi sento a disagio con determinati movimenti devo provare a usare quello che so già fare. Mi dice che sono una grande ballerina nel mio stile che non sono principiante. Il dolore inizia appiattirsi.
Come sto un po' meglio, mi lavo la faccia è andiamo in saletta. Decide di guardarmi mentre ballo pezzo nonostante lui non sappia cosa ci sia dietro alla coreografia. Mi concentro. So che posso farcela. L'ansia non può vincere su di me. Ascolto il pezzo e poi incomincio a ballare. Come finisco, sorrido guardandolo.
“ è stato bello. Sono contenta. Grazie Sam” lo abbracciò.
“ ma di che. Non ho fatto niente! Ti ho solo detto delle cose che sono servite un sacco a me. Tanto tanto. ”
“ grazie davvero. ”
“ grazie a te. È stato figo. Un'esperienza nuova. ”
“ hai salvato la giornata che...” stava proprio andando male. Gli sorrido. Ci battiamo le mani.
“ dai cavolo!”
“ grazie”
“ che figo” torniamo insieme in casetta non avendo lezioni.
“ pensavo ti fossi dispersa?” mi domanda Luca non appena mi vede.
“ sono entrata un po' in crisi. Samu mi ha dato una mano”
“ ecco perché eravate spariti!”
“eh già” entro in camera seguita da lui.
“ le prove sono andate male ? Ti ho visto un po' così in sala relax” annuisco. Ormai mi conosceva come il palmo della sua mano.
“ tranquillo. È tutto risolto. Tu come ti senti? Sei pronto per domani?”
“ sono pronto. Ho un po' di paura ma voglio dimostrare anche ad Anna che non voglio più deluderla”
“ bravo amore” sorride. Gli bacio una guancia e poi un bacio a stampo. “ sono tutta sudata... Se non vuoi..” mi interrompe baciandomi seriamente. Della serie: ma chissenefrega!

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